La Seat realizzerà un’elettrica da 20.000 euro

ELETTRICA ENTRY LEVEL – In occasione della conferenza annuale dove sono stati annunciati i risultati del 2020, la Seat ha presentato il piano Future Fast Forward che ha l’obiettivo di far diventare la casa spagnola un punto di riferimento in l’Europa per l’elettrificazione. Obiettivo che il costruttore spagnolo intende perseguire anche attraverso una citycar elettrica che dovrebbe avere un prezzo di circa 20.000 euro (qui sopra uno schizzo diffuso della stessa Seat). 

PER TUTTO IL GRUPPO – La nuova strategia prevede che la Seat diventi il punto di riferimento all’interno del Gruppo Volkswagen nella produzione di veicoli elettrici compatti, che saranno ingegnerizzati su una versione accorciata della piattaforma MEB, attualmente utilizzata dalla Volkswagen ID.3, ID.4 e Skoda Enyaq IV. La nuova architettura consentirà, non solo alla Seat, ma a tutto il Gruppo Volkswagen, di produrre auto elettriche a un prezzo di accesso basso. L’uscita dei primi modelli basati sulla “MEB lite” è prevista nel 2025.

SERVONO SOSTEGNI – Secondo le stime i modelli ingegnerizzati sulla MEB-Lite, che saranno prodotti nello stabilimento Seat di Martorell vicino a Barcellona, potrebbero superare le 500.000 unità all’anno. Numero che tuttavia, stando a quanto dichiarato dal presidente della Seat, Wayne Griffiths, dipenderà dal sostegno e dagli investimenti del governo spagnolo e della Commissione Europea, ma anche dalle strategie degli altri marchi del gruppo.
 
UN PROGETTO PIÙ AMPIO – L’obiettivo di produrre auto elettriche a Martorell è uno dei punti cardini del piano Future Fast Forward della Seat, poiché contribuirebbe in maniera determinante all’elettrificazione della Spagna, oltre a creare nuovi posti di lavoro. Il progetto prevede la collaborazione del governo, che dovrà mettere a disposizione nuovi incentivi così da far raggiungere alle elettriche una quota di mercato del 10%, e delle aziende spagnole operanti nei servizi di ricarica che dovranno installare almeno altri 20.000 colonnine (la Spagna è in ritardo rispetto a gran parte dell’Europa nell’adozione delle EV). 

UNA FABBRICA DI BATTERIE – Secondo Griffiths, questi passi propedeutici dovranno essere poi essere accompagnati dalla costruzione di una fabbrica di batterie. Il Gruppo Volkswagen ha infatti in programma di realizzare in Europa sei diverse Gigafactory.

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