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Se si pensa alle sportive nipponiche anni ‘90, oltre a Mitsubishi 3000GT, Mazda RX-7 e Honda NSX, certamente la Nissan 300ZX è tra le più ambite e apprezzate Gran Turismo di sempre. Tecnologicamente avanzata, questa Nissan oggi è molto ricercata dai puristi in versione Coupé, mentre per scovare una Convertibile è necessario armarsi di tanta tanta pazienza, soprattutto in Italia. Noi ci siamo riusciti, ed ecco perché abbiamo deciso di dedicarle il Perché Comprarla Classic!

Storia 

Noi la conosciamo come Nissan 300ZX, ma in altri paesi, inclusi gli Stati Uniti d’America, il suo nome è Fairlady Z, con l’ultima lettera dell’alfabeto che, da sempre, per Nissan è sinonimo di sportività.

Se tra il 1969 e il 1979 infatti, all’interno del progetto S30, in Datsun/Nissan danno alla luce le celebri 240Z, 260Z e 280Z, seguite dalla 280ZX fino al 1983, la prima 300ZX – quella col codice progetto Z31 –  debutta il 16 settembre, sempre dell’1983 in Giappone, presentata dall’allora presidente della Nissan, Yutaka Katayama, mentre negli USA arriverà l’anno successivo. Diretta discendente in tutto e per tutto della 280ZX, la 300ZX vengono prodotte con motori aspirati o turbo, e con varie varianti di carrozzeria, inclusa quella con tetto asportabile. 

La vera rivoluzione però giunge nel 1989, quando il testimone passa alla 300ZX serie Z32, quella che divenne la nemica giurata delle varie Mazda RX7, Mitsubishi 3000GT e, ovviamente, della Honda NSX, senza dimenticare le sportive europee, incluse le purosangue emiliane.

Le prestazioni infatti sono esaltanti: oltre al V6 aspirato protagonista di questa prova, la 300ZX si fa conoscere per il motore sempre 3.0 V6, ma TwinTurbo (VG30DETT), con fasatura variabile, quattro alberi a camme, due intercooler aria-aria e doppio impianto di scarico abbinato al cambio manuale a cinque rapporti o automatico a quattro rapporti. Le 300ZX biturbo, tra l’altro vantano di serie, oltre al differenziale posteriore autobloccante, si serie dal 1987, anche il raffinato sistema a 4 ruote sterzanti Super-HICAS, introdotto dalla Skyline

Le carrozzerie disponibili, anche per la Z32, comprendono le varie T-Top, qui anche 2+2, mentre nel 1992 viene presentata la 300ZX Convertibile prodotta dal carrozziere American Specialty Cars che adatta le 300ZX coupé T-Top a passo corto rimuovendo il tetto, installando un rollbar e la capote in tela, con la distribuzione che avviene direttamente tramite le concessionarie Nissan sia in Nord America sia in Giappone. 

Di queste 300ZX Convertible (per sciverla, all’americana) ne vengono prodotte soltanto 3.846, questione che sottolinea la rarità di questa variante di carrozzeria se si considera il totale delle Nissan 300ZX, prodotte in Giappone fino all’anno 2000 in poco più di 164.000 unità, di cui circa 100.000 per esportazione.  

Pro & Contro

L’assenza del tetto e il passo corto di questa Convertibile la rendono di certo un modello parecchio diverso dalle 300ZX che siamo abituati a vedere in Europa, una variante più gentile, pacata, che trasuda sportività d’accordo, ma che, soprattutto a capote aperta, offre il lato più mite e riflessivo del progetto Z32, in particolare in questo affascinante colore di carrozzeria Black Emerald.

Il posto guida risulta avvolgente, col tunnel centrale fortemente inclinato che si arrampica verso l’alto e, sebbene ci sarebbe stato spazio in abbondanza per tasti e rotori, tutti i comandi fisici sono concentrati intorno al cruscotto, quindi ergonomicamente facili da raggiungere anche se stilisticamente questa soluzione può non piacere a tutti. 

E poi, il motore. Il V6 è sempre il V6, e questo aspirato, per quanto meno potente del biturbo (230 CV circa contro 280 CV) è godibilissimo, in particolare se abbinato al cambio manuale a 5 rapporti (RS5R30A), presente sull’esemplare in prova, in luogo all’automatico a 4 marce.

Poco importa poi se il rollio in curva è più accentuato rispetto alla twin-turbo, se la velocità di punta non è paragonabile ad altre supersportive dell’epoca o se non c’è l’autobloccante sul V6 aspirato: la 300ZX è una Gran Turismo di pura razza giapponese, e bastano pochi chilometri di guida per capirlo, ancora meno a capote aperta. 

Se ne avete adocchiata una, considerate però che la rarità del modello, si paga. I ricambi infatti sono localizzati spesso e volentieri in Giappone e negli Stati Uniti, con ovvie conseguenze su tempi e costi. Venendo alle “leggerezze” di questa specifica variante, il confort acustico della capote in tela non è dei migliori, mentre invece d’estate il calore proveniente dal motore si insinua fastidiosamente nell’abitacolo: per fortuna c’è l’aria condizionata!  

Le misure 
Lunghezza4,31 metri 
Larghezza 1,79 metri 
Altezza1,26 metri  
Passo2,45 metri 
Ruote  
Anteriore + Posteriore  
225/50 R16
Bagagliaio 164/N.D. litri

Prezzo 

Non essendo mai stata importata ufficialmente in Italia non è possibile trovare un listino della Convertibile col prezzo dell’epoca, quindi il riferimento rimane la Coupé Biturbo, prossima ai 90 milioni di lire nel 1993.

Se poi lo splendido esemplare di Convertibile della nostra prova vi ha incuriosito, sappiate che negli USA potreste trovare delle Convertibile con prezzi, in continua risalita, compresi tra circa 18.000 e oltre 35.000 dollari a seconda delle condizioni e della trasmissione, un prezzo a cui, ovviamente, vanno aggiunte le spese di importazione. 

Invece, sempre parlando di Z32, se preferite qualcosa di più geograficamente vicino e magari Coupé, per delle 300ZX biturbo le richieste medie (ad oggi) in Italia variano tra circa 15.000 e 25.000 euro

Versione provataNissan 300ZX Convertibile (Z32)
MotoreV6 di 2.960 cc 
Potenza230 CV a 6.400 giri/min 
Coppia268 Nm a 4.800 giri/min
CambioManuale a 5 rapporti

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