Nel 2022, complice la crisi dei chip e di alcune forniture, le auto prodotte da Audi, Seat, Volkswagen, Skoda e Porsche, potrebbero essere molte meno di quanto previsto. La campagna mediatica ribassista prevede addirittura un calo di 2 milioni, rispetto alla “normalità” ma i conti potrebbero tornare ugualmente, nelle casse, grazie al mondo premium


18 dicembre 2021

Anche per il 2022 il gruppo Volkswagen resta un osservato speciale, dal mondo finanziario che guarda ai risultati e ai piani del colosso motoristico tedesco “convertito” agli EV.

Per le Festività qualche speculazione al ribasso fa notare che i popolari marchi VW, Seat, Audi e Skoda, ma anche Porsche, potrebbero subire non solo ritardi di consegna, oltre il previsto, ma un vero e proprio limite di volume che danneggia gli automobilisti in attesa di una nuova auto, elettrificata, dei noti brand.

Milioni di auto in meno

Per via della crisi nei microchip e delle vicende che hanno toccato fin troppo, mediaticamente, Herbert Diess nelle sue trattative con fornitori e sindacati. Le auto prodotte nel 2022 da tutto il gruppo VW, saranno massimo 9 milioni (nel 2019 pre-pandemico si sfioravano gli 11 milioni) e non 10 milioni, come inizialmente stimato.

Almeno queste sono le ultime indiscrezioni che circolano sui media tedeschi vicini alla VW e alla Bosch, fornitore storico della tecnologia elettronica (sensori e centraline, ma non solo). Pare infatti che una recente riunione tra le aziende tedesche, abbia evidenziato come il 2022 non sarà così roseo nelle forniture di parti elettroniche. Probabile verità, in mezzo a un certo ridimensionamento produttivo, è che le finanze del colosso riusciranno comunque a “salvarsi” grazie agli incassi dei marchi premium, Audi e Porsche.

Un po’ meno certa la redditività operativa finale e la coerenza agli obiettivi, per Skoda e la stessa Volkswagen, qualora seriamente le voci ribassiste siano tutte vere e il 2022 del gruppo crolli a 8 milioni di auto prodotte.

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