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Design e fascino tipicamente british fuori, meccanica e razionalità tedesca dentro. La MINI 3 Porte è tra le auto più iconiche in vendita sul nostro mercato.

È arrivata alla sua terza generazione a partire dalla prima R50 del 2001 e a metà 2021 si è aggiornata con un restyling che ne ha ritoccato sia l’estetica che i contenuti. È lei la protagonista di questo Perché Comprarla.

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Ci piaceNon ci piace
Qualità percepitaBagagliaio
Assetto, cambio e motoreSterzo poco lineare (con gomme invernali)
Infotainment e connettivitàDotazione di serie migliorabile
DesignFruscii aerodinamici in autostrada
È disponibile una versione per neopatentati 
Personalizzazioni per tutti i gusti 

Verdetto

7.3 / 10

La MINI 3 Porte è un’icona: piace tantissimo per il design, ora più maturo ma con evidenti richiami al passato, e per come si comporta su strada. È un sogno per molti, per i neopatentati grazie alla versione meno potente e per i più grandi che cercano, magari, una seconda auto da usare in città durante la settimana e con cui diversi su una bella strada di montagna nel weekend. È un attimo far lievitare il prezzo, ma la qualità costruttiva è di alto livello e ci si mette in garage un mezzo che sa di storia.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Con queste dimensioni così compatte (è lunga meno di 4 metri, larga più di 1 e 70 e alta circa 1 e 40) si capisce subito che l’abitabilità non è il massimo. Lo stesso discorso vale per il bagagliaio che ha una capacità minima di 211 litri.

Ci sono però diverse soluzioni intelligenti per massimizzare quello che si ha a disposizione: il piano è regolabile su due livelli con la paratia che, ad incastro, rimane alzata da sola, particolare che può fare molto comodo nelle situazioni in cui bisogna caricare un oggetto più alto. Sotto, entra la piccola cappelliera quando la si toglie e, per la gestione del carico, ci sono quattro anelli e una presa da 12V. Tramite due levette è possibile regolare l’inclinazione degli schienali su due step e abbattere i sedili in configurazione 60-40.

Mini Cooper MY 2021

Per quanto riguarda i posti dietro, di base la MINI 3 Porte è omologata per quattro persone e, al centro, il tunnel – dotato di portabicchiere integrato – occupa tutto lo spazio. I sedili sono morbidi e comodi ma i più alti entrano e trovano la posizione più comoda a fatica, soprattutto per quanto riguarda lo spazio per le ginocchia. Testa e piedi, invece, hanno aria a disposizione.

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

3,88 metri

Larghezza

1,73 metri

Altezza

1,41 metri

Passo

2,50 metri

Dentro

 

Bagagliaio

211 / 731 litri

Plancia e comandi

Dentro, è fatta benissimo: gli assemblaggi sono solidi e i materiali a portata di mano tutti piacevoli da toccare. Anche le finiture sono di alto livello e, poi, lo stile è quello tipicamente MINI ma rivisitato in chiave moderna. L’occhio cade subito sulla consolle centrale dove la protagonista è la grande corona che, al suo interno, ingloba il sistema di intrattenimento di bordo e che risponde con scenografiche animazioni colorate ogni volta che si alza il volume della radio o si modifica la temperatura interna dell’abitacolo.

A proposito, la climatizzazione si controlla sempre da una plancia dedicata, composta da tre rotori e da una serie di tasti. Non mancano poi le “levette” verticali in stile aeronautico per la gestione delle mappature elettroniche e di una serie di altre funzionalità. Tutte le superfici possono essere personalizzate, a partire dai rivestimenti lucidi in plastica rigida della plancia fino ai sedili.

Mini Cooper MY 2021

L’organizzazione degli spazi è buona ma si vede che, di base, si tratta di un progetto che ormai ha qualche anno sulle spalle perché, per esempio, non c’è un vano dimensionato per alloggiare gli smartphone attuali che sono piuttosto grandi, con quello sotto il bracciolo che è piccolo. Sul tunnel ci sono i due portabicchieri e uno svuotatasche con una presa da 12V, una USB standard e una USB C, mentre le tasche nelle portiere e il cassetto davanti al passeggero sono nella media in quanto a capacità.

