La Ferrari svela il piano 2023-26 

L’OBIETTIVO È CONTINUARE A CRESCERE – Un’accelerazione decisa per affrontare di petto i profondi cambiamenti connessi alla rivoluzione della mobilità in atto, tenendo fede il più possibile alla tradizione che da settantacinque anni la rende famosa ai quattro angoli del pianeta. La Ferrari continuerà a produrre auto da sogno, percorrendo il crinale sottile che separa due esigenze entrambe fondamentali, per rimanere al vertice dell’olimpo delle supercar: mantenere l’esclusività di un prodotto unico al mondo e, di pari passo, aumentare vendite ed entrate. È quanto emerge dal nuovo piano quinquennale presentato dalla casa del cavallino rampante durante il Capital Markets Day tenutosi questa mattina. L’obiettivo, allargando una base clienti che è ringiovanita di otto anni ed è già cresciuta del 25% nel periodo 2018-2022, è raggiungere un fatturato netto di 6,7 miliardi di euro nel 2026, con un tasso di crescita annuo del 9%.

A SETTEMBRE LA PUROSANGUE, POI LA NUOVA SUPERCAR – La maggior parte delle entrate dovranno provenire dalle attività legate all’auto. La Ferrari, per il periodo 2023-2026, prevede di lanciare quindici nuovi modelli, concentrando i suoi maggiori sforzi nella produzione di serie (i bolidi in edizione Icona e le supercar, secondo le previsioni della casa, costituiranno al massimo il 5% dei volumi produttivi; le serie speciali circa il 10%). Entro il 2026, ma presumibilmente prima, vedrà la luce l’attesissima nuova supercar, naturale emanazione di una dinastia costellata di capolavori entrati nella leggenda come la 288 GTO, la F40, la F50, la Enzo, fino alla più recente LaFerrari. Il prossimo settembre i riflettori saranno tutti puntati sulla nuova Purosangue, un modello di rottura per la casa di Maranello, che per la prima volta si avventurerà in un territorio mai esplorato prima, quello delle super sportive a ruote rialzate. La super crossover del cavallino, che durante tutto il suo ciclo vitale dovrebbe riuscire a garantire il 20% delle vendite complessive, sarà spinta da un motore V12, a conferma di quanto già annunciato in precedenza dall’azienda, e cioè che, almeno per il prossimo futuro, lo sviluppo e la produzione dei motori a pistoni non è in discussione.

ELETTRICO FATTO IN CASA – Parallelamente, la Ferrari lavorerà a una nuova generazione di motori ibridi ed elettrici, attingendo a piene mani dall’esperienza maturata in Formula 1 e nelle altre competizioni in cui è impegnata. Entro il 2026 il 40% delle Ferrari dovrebbe essere mosso da un tradizionale motore endotermico, mentre ad alimentare il restante 60% saranno propulsori elettrificati o 100% elettrici. Riguardo questi ultimi, la casa di Maranello ha annunciato che la progettazione, lo sviluppo e la produzione avverranno entro le mura della fabbrica, incluso l’assemblaggio dei moduli delle batterie, che saranno integrati nei telai delle vetture per contenerne al massimo i pesi e conferire loro la stessa maneggevolezza delle sorelle con il motore a scoppio.

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