Alcune federazioni nazionali hanno optato per una linea decisamente meno morbida rispetto a quella della FIA per i piloti russi e bielorussi. E Nikita Mazepin, qualora restasse alla Haas, si vedrebbe costretto a saltare un GP


2 marzo 2022

La FIA nella serata di ieri ha annunciato che i piloti di nazionalità russa e bielorussa potranno correre nei campionati internazionali sotto la sua egida, come concorrenti neutrali, sotto la bandiera della Federazione. Mohammed ben Sulayem aveva convocato una riunione straordinaria del Consiglio Mondiale alla luce delle raccomandazioni del CIO, cui la FIA è affiliata dal 2012, per l’esclusione degli atleti provenienti dalla Russia e dalla sua alleata, la Bielorussia. La Federazione ha optato per una linea più morbida, che, tuttavia, potrebbe non bastare ai piloti di queste nazioni per competere. 

Motorsport UK, la federazione del Regno Unito, ha infatti annunciato oggi che i piloti russi e bielorussi non potranno competere nelle gare organizzate in loco. “L’intera comunità del motorsport nel Regno Unito condanna gli atti bellici della Russia e della Bielorussia in Ucraina ed esprime solidarietà e supporto verso le popolazioni colpite dal conflitto in corso”, si legge nella nota diffusa alla stampa. “È arrivato il momento in cui la comunità internazionale del motorsport agisca a supporto del popolo ucraino e dei nostri colleghi della FAU (la Federauto ucraina, ndr). È nostro dovere esercitare tutta l’influenza possibile per porre fine all’ingiustificata invasione dell’Ucraina”.  

Una decisione analoga è stata presa anche dalla AKK-Motorsport Association, omologa finlandese che ha scelto di aderire alla lettera alle raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale e di quello finlandese, escludendo Russia e Bielorussia dalle corse, piloti compresi. Dalla AKK sottolineano che “l’intera comunità dello sport deve restare compatta e fare tutto il possibile per porre fine alle ostilità della Russia in Ucraina”. Al momento, solo Regno Unito e Finlandia hanno optato per queste misure drastiche, ma non è escluso che facciano seguito altre federazioni. 

In ogni caso, già il solo provvedimento di Motorsport UK rappresenta un ostacolo non da poco per Nikita Mazepin. Il divieto alla partecipazione di piloti russi alle competizioni nel Regno Unito riguarda infatti anche il Gran Premio di Gran Bretagna di Formula 1. Se Mazepin dovesse essere confermato alla Haas, non potrebbe scendere in pista a Silverstone, se non con un cambio di licenza. Ma la posizione del russo è già precaria di suo, visto che la presenza alla Haas dipende dalla prosecuzione del rapporto con il title sponsor Uralkali, azienda della famiglia Mazepin il cui logo è stato tolto in fretta e furia dalla VF-22 all’indomani dell’inizio delle ostilità russe in Ucraina. Il futuro di Mazepin resta così incerto, come quello di tanti altri piloti suoi connazionali. 

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