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“Stare al passo con i tempi” non significa solo evolversi tecnicamente, ma anche capire i bisogni di chi guida e i trend che vanno per la maggiore. È questo l’approccio alla base della 01, SUV di Lynk & CO che abbina esperienza la costruttiva scandinava (il marchio fa parte dello stesso gruppo di Volvo, il colosso cinese Geely) e le motorizzazioni ibride a un modo di vivere l’auto che agli appassionati di Netflix o Spotify risulterà familiare. 

Oltre l’acquisto, infatti, la 01 può anche essere noleggiata mensilmente e poi condivisa a propria volta tramite un sistema proprietario di car sharing. Scopriamo tutti i dettagli nel nostro #PerchéComprarla.

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Ci piaceNon ci piace
Comfort di guidaAssorbimento con cerchi da 20″
Qualità percepitaVano sotto bagagliaio poco sfruttabile
Formule di acquisto o noleggioIntuitività infotainment migliorabile
Dotazione di serie 

Verdetto

8.0 / 10

La 01 è un’auto intelligente, che abbina un’alta qualità costruttiva all’uso di materiali riciclati. Privilegia il comfort, senza dimenticarsi delle prestazioni pure, sfruttando bene il rapporto tra motorizzazione elettrica e endotermica. Garantisce poi una percezione di libertà e immediatezza grazie alla versatilità di formule di offerta tra acquisto, noleggio e “abbonamento condiviso” su più profili. Un cambio di paradigma tale per cui, questa Lynk & CO 01 può e deve esser considerata – a buon diritto – un mezzo in grado di cambiare le carte in tavola nel mercato dell’auto: dal possesso all’utilizzo.  

La progettazione generale è di buon livello, peccato per dettagli come la botola sotto al pavimento del bagagliaio, che con un impedimento dato dal pacco batteria, diventa poco sfruttabile. L’assorbimento dei cerchi da 20 pollici lascia filtrare qualche sconnessione di troppo sull’asfalto rovinato, e infine la logica del sistema di infotainment potrebbe essere più intuitiva.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Con una lunghezza di 4,54 metri, la 01 va a scontrarsi nella categoria dei SUV di segmento C. Se le dimensioni sono dunque comuni alle principali rivali, non si può dire lo stesso per le linee, che sono coraggiose e diverse da tutte le altre. Il muso è aggressivo e caratterizzato dai proiettori sdoppiati, disposti praticamente lungo il cofano, con tanto di frecce integrate, e ai margini della calandra centrale che enfatizza una certa muscolosità dei volumi, subito sopra un paraurti imponente. Dietro, la declinazione delle luci rende la 01 inconfondibile anche di notte.

Lynk & Co 01, la versione europea

Il bagagliaio non è da record ma comunque ampio e regolare. Il piano è ben sfruttabile, ma sotto la botola c’è spazio solo per i cavi di ricarica. La soglia non è poi alta, non ci sono gradini, e – elemento sempre più raro – il piano, con gli schienali abbattuti, diventa perfettamente piatto. Non mancano una presa 12V, delle luci di cortesia e vari ganci alle estremità.

L’apertura della portiere è sufficientemente ampia, il gradino è un po’ alto ma si entra agevolmente. Una volta a bordo, lo spazio per le ginocchia, la testa e i piedi è generoso. Peccato solo per il gradino centrale che rende più complicato sedersi in tre. Comodo il bracciolo centrale. Ci sono poi le bocchette di areazione e una presa USB seppur non retroilluminata. 

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

4,54 metri

Larghezza

1,95 metri

Altezza

1,69 metri

Passo

2,73 metri

Dentro

 

Bagagliaio

466 / 1.213 litri

Plancia e comandi

La qualità costruttiva è piacevolmente affine alle auto prodotte da Volvo. I materiali dunque sono di buona fattura, così come gli assemblaggi, e qualche plastica rigida non intacca il giudizio complessivo che è positivo.

Venendo ai dettagli, i rivestimenti sono morbidi, le impunture curate, con un’attenzione per l’ambiente che si traduce attraverso la pelle sintetica e i tessuti dei sedili riciclati dal nylon. L’abitacolo è moderno: sono pochi i tasti fisici e tutti ben organizzati. Nel mezzo, invece, è presente uno spazio per la ricarica a induzione. Sul tunnel centrale fa capolino anche un cassetto a scomparsa con porta bicchieri e un vano portaogetti con due prese USB.

Lynk & Co 01, la versione europea

Bel tocco il tetto apribile di serie. La qualità percepita non si perde nemmeno valutando gli interni porta. Il cassetto portaoggetti è rivestito con un tessuto riciclato, elemento non comune e lodevole.

L’infotainment è uno dei pochi elementi che, in termini di software, non deriva direttamente da Volvo. Il sistema è veloce e ben configurato, anche se la sua logica non sempre è intuitiva. È dotato di radio dab, streaming media e vivavoce bluetooth, interazione vocale a doppio microfono, Apple CarPlay e Android Auto e, per gli amanti del genere, anche una telecamera social, oltre a una dashcam integrata.

Lynk & Co 01, la versione europea
Lynk & Co 01, la versione europea

Un punto in più va dato all’assistente digitale presente sia sul sistema a bordo che sullo smartphone. E qui si percepisce più a fondo il cambio di paradigma…a partire dal linguaggio che…Frank usa. Peccato solo che talvolta fatichi a capire le nostre richieste.

Ancora, si può mandare un suggerimento per implementare delle funzionalità o per avere app da scaricare tramite servizio over-the-air.

Come va e quanto consuma

La versione in prova è la ibrida plug-in con il motore 1.5 turbo benzina abbinato a un motore elettrico da 82 CV (60 kW). La potenza complessiva è di 290 CV mentre la coppia ha un valore massimo di 425 Nm. A mettere in comunicazione le due unità ci pensa un cambio automatico a 7 rapporti.

Numeri non da poco, abbinati comunque a una risposta mai aggressiva ma al contrario sempre fluida, filante e “quasi” ovattata. Il merito è della taratura della risposta del pedale dell’acceleratore, morbida seppur non spugnosa, che si rapporta bene con l’utilizzo dell’unità termica o elettrica.

Lynk & Co 01, la versione europea

Con la batteria da 14 kWh scarica, la 01 si comporta praticamente da come una full hybrid. Le partenze o i tratti di veleggiamento sono tutti in elettrico. Anzi, se si è delicati, parchi con l’acceleratore, si può raggiungere una velocità di 30 orari prima che l’elettronica decida di passare la trazione al termico. Il passaggio – tra l’altro – è naturale e senza alcuno strappo.  
  
A quel punto, con il 1.5 in azione, si nota una spinta vigorosa data da una buona coppia fin dai medi regimi, grazie anche alla natura del tre cilindri di quest’auto. Ciò significa avere praticamente sempre la giusta trazione in ogni condizione.

Nella logica di gestione tra elettrico e termico, intervengono a supporto tre diverse modalità: con la mappa “Elettrica” si viaggia a zero emissioni, se la batteria lo consente, con la “ibrida” il tre cilindri entra solo se si spinge sull’acceleratore con più decisione, mentre in Sport il 1.5 rimane sempre acceso. Una mappa, quest’ultima, praticamente inutile, vista la spinta già sufficiente ottenibile in Hybrid.

Lynk & Co 01, la versione europea

Il quantitativo di frenata rigenerativa rigenerazione può anche essere intensificato o meno cambiando tra le due mappe Drive e Brake. Il pedale del freno, in termini di feeling, risulta un po’ troppo spugnoso.

Lo sterzo conferma il carattere di questa macchina: progressivo e comodo da utilizzare, con un carico sufficiente per sentire tra le mani quello che sta accadendo sotto le ruote.  
Allo stesso modo, l’assetto delle sospensioni è morbido, anzi, forse fin troppo morbido parlando di smorzamento. Una taratura ricercata per andare a compensare il lavoro dei cerchi da 20 pollici che, in termini di feedback, fanno avvertire un po’ troppo asperità e sconnessioni del manto stradale.

La posizione di guida è rialzata, a prescindere dalle regolazioni disponibili. Molto buona dunque la visibilità, soprattutto quella anteriore. La vetratura è ampia e i limiti della carrozzeria si percepiscono perfettamente. Appena sufficiente invece la visibilità posteriore, ma in fase di manovra interviene la retrocamera posteriore.

Lynk & Co 01, la versione europea
Lynk & Co 01, la versione europea

Promossa infine anche l’insonorizzazione. non si avvertono fruscii evidenti, nemmeno a velocità autostradali. Certo, qualche vibrazione “naturale” data dal tre cilindri va messa però in conto.

Venendo ai consumi, a batteria carica, in modalità elettrica, si possono percorrere circa 65 km, con un consumo medio di 21 kWh, mentre – a batteria scarica – si fanno 7 l/100 km, cioè 14,2 km/l città, oltre 15,6 km/l in extraurbano e 13,3 km/l in autostrada. 

Versione provata

 

Motore

1.5 tre cilindri + motore elettrico

Potenza

290 CV

Coppia

425 Nm

Cambio

Automatico a 7 marce

Trazione

Anteriore

Prezzi e concorrenti

Partiamo dalla sottoscrizione dell’abbonamento. Serve avere 21 anni e avere la patente da almeno tre anni. Ogni auto ricevuta sarà “in ottime condizioni”, quindi percepita come nuova, seppur già utilizzata. Il prezzo è di 500 euro mensili con 1250 km al mese. Superato questo limite c’è un costo extra di 15 centesimi al chilometro. Attenzione: i chilometri non utilizzati in un mese vengono aggiunti al successivo. L’auto può essere utilizzata temporaneamente anche in un altro Paese.

Ogni abbonamento inizia nel momento in cui ci si iscrive e dura 30 giorni. Mensilmente poi si deciderà se rinnovare o annullare. Non ci sono limiti di tempo, ma per disdire bisogna informare l’azienda almeno 20 giorni prima.

Lynk & Co 01, la versione europea

L’auto si può condividere in modalità P2P. E’ un servizio ancora in fase beta al momento. In caso di sinistro c’è un costo, una franchigia, di 500 euro. Qualora il danno sia inferiore all’importo, si pagherà solo il costo di riparazione effettivo. Se invece si vuole direttamente comprare l’auto, la versione ibrida plug-in ha un prezzo di 42.500 euro iva inclusa.

Le rivali principali sono la Volkswagen Tiguan, la Citroen C5 Aicross, la Ford Kuga o la Peugeot 3008, simili per dimensioni e con la possibilità di avere la motorizzazione plug-in.

Vale lo stesso per le premium Mercedes GLA o BMW X1. Potete guardare tutti i nostri #PerchéComprarla.

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