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Il problema del taglio delle emissioni coinvolge ormai anche i modelli sportivi che, malgrado le loro esigenze e le aspettative del pubblico, non possono esimersi dalla corsa al taglio dei consumi e dalla progressiva elettrificazione. Tuttavia, chi come Mercedes e AMG ha passato l’ultimo ventennio a costruire un’articolata e apprezzata gamma ad alte prestazioni, fa fatica ad affrancarsi dai possenti 8 cilindri che regalano anche sound inconfondibili.

Per questo, prima di passare del tutto all’elettrico, cosa che accadrà anche per la linea sportiva entro il decennio in corso, qualche anno fa la divisione AMG ha sviluppato un nuovo V8 (noto con i codici M176-M177-M178) realizzato letteralmente unendo due unità serie M133, il potente 4 cilindri da 2 litri utilizzato sulle penultime A45, CLA 45 e GLA 45 AMG che oggi, nella sua evoluzione M139 che equipaggia gli eredi di quei modelli, ha raggiunto la potenza specifica massima di 210 CV/litro. 

Leggero e compatto

Il propulsore 4.0 V8, introdotto nel 2014, è dunque stato realizzato accoppiando 2 bancate dell’M133 con un angolo di 90° attraverso un basamento in lega di alluminio prodotto tramite un processo di colata in sabbia che consente di ottenere un’ottima resistenza e un peso a secco contenuto in 209 kg.

Oltre a questo, il V8 vanta testate in lega di alluminio arricchita con zircone, che consentono di aumentare la resistenza alle sollecitazioni termiche, canne cilindri trattate superficialmente con tecnologia Nanoslide (utilizzata anche sui più recenti ed efficienti turbodiesel) per uno scorrimento a basso coefficiente d’attrito e iniettori piezoelettrici con pressioni tra 100 e 200 bar.

I turbo in mezzo

Le misure sono rimaste inalterate (alesaggio 83 mm e corsa 92 mm) per una cilindrata complessiva di 3.982 cc che è esattamente il doppio di quella dei singoli 4 cilindri (1.991 cc), mentre è cambiato il rapporto di compressione, passato da 8,6:1 dell’originario M133 (9:1 sull’attuale M139) a 10,5:1.

Per aumentare la compattezza del V8 e migliorare il flusso dell’aria e la fluidodinamica complessiva, i tecnici AMG hanno posizionato i due turbocompressori tra le due bancate nella cosiddetta “V interna calda” e dunque e le valvole di scarico sul lato interno, mentre le valvole di aspirazione sono situate sui lati esterni.

Motori 4.0 V8 Biturbo AMG

Diverse varianti disponibili

Il debutto dei V8 da 4 litri è avvenuto al Salone di Ginevra del 2014, dove Mercedes ha presentato la nuova unità a integrazione di una gamma di V8 biturbo allora rappresentata dall’M157 da 5,5 litri e dall’M278 da 4,7 litri che presto avrebbe sostituito.

Il nuovo propulsore sviluppato da AMG è comparso nei listini a partire dalla fine di quell’anno sulla Classe C63 AMG di quarta generazione con la sigla M177 e una potenza di 476 CV e pian piano ha rimpiazzato gli altri V8 diventando il motore di tutte le Mercedes-AMG siglate “63” con potenze che vanno da 510 a 640 CV. Dal 2017 Mercedes-AMG fornisce inoltre i motori M177 anche ad Aston Martin, che li monta su DB11, Vantage e sul SUV DBX.

Motori 4.0 V8 Biturbo AMG

Fino a 840 CV con l’ibrido

Quanto alla variante M178, che si distingue dalla M177 principalmente per la lubrificazione a carter secco, ha invece accompagnato nei primi mesi del 2015 l’esordio della AMG GT in una versione iniziale da 462 CV. Tuttora è il motore su cui è costruita tutta la gamma della sportiva nelle versioni a 2 posti (la GT a 4 porte impiega l’M177) incluse le Roadster.

La potenza attualmente arriva a oltre 700 CV nel caso della speciale AMG GT Black Series, che monta la variante M178LS2 caratterizzata da turbocompressori di dimensioni maggiori, da un nuovo albero motore con bracci di manovella sfalsati fra loro di 180° e da un nuovo ordine di accensione delle candele. Il record assoluto però sarà stabilito a breve dalla versione ibrida, che grazie a un modulo elettrico orientato alle prestazioni permetterà alla prossima Mercedes-AMG GT 73 E-Performance di superare largamente gli 800 CV complessivi.

Motori 4.0 V8 Biturbo AMG

Le versioni “tranquille”

Alle due principali varianti già descritte, sempre nel 2015 se ne è poi aggiunta una terza siglata M176. Questa non è a tutti gli effetti una motorizzazione AMG in quanto viene assemblata direttamente da Mercedes invece che dai tecnici AMG ad Affalterbach, e non è destinata a modelli Mercedes-AMG bensì a varianti top di gamma delle vetture “normali”, vale a dire Classe GClasse S berlina , GLE e GLS (anche Maybach) siglati 500, 560, 580 e 600.

MotorePotenzaProduzioneModelli
M176da 422 a 557 CVdal 2015Mercedes-Benz G500, S560, S580, GLE 580, GLS 580 e 63. Mercedes-Maybach GLS 600
M177da 476 a 639 CVdal 2014Mercedes-Benz C63 AMG, GLC63 AMG, E63 AMG, GLE63 AMG, GT 4 porte, GLS63 S, GLE 63 S, S63 AMG, Aston Martin Vantage, DB11, DBX
M178da 462 a 730 CVdal 2015Mercedes-AMG GT, SL, GT S, GT C, GT Black Series

 

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