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Dimensioni contenute ma tanto spazio per persone e bagagli, sicurezza, comfort e piacere di guida: sono queste le caratteristiche che ogni berlina compatta dovrebbe avere.

Se a queste aggiungessimo anche un design affilato e tanta tecnologia, allora uscirebbe fuori l’identikit della nuova Peugeot 308. La hatchback (ma c’è anche station wagon) arriva adesso alla sua terza generazione evolvendosi sotto tutti i punti di vista: scopriamola in questo Perché Comprarla.

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Ci piaceNon ci piace
Design accattivanteVisibilità posteriore
Piacere di guidaClimatizzatore integrato nell’infotainment
Infotainment e connettivitàVisibilità strumentazione
Sistemi ADASScelta accessori vincolata: alcuni si possono avere solo sugli allestimenti top di gamma
Bagagliaio 

Verdetto

8.3 / 10

Nell’epoca dei SUV, Peugeot non snatura la 308 che, anzi, continua la tradizione delle berline compatte, segmento che sul nostro mercato ha sempre avuto tantissimo successo. Con questa nuova e terza generazione il passo in avanti è notevole sotto tutti i punti di vista, in primis per l’esperienza di bordo dato che si conferma tra le più soddisfacenti della categoria sia per quanto riguarda il piacere di guida che il comfort. Potrebbe perfettamente ricoprire il ruolo di prima auto di famiglia, è spaziosa e anche il bagagliaio è notevole.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

La nuova Peugeot 308 sembra acquattata a terra e a restituire quest’impressione ci pensano anche le dimensioni dato che, rispetto alla precedente generazione, è cresciuta di dodici centimetri in lunghezza e di cinque in larghezza. Sono perfette per garantire, dentro, spazio a sufficienza per i passeggeri, con il bagagliaio che, inoltre, con 412 litri di capacità minima è tra i migliori della categoria (scende a 361 litri sulla versione ibrida plug-in).

Il vano è ampio e sotto una paratia semirigida si nasconde uno spazio che, sulla versione non plug-in, è occupato dal subwoofer dell’impianto audio Focal. Non è possibile regolare il piano in altezza e non è previsto un doppiofondo dove nascondere oggetti preziosi o riporre la cappelliera quando la si toglie ma per l’organizzazione del carico ci sono quattro anelli e una retina laterale ma nessun gancio. Quando si trasportano oggetti lunghi, al centro dello schienale posteriore c’è la comoda botola, mentre in caso di carichi XL può essere abbattuto in configurazione 60-40.

Peugeot 308 (2021)

Per quanto riguarda i posti dietro, l’ingresso è agevole dato che le portiere sono grandi e l’altezza da terra della carrozzeria nella media. Una volta dentro, trovare la posizione più comoda è un attimo perché anche i più alti hanno sufficiente spazio a disposizione per testa, ginocchia e piedi. I sedili sono leggermente rigidi ma comunque confortevoli, meglio però viaggiare in quattro perché le guide sul fondo vanno a togliere spazio ai piedi. Reclinando il bracciolo si hanno a disposizione due portabicchieri e uno slot dove incastrare il telefono mentre, in basso al centro, ci sