Sono finiti i tempi in cui le Case automobilistiche cinesi erano lo zimbello dell’industria su quattro ruote. Non solo hanno (in gran parte) smesso di copiare i progetti dei marchi occidentali, ma hanno seriamente migliorato il loro know-how ingegneristico. Grazie all’abbondanza di manodopera a basso costo e all’accesso a materiali che le altre Case potevano solo sognare, ora sono una forza da non sottovalutare.
Dopo una visita in Cina per testare le auto locali, l’amministratore delegato della Ford ha avuto una rivelazione. Secondo il Wall Street Journal, Jim Farley ha detto a John Thornton, membro del consiglio di amministrazione dell’Ovale Blu, che i produttori cinesi di veicoli elettrici sono “una minaccia esistenziale“. Durante uno dei suoi viaggi, l’amministratore delegato è stato raggiunto dal direttore finanziario John Lawler, che ha ammesso candidamente che “questi ragazzi sono più avanti di noi”.
La storia si ripete
Il capo di Ford dice di aver “già visto questo film”, riferendosi all’ascesa di Toyota, Honda e altri costruttori giapponesi e alla loro capacità di sottrarre vendite ai marchi americani a partire dagli anni Ottanta. Allo stesso modo, Farley ha associato il crescente impatto delle Case cinesi al miglioramento da parte di Hyundai e Kia, migliorate notevolmente negli ultimi decenni, soprattutto in termini di veicoli elettrici.
Come sta reagendo Ford? All’inizio di febbraio, Farley ha annunciato che un “gruppo di lavoro” è impegnato nello sviluppo di una nuova piattaforma dedicata ai veicoli elettrici a prezzi accessibili, così da contrastare i cinesi e Tesla. Nel frattempo, sta per lanciare la versione a batterie della Puma completamente elettrico, anche se è improbabile che venga venduta negli Stati Uniti. Il mercato principale per la Puma-E sarà probabilmente l’Europa, dove la Casa ha recentemente rinviato il suo ambizioso obiettivo di diventare puramente elettrica entro il 2030.
La gamma puramente elettrica di Ford per ora conta su Mustang Mach-e, Explorer e Capri e il SUV a 7 posti inizialmente previsto per il 2027 è stato cancellato lo scorso mese. Oltre a ciò l’Ovale Blu sta riducendo la spesa per i veicoli elettrici del 10% e sta ritardando per la seconda volta la nuova generazione dell’F-150 alla spina, inizialmente era previsto per il 2025 per poi essere rimandato prima al 2026 e successivamente al 2027.
Ford Puma elettrica, il nostro render
Si può dire che Ford abbia preso alcune decisioni piuttosto interessanti negli ultimi anni. L’anno scorso ha dismesso la Fiesta, una delle auto più popolari d’Europa. La scomparsa della piccola ha seguito quella della Mondeo nel 2022 e della Focus nel 2025.
La minaccia cinese
Per quanto riguarda i costruttori cinesi molti governi di tutto il mondo stanno facendo i conti con i modelli cinesi in arrivo, con l’introduzione di dazi. Dagli Stati Uniti all’Europa, passando per il Canada, la guerra commerciale con la Cina si fa sempre più serrata.