Come va e quanto consuma

Con circa 3 metri e 80 di lunghezza, muoversi in città è una goduria perché si sguscia nel traffico e trovare parcheggio è piuttosto facile. Lo è altrettanto parcheggiare perché a richiesta si possono avere sia i sensori davanti e dietro che la retrocamera – che ha un’ottima risoluzione – e anche la visibilità è buona perché le forme della carrozzeria sono regolari e si percepiscono bene gli ingombri. Le superfici vetrate poi sono ampie per cui non si hanno problemi nemmeno nelle immissioni.

Una cosa che ci è piaciuta tanto di questa MINI è l’assetto: è rigido e, di serie su questo allestimento speciale Yours, ci sono cerchi da 18” con una spalla anche piuttosto bassa, ma sull’esemplare in prova c’è l’optional delle sospensioni a controllo elettronico. Costa 600 euro ma adattano perfettamente la risposta degli ammortizzatori ai differenti scenari di utilizzo, più morbida là dove serve, sulle buche, più rigida quando ci si vuole divertire e spingere di più con la macchina che però non è mai scomoda e sempre piatta. Sono veramente efficaci.

Mini Cooper MY 2021

Ci ha convinto di meno lo sterzo a partire dall’impugnatura dal volante che è massiccia. A livello di pesantezza, di carico, è piaciuto ma non per quanto riguarda la sensibilità ai piccoli angoli volante perché fa percepire poco cosa passa sotto le ruote. È, inoltre, poco sensibile e lineare ma c’è da dire che la macchina in prova monta gomme invernali che rendono già di base tutte le sensazioni ancora più filtrate. Purtroppo, non c’è una modalità Individual per regolare la risposta del motore e dello sterzo separatamente, il che è un peccato perché in Sport la risposta migliora.

La Cooper S rappresenta quell’equilibrio perfetto tra sfruttabilità e divertimento, non è troppo potente ma quanto basta per divertirsi quando si vedono le curva. Sotto il cofano nasconde un 2.0 turbobenzina quattro cilindri da 178 CV e 280 Nm di coppia che ha un bel tiro e una buona progressione e si sposa alla perfezione con il cambio automatico a 7 rapporti che, su questo esemplare, ha anche le palette al volante. Garantisce cambiate impercettibili e molto veloci.

Mini Cooper MY 2021

I freni sono ben dimensionati con il pedale che è solido e dalla corsa corta ma si riesce comunque a modulare benissimo il rallentamento. Con il restyling, la Cooper S ha perso qualche cavallo – 14 per essere precisi – ma le prestazioni sono identiche a prima con lo 0-100 coperto in circa 6,6 secondi. È migliorata anche l’efficienza e il sound non è male.

Capitolo consumi: in città abbiamo percorso 13 km con un litro di benzina, circa 14 e mezzo in autostrada a velocità di codice e 19 in extraurbano, il tutto per una media di circa 15 km al litro che corrispondono a 6,6 litri ogni 100 km.

Versione provata

 

Motore

2.0 turbobenzina

Potenza

178 CV

Coppia

280 Nm

Cambio

Automatico a 7 marce

Trazione

Anteriore

Prezzi e concorrenti

Da listino, per portarsi a casa una MINI 3 Porte si parte da poco meno di 22.000 euro per la One da 75 CV in allestimento base e guidabile dai neopatentati. Allo stesso prezzo, si può avere anche la versione – sempre One – ma non depotenziata da 102 CV. Si sale a circa 26.000 per la Cooper da 136 CV e a più di 30.000 per la Cooper S da 178, con la più sportiva John Cooper Works da circa 34.000 euro. Il cambio automatico costa 2.000 euro mentre, per quanto riguarda gli allestimenti, ce ne sono quattro di base ma, come da tradizione MINI, è facile trovare edizioni speciali personalizzate sia nell’estetica che nei contenuti.

Mini Cooper MY 2021

Difficile trovare delle vere e proprie rivali della MINI 3 Porte perché si tratta di un modello che nel corso degli anni ha sempre giocato una partita tutta sua. Se prendiamo in considerazione la Cooper S, due concorrenti accreditate sono la Abarth 595 e la Suzuki Swift Sport, simili per filosofia e dimensioni ma diverse nel prezzo. Da questo punto di vista, la più potente John Cooper Works potrebbe battersela, escludendo la configurazione meccanica, con la Toyota Yaris GR mentre, tornando con i piedi per terra e guardando ai numeri di vendita, è l’Audi A1 la rivale da battere.

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