Mercato auto Italia: a febbraio -22,6%, ecco i modelli più venduti

C’era da aspettarselo. Il perdurare della carenza di materie prime e dei chip, e la minore fiducia dei consumatori (stretti stretti fra incertezze macroeconomiche e continui rincari delle bollette) hanno fatto sì che anche a febbraio il consuntivo mensile delle nuove immatricolazioni in Italia ha fatto registrare ancora una volta una diminuzione a due cifre: -22,6% in rapporto allo stesso mese dello scorso anno. In termini assoluti, ciò viene evidenziato dalle 110.869 unità immesse in circolazione.

Fiat Panda conserva la leadership

“Reginetta” di mercato è, ancora una volta, la “segmento A” di Fiat, da lungo tempo al vertice delle vendite. In seconda posizione, sebbene con notevole distacco (3.894 unità vendute contro 10.130 messe a segno da Panda), la longeva Lancia Ypsilon, che da quasi otto anni resta unico baluardo di difesa del nobile marchio torinese. Ford Puma completa il podio. Seguono, nell’ordine: Fiat 500X, Citroen C3, Dacia Duster, Dacia Sandero, Renault Captur, Jeep Renegade e Peugeot 208.

Fiat, con Nuova 500, è tuttavia tornata a guadagnare la prima posizione fra le auto elettriche, davanti a Smart forTwo, Tesla Model Y, VW ID.3, Renault Zoe, Audi Q4 e-tron, Bmw i4, Hyundai Kona EV, Peugeot 2008 e Nissan Leaf.

Lontanissimi dal periodo pre-Covid

Il mercato dell’auto è, in buona sostanza, sempre più distante dai mesi che precedettero la pandemia: -31,5% rispetto a febbraio 2020, e -37% in relazione a febbraio 2019. Un trend “in rosso” confermato dal totale delle prime immatricolazioni sui primi due mesi dell’anno, che hanno fatto segnare 218.716 unità, in calo del 21,1% dal periodo 1 gennaio-28 febbraio 2021, a -31% sul primo bimestre 2020 e -35,7% dai primi due mesi del 2019.

Alimentazioni: chi sale e chi scende

Benzina e gasolio in continuo calo, solo il GPL segna “più”

“Costante e inesorabile” la diminuzione delle nuove immatricolazioni di vetture a benzina e gasolio, che hanno lasciato sul campo rispettivamente il 37,3% ed il 31%. Da segnalare il +23% fatto registrare dalle auto a GPL. Per converso, la flessione che ha riguardato le auto a metano è notevole: -59% (questo si deve in massima parte al clamoroso aumento dei prezzi del gas).

Elettrificate: Plug-in su, ibride ed elettriche giù, ma “tengono”

Anche per il fatto che a febbraio non c’è stato alcun provvedimento di incentivo all’acquisto di nuove vetture a basse (o del tutto assenti) emissioni allo scarico – l’esecutivo ha varato una misura ad hoc proprio durante il mese: perché questa sia resa operativa, bisognerà attendere il decreto attuativo -, fra le alimentazioni elettrificate si registra una crescita solamente nel comparto Plug-in hybrid (salito dell’11,3% ed una quota di mercato al 4,5%).

Le auto elettriche hanno fatto registrare una diminuzione dell’8,2%, sebbene la quota di mercato sia leggermente aumentata (al 2,8% dal precedente 2,4%). A tenere banco ci sono le Full hybrid, che a fronte di una perdita del 7,5% hanno visto la propria quota di mercato attestarsi sul 34,2% “contro” il 28,8% di febbraio 2021.

Carburanti in continuo rialzo

L’osservazione del mercato mensile dell’auto non può prescindere dall’analisi del prezzo dei carburanti “alla pompa”. In effetti, la situazione internazionale richiede la massima attenzione, e questo è indubbio e giusto. È altrettanto vedo – e lo dicono le cifre – che la corsa dei carburanti procede senza freni: la guerra in Ucraina ha scatenato una sorta di panico fra i mercati. Le esportazioni di greggio e raffinati dalla Russia, in effetti congelate, hanno portato il Brent a sfondare quota 110 dollari. Morale: nell’arco di due giorni, le quotazioni internazionali della benzina sono cresciute di ben 9 centesimi al litro.

Di seguito i dati comunicati, alle 8 di martedì 1 marzo 2022, dai gestori all’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ed elaborati da Quotidiano Energia.

