Attenta alle forme

La Mercedes Classe A è una raffinata berlina media dal design grintoso, ben accentuato dai paraurti sportivi dell’allestimento Premium. E ora, con questa nuova versione ibrida plug-in, si dimostra particolarmente attenta a consumi ed emissioni, senza trascurare prestazioni vivaci e una guida piacevole sul misto: l’abbinamento fra il 1.3 turbo a benzina da 160 cavalli e il motore elettrico da 102 è ben riuscito. I 218 CV combinati sono erogati in modo fluido e corposo, e volendo si può viaggiare a corrente per una sessantina di chilometri, stando a una nostra prima stima. Esaurita la carica della batteria al litio da 15,6 kWh, quest’auto si comporta come una ibrida “normale”, e i consumi si aggirano intorno ai 16 km/litro, stando a quanto riportato dal computer di bordo (ma potremo essere più precisi in occasione di una prova completa con i nostri strumenti). Ricaricando spesso le batterie, e spostandosi per brevi tragitti, invece le medie migliorano notevolmente (anche se i 90,9 km/litro del ciclo di omologazione WLTP sono difficilmente replicabili nella realtà).

Grintosa o sobria, a piacere

Fra le sei modalità di guida, selezionabili col selettore nella consolle centrale, ce n’è una (si chiama Battery level) che consente di mantenere costante la carica degli accumulatori al litio, conservandola, per esempio, per accedere a un centro storico. In Eco, invece, i due motori e il cambio sono gestiti per ottenere la massima efficienza, aumentando anche il recupero di energia nei rallentamenti. Ma per godere appieno delle prestazioni di questa ibrida, c’è la funzione Sport, che sfrutta a fondo sia la spinta del motore elettrico ai bassi regimi sia l’allungo del 1.3 turbo (che ha pure un rombo gradevole) quando si tirano le marce del rapido robotizzato a otto rapporti. Nella guida impegnata, la Mercedes A 250 e si conferma agile e piacevole. E non fa avvertire troppo i circa 300 kg di peso in più (la metà dovuti alle batterie) rispetto alla versione a benzina. Tuttavia, il sistema contro le uscite accidentali di corsia è brusco nell’intervenire (sui freni) per correggere la traiettoria, e spesso lo fa in modo esagerato.

Generosa? Mica troppo

Al piacere di guida contribuisce anche una posizione bassa e ben distesa, che nel caso della Premium può contare anche su poltrone sportive dai fianchetti avvolgenti, rivestite in microfibra e finta pelle. L’abitacolo della Mercedes A 250 e è ben rifinito e fanno una gran scena i due display di 10,3”: quelli del cruscotto e del moderno impianto multimediale MBUX, che mostra anche i flussi di energia del sistema ibrido. Per averli, però, si pagano 3.558 euro (nel pacchetto Prestige): di serie hanno una diagonale di 7”. Ancora più fastidioso, considerato il prezzo dell’auto, dover pagare 366 euro per le interfacce Apple CarPlay e AndroidAuto o altri 488 euro per il sistema di accesso “senza chiave”, entrambi di serie per alcune utilitarie. 

Tre modi per caricarla

In attesa delle analoghe versioni ibride ricaricabili di Audi A3 Sportback, BMW Serie 1 e Volkswagen Golf, la Mercedes A 250 e non ha rivali. Con l’auto vengono forniti sia il cavo per la ricarica da una presa domestica sia quello per le colonnine pubbliche in corrente alternata, fino a 3,7 kW. Quello per punti di ricarica più rapidi, fino a 7,4 kW (stando ai dati ufficiali, il “pieno” richiede un’ora e 45 minuti), è optional a 366 euro. I cavi vanno messi nel baule (non c’è un doppio fondo per contenerli), la cui capacità dichiarata è di 310/1125 litri contro i 355/1195 delle versioni a benzina o diesel: si perdono circa 5 cm in altezza. La presa di ricarica, invece, è nello sportellino sulla fiancata destra (su quella opposta, invece, c’è il bocchettone della benzina). A richiesta (610 euro) si può anche avere un convertitore di ricarica rapido in corrente continua a 110 kW, che consente di passare dal 10 all’80% di carica in 25 minuti. 

Secondo noi

Pregi
> Brio. Il 1.3 turbo a benzina e il motore elettrico danno una spinta pronta e corposa.
> Guida. Nei tratti ricchi di curve l’auto è appagante, e non si avverte troppo il maggior peso rispetto alle versioni a benzina o turbodiesel. 
> Interni. L’abitacolo è moderno e mostra finiture molto curate.

Difetti
> Alloggiamento dei cavi. Manca un vano nel baule dove riporre i due connettori (per le colonnine in corrente alternata e per le prese domestiche): si ruba spazio ai bagagli.
> Mantenimento in corsia. Quando si sta per oltrepassare inavvertitamente il limite della corsia, un’azione energica (fin troppo) dei freni corregge la traiettoria.
> Optional. Considerato il prezzo dell’auto, fa specie dover pagare a parte il sistema di accesso “senza chiave” e l’interfaccia per gli smartphone.

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