Maneggevole

Sempre personale, la Nissan Juke in questa seconda edizione arrivata nel 2019 offre anche parecchio spazio in un abitacolo ben rifinito e moderno. E ora c’è anche ibrida. Alla 1.0 turbo a benzina da 114 cavalli si affianca infatti la 1.6 HEV, full hybrid. La meccanica è quella già adottata nelle Renault Captur, Clio e Arkana, con cui la crossover compatta giapponese condivide anche la piattaforma (i due marchi compongono un’alleanza). La nuova Juke 1.6 HEV ha 143 CV complessivi, ottenuti sommando i 94 cavalli del 1.6 che funziona secondo il ciclo Atkinson ai 49 del motore elettrico. Entrambi sono di origine Nissan, mentre la trasmissione robotizzata MultiMode nasce in Renault e ha la particolarità di disporre di due marce per l’unità motrice elettrica (l’unica attiva nelle fasi di partenza) e di quattro per il propulsore a benzina. Nella guida tranquilla il sistema ibrido si dimostra fluido e reattivo, oltre che efficiente.    

Consumi: promette bene

Dopo la nostra prima presa di contatto, durante la quale abbiamo percorso un centinaio di chilometri su strade statali, il computer di bordo indicava 5,2 litri ogni 100 km, ovvero 19,2 km/litro: in attesa di verifiche più precise, è comunque un risultato niente male. Inoltre, secondo la casa, il massimo risparmio di benzina (circa il 40% in meno rispetto alla 1.0) si ottiene in città, nel traffico, dove il 1.6 sta spento per la gran parte del tempo; finché la batteria è abbastanza carica, e accelerando con grande dolcezza, la Nissan Juke 1.6 HEV può arrivare a 55 km/h senza che intervenga il motore termico. In questo tipo di percorso, l’auto rimane sempre rilassante e facile da guidare.   

La riconosci dalla mascherina

La Nissan Juke 1.6 HEV si riconosce dalle 1.0 turbo per le mostrine identificative nel portellone e nelle porte anteriori, nonché per la mascherina specifica, con griglia attiva (si apre solo quando occorre il massimo raffreddamento del motore, per ridurre la resistenza aerodinamica nelle altre circostanze). Equipaggiata solo con cerchi in lega di 19” dal disegno specifico, la Nissan Juke 1.6 HEV è agile e reattiva fra le curve pur mantenendo un buon comfort sulle dissestate strade cittadine.

La retromarcia non ha un ingranaggio specifico; la funzione è svolta dall’invertitore applicato alla prima marcia. Per evitare di sorprendere qualche pedone o ciclista facendo manovra, quando il 1.6 è spento, all’inserimento della “retro” l’auto emette una sorta di “soffio” amplificato che rende percettibile anche acusticamente la presenza della Nissan Juke 1.6 HEV in movimento. Sempre di origine Renault è il secondo motore elettrico che funge da starter-generatore e che ha il compito di portare il motore termico all’esatto regime di rotazione per effettuare i passaggi di marcia in assenza di sincronizzatori e frizione. In effetti, la transizione dal funzionamento elettrico a quello ibrido, e viceversa, è praticamente inavvertibile. 

Più rilassante che grintosa

Nella guida brillante della Nissan Juke Nissan  1.6 HEV si nota però, a volte, qualche incertezza nei passaggi di rapporto. Del resto, è un’auto che invita al relax piuttosto che a cercare le massime prestazioni; per esempio,  la modulazione della frenata rigenerativa può essere gestita solo tramite il tasto E-Pedal. Una volta premuto, si attiva una decelerazione maggiore quando si solleva il piede dall’acceleratore, tanto che in pratica si può guidare senza toccare il pedale del freno (se non nelle emergenze e per fermarsi, perché il sistema non è attivo sotto i 5 km/h); su altre vetture, ci sono palette al volante per gestire istante per istante e a livelli diversi l’entità del rallentamento, aumentando il coinvolgimento del guidatore. Sono previste comunque tre modalità di guida (Eco, Normal, Sport) che variano la risposta della vettura, e non mancano certo gli assistenti alla guida: qui si raggiunge il Livello 2 della guida autonoma, con un efficace sistema di mantenimento della traiettoria e della velocità in base al traffico antistante (optional a 1.000 euro). 

Ben fatta, perde un po’ di baule

Per il resto, la Nissan Nissan Juke 1.6 HEV cambia poco. L’abitacolo non è molto luminoso e il volante è un po’ troppo inclinato in avanti, ma i sedili sono accoglienti, lo spazio abbondante anche dietro e le finiture curate; di serie ci sono rivestimenti in tessuto ed ecopelle, ma si può avere la vera pelle (abbinata anche all’Alcantara) per 1.000 euro. Personale e sportiva la plancia, con cinque piccole bocchette tonde del “clima” inserite in una fascia di materiale morbido e l’alto tunnel centrale arrotondato. Invece del classico contagiri, nel grande cruscotto c’è ora un indicatore della potenza fornita o recuperata dal sistema ibrido. Fra i due strumenti a lancetta, ben leggibili, c’è un display di 7 pollici; a centro plancia, lo schermo a sfioramento di 8” dell’impianto multimediale, abbastanza reattivo. La presenza della batteria agli ioni di litio da 1,2 kWh del sistema ibrido limita un po’ il volume del bagagliaio, che cala di 68 litri: da 422 a 354 litri con il divano posteriore eretto e da 1305 a 1237 litri in configurazione a due posti. Il valore non è comunque male per un’auto simile; peccato solo per l’accessibilità, non delle più agevoli.

Da 30.300 euro

La Nissan Juke 1.6 HEV è già ordinabile, con consegne previste a partire da settembre. La gamma si compone degli allestimenti N-Connecta (30.300 euro), N-Design (quello dell’auto guidata, proposto a 31.500 euro) e Tekna (32.860 euro). Sono 2.700 euro in più rispetto alle Juke 1.0 con cambio robotizzato a doppia frizione: non pochi. E qualcuno potrebbe apprezzare una versione meno ricca, ma con prezzo d’attacco minore. In fase di lancio è disponibile anche la Premiére Edition che presenta rivestimenti interni specifici con impunture argentate, cerchi neri e carrozzeria bianco perla con tetto nero, a listino a 32.300 euro.

Secondo noi

Pregi
> Abitabilità. L’auto è molto comoda per quattro adulti.
> Finiture. L’abitacolo è curato e rivestito con materiali gradevoli.
> Sicurezza. Tenuta di strada e stabilità sono di buon livello, e ci sono molti aiuti alla guida.

Difetti
> Accesso al bagagliaio. La soglia di carico è alta, e il portellone non si solleva molto.
> Guida sportiva. Sfruttando al massimo la potenza, la trasmissione mostra qualche limite.
> Vetri posteriori. Sono piccoli, e limitano un po’ la luminosità interna e la visuale.

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