Lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939 ha cambiato i piani e le sorti di molte aziende, spingendo anche i produttori di auto a convertirsi alle forniture militari. In segreto, però, designer e ingegneri non smettevano di immaginare le future vetture e naturalmente, i loro motori.
Tra questi c’era anche la Swallow Sidecar, successivamente ribattezzata Jaguar, attiva dal 1922 ma che durante il conflitto si è dedicata alla riparazione di aerei e alla produzione di sidecar e rimorchi per veicoli militari. Approfittandone però per riorganizzare le idee e per attivare una strategia futura da attuare non appena lo scontro fosse terminato.
Dagli aerei al 6 cilindri
Il fondatore del marchio inglese William Lyons insieme agli ingegneri William Heynes, Walter Hassan e Claude Baily aveva infatti in mente di sviluppare una nuova famiglia di motori che potesse garantire più performance e un aspetto più cool, da montare su una nuova vettura sportiva e non soltanto. Un sogno perseguito in segreto con disegni e studi preparatori in cui l’esperienza con alcuni principi aeronautici e materiali leggeri come l’alluminio si è rivelata utile.
Così sono nati i benzina 6 cilindri in linea della serie XK, prodotti con cilindrate comprese tra da 2,4 a 4,2 litri e utilizzati dal 1948 al 1992 su numerosi modelli, dalla XK120 alla XJ6 passando per la leggendaria E-Type.
Un po’ di tecnica
La famiglia XK di Jaguar ha introdotto numerose novità dal punto di vista tecnico. La testata in lega di alluminio RR50 garantiva un’alta dissipazione del calore e consentiva di risparmiare circa 32 kg di peso. La particolare attenzione nel design curvo del condotto di aspirazione migliorava notevolmente la combustione all’interno della camera di scoppio.
Il blocco motore era realizzato in ghisa e aveva 7 supporti di banco mentre la distribuzione era a due alberi a camme con comando a doppia catena: la prima andava dall’albero motore ad una ruota dentata a livello delle camere di combustione mentre la seconda partiva dalla ruota dentata e andava ad azionare gli alberi a camme.
Il sistema di alimentazione era affidato a due o tre carburatori di diverse dimensioni in base al tipo di propulsore selezionato. Successivamente in alcuni modelli venne introdotta il sistema ad iniezione in modo da rientrare nei nuovi standard legati al consumo di carburante.
Una delle caratteristiche più interessanti di questo propulsore era la distinzione dei modelli in base al tipo di testata utilizzata, ognuna delle quali era caratterizzata da un preciso colore. I primi motori montavano la testata “A Type” con angoli di aspirazione di 30° e angoli di scarico di 45°, seguita dalla testata “B Type” con tutte e due gli angoli di 45° e dalla “C Type” e la testata con condotti di aspirazione e scarico dritti.

Da 2,4 a 4,2 litri
Il primo motore XK è stato introdotto nel 1948 sulla Jaguar XK120 e aveva una cilindrata di 3,4 litri con alesaggio di 83 mm e una corsa di 106 mm con potenze da 160 a 250 CV secondo le evoluzioni del modello. Nel 1955 ha fatto la sua comparsa anche una versione con corsa ridotta a 76,5 mm e cilindrata di 2,4 litri per una potenza massima compresa tra 113 e 135 CV.

Tre anni più tardi Jaguar ha introdotto un nuovo 6 cilindri da 3,8 litri basato sul precedente 3,4 litri ma caratterizzato da un aumento dell’alesaggio a 87 mm e da potenze che variavano da 220 a 265 CV. Nel 1964 è arrivata sulla Mark X 4.2, e successivamente sulla XJ6 e sulla E-Type, una nuova variante del 6 cilindri da 4,2 litri con potenze da 168 a 265 CV.

Le ultime due versioni del motore XK sono state lanciate nel 1968 e nel 1975. Si trattava di un 2.8 introdotto sulle versioni entry level della XJ6 e del nuovo 3.4 che lo ha sostituito. Quest’ultimo aveva misure e alcune caratteristiche simili al primo mitico 3.4 ma con alcune soluzioni prese i prestito dal 4.2 come la disposizione dei cuscinetti.
Cilindrata | Potenza | Anno di lancio | Modelli |
3.441 cc | da 160 a 250 CV | 1948 | Jaguar XK120, XK140, XK150 3.4, Mark VII, Mark VIII |
2.483 cc | da 113 a 135 CV | 1955 | Jaguar 2.4-litre Mark 1, 2.4-litre Mark 2, 240 Mark 2 |
3.781 cc | da 220 a 265 CV | 1958 | Jaguar XK 150 3.8, Mark IX, Mark X 3.8, Mark 2, E-Type Series 1 3.8, S-Type 3.8 |
4.235 cc | da 168 a 265 CV | 1964 | Jaguar Mark X 4.2, 420, E-Type Series 1 4.2, E-Type Series 2, XJ6 4.2 Series 1, XJ6 4.2 Series 2 |
2.792 cc | 140 CV | 1968 | Jaguar XJ6 2.8 Series 1, XJ6 2.8 Series 2 |
3.441 cc | 159 CV | 1975 | Jaguar XJ6 3.4 Series 2, XJ6 Series 3 |