Benzina

Modalità self service: prezzo medio salito a 1,886 euro al litro (da 1,880 euro); forbice di prezzi medi praticata dalle varie Compagnie compresa fra 1,881 euro/l e 1,896 euro/l (no logo: 1,872 euro/l);

Modalità servito: prezzo medio salito a 2,015 euro al litro (da 2,012); forbice di prezzi medi praticati dalle Compagnie compresa fra 1,957 e 2,095 euro/l (no logo: 1,919 euro/l).

Gasolio

Modalità self service: prezzo medio salito a 1,76 euro al litro (da 1,754 euro/l); forbice di prezzi medi praticata dalle varie Compagnie compresa fra 1,759 e 1,768 euro/l (no logo: 1,753 euro/l);

Modalità servito: prezzo medio salito a 1,895 euro al litro (da 1,891); forbice di prezzi medi praticata dalle varie Compagnie compresa fra 1,836 e 1,959 euro/l (no logo: 1,801 euro/l);

GPL

Modalità servito: prezzo medio 0,821 euro al litro (+2 centesimi), secondo i dati di Staffetta Quotidiana.

Metano

Modalità servito: prezzo medio 1,795 euro al kg (+7 centesimi).

L’analisi delle Associazioni di categoria

Anfia

L’Associazione Nazionale Filiera dell’Industria Automobilistica osserva con apprensione l’evolversi dello scenario in Ucraina, anche perché “Destabilizza l’economia europea e si ripercuote in maniera diretta sul nostro settore, tra cui il rischio di ulteriori stop alla produzione per mancanza di componenti prodotti proprio nel Paese oggetto di attacco, in un momento in cui la crisi delle materie prime, dei microchip e della logistica e i rincari dell’energia sono ancora una realtà quotidiana”. Quanto allo scenario nazionale dell’auto a febbraio 2022, si tratta – come osserva Paolo Scudieri, presidente Anfia, di “Un ulteriore peggioramento che in parte deriva dall’effetto attesa’ nei confronti delle misure di incentivazione 2022 previste grazie ai fondi stanziati con il decreto bollette, che un decreto attuativo di prossima emanazione definirà nel dettaglio”. Sarà essenziale, si osserva, accompagnare gli interventi sulla domanda (in particolare per il supporto di auto ibride plug-in ed elettriche, e che abbiano una programmazione pluriennale) con adeguate misure di riconversione per l’intero comparto automotive dal punto di vista industriale e produttivo:

“Ci aspettiamo che venga definito al più presto un set di strumenti di accompagnamento alla riconversione produttiva della filiera – soprattutto per le imprese ancora unicamente concentrate sulla tecnologia dei motori a combustione interna, chiamate a investire in ricerca e sviluppo, nuove competenze e nuovi impianti – parte integrante di un ampio piano di politiche industriali per il settore”.

Unrae

Michele Crisci, presidente di Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) è dell’avviso che l’esecutivo è chiamato ad un doppio impegno:

“Pur consapevoli della situazione gravissima e delle evidenti priorità che essa pone al Governo italiano ed a noi tutti come cittadini, e per la quale auspichiamo un immediato e definitivo successo della diplomazia, non possiamo ignorare l’andamento ormai critico del mercato auto. Nelle ultime settimane, peraltro, l’attesa del varo di nuovi incentivi ha contribuito a deprimere ancora di più la domanda. Ci auguriamo, pertanto, che ricomposta al più presto la crisi internazionale il Governo possa trovare lo spazio necessario per l’emanazione del Decreto attuativo che consenta la più rapida fruizione del fondo, sia pure ridotto a 700 milioni di euro, previsto nel recente Decreto Legge Energia, per il rifinanziamento degli incentivi”.

Top ten di febbraio 2022: i modelli più venduti

  1. Fiat Panda (10.130 nuove unità immatricolate);
  2. Lancia Ypsilon (3.894);
  3. Ford Puma (3.180);
  4. Fiat 500X (2.595;
  5. Citroen C3 (2.580);
  6. Dacia Duster (2.561);
  7. Dacia Sandero (2.552);
  8. Renault Captur (2.501);
  9. Jeep Renegade (2.365);
  10. Peugeot 208 (2.317).

Posizioni dalla 11 alla 20

  1. Ford Kuga (2.303);
  2. Jeep Compass (2.297);
  3. Toyota Yaris (2.083);
  4. Peugeot 3008 (2.007);
  5. Fiat 500 (2.005);
  6. Peugeot 2008 (1.925);
  7. Opel Corsa (1.849);
  8. Renault Clio (1.688);
  9. Bmw X1 (1.591);
  10. Toyota Yaris Cross (1.588).

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