Mercato dell’auto in Italia: -35,7% a ottobre 2021

Stando ai dati diffusi dall’UNRAE il mercato dell’auto in Italia a ottobre 2021 ha subito un nuovo brusco calo, attestandosi a 101.015 nuove immatricolazioni, con una flessione del 35,7% rispetto alle 157.188 del 2020. Il calo, in parte atteso anche a causa di un giorno lavorativo in meno rispetto a ottobre 2020, è comunque piuttosto importante visto che porta a una perdita di quasi 360.000 vetture nei primi dieci mesi rispetto allo stesso periodo 2019 (con 1.266.629 immatricolazioni, il 22% in meno). La flessione è ascrivibile anche alla persistente carenza dei componenti elettronici, che continua a rallentare il flusso delle consegne, e che non fa intravedere possibili miglioramenti a breve termine, tanto da rendere realistica una chiusura del 2021 con un volume complessivo non superiore a 1.500.000 unità, ossia 417.000 auto in meno del 2019, con un calo del 21,7%.

Gli incentivi sono stati efficaci per la crescita delle vetture “green”, che a ottobre registrano una quota del 12% per le auto “alla spina” (elettriche al 7% e ibride plug-in al 5%), e del 35,2% per le ibride (le “full” hybrid all’8,2% e le “mild” al 27%), in crescita sul 31,3% di settembre. I provvedimenti del Governo, che hanno perlopiù una logica emergenziale, non sono riusciti ad attuare una ripresa del mercato, anche a causa dei fondi limitati (il recente stanziamento di 65 milioni di euro a favore delle vetture della fascia di emissioni 0-60 g/Km di CO2 è andato esaurito nell’arco di un giorno).

“Dobbiamo definitivamente abbandonare l’idea che il mercato quest’anno raggiungerà il milione e mezzo di immatricolazioni” commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia. “È incredibile a dirsi ma non è più la domanda di auto nuove in crisi: questo è diventato un mercato guidato dall’offerta (scarsa) che nessun incentivo potrà risollevare finché durerà la crisi di produzione di componentistica essenziale.”

Dello stesso parere anche Michele Crisci, presidente dell’UNRAE, che dichiara: “In questa situazione suscita forte sconcerto l’assenza nella bozza di Legge di Bilancio di qualsiasi misura per l’automotive, nonostante alcuni ministri abbiano assicurato un imminente piano triennale di sostegni. Noi continuiamo a contare sulla manovra finanziaria come strumento idoneo per un intervento strategico di medio periodo secondo le tre direttrici indicate da UNRAE: rifinanziamento dell’Ecobonus; revisione della fiscalità, in particolare per la categoria delle auto aziendali; un piano per lo sviluppo capillare ed omogeneo sul territorio delle infrastrutture di ricarica, con stazioni ad alta potenza nelle autostrade”.

Per quanto riguarda la struttura del mercato, a ottobre 2021 si registra una quota dei privati al 66%, che perdono oltre un terzo dei volumi rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Le autoimmatricolazioni perdono circa la metà dell’immatricolato e si fermano all’8,7% rispetto al 9,7% del cumulato. Cresce la quota del noleggio a lungo termine che, nel mese, arriva al 17,8%, rispetto al 17,4% dei primi 10 mesi. 

Per quel che riguarda le immatricolazioni, se si registra una crescita delle elettriche e delle ibride, rispettivamente con una quota del 12 (elettriche e ibride plug-in) e del 35,2%, continua il declino di benzina e diesel, rispettivamente al 25,8% e 18% di quota (30,2% e 23% nel cumulato). Il Gpl si porta al 7,7% nel mese (7,1% nei 10 mesi), scende anche il metano, che si attesta all’1,4%.
 
Per quel che riguarda segmenti, prosegue il calo nel mese, rispetto al cumulato, delle utilitarie (segmento B) e delle medie (C). Si registra invece una forte crescita per le city car; stabili le medie superiori (D) e il segmento E. Tra le carrozzerie, le berline, con una quota del 46,7%, perdono il primo posto sul podio a vantaggio delle suv, che invece salgono al 47,2% di quota.

In calo anche il mercato dell’usato, che a ottobre registra un meno 16,8% sul 2020 a 297.892 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture. Nei primi 10 mesi i 2.887.375 passaggi indicano una crescita del 18% sul 2020, ma una flessione del 18,2% sullo stesso periodo del 2019.

Per quanto riguarda i costruttori, il gruppo Stellantis, nonostante un brusco calo del 41,68% rispetto al 2020, si conferma il numero uno in Italia, con 35.790 vetture, seguito dal Gruppo Volkswagen, a quota 13.109 (-44,29% rispetto al 2020), e dal Gruppo Renault, 10.924 targhe (-25,69%).

Tra le auto elettrificate più vendute in Italia, la Panda si conferma la migliore tra le ibride leggere con 8.969 unità, la Jeep Compass (568 targhe) la plug-in più venduta e la Dacia Spring l’elettrica più venduta (1.777 unità). La Volkswagen T-Cross, con 1.798 si piazza al primo posto tra le vetture a benzina più vendute.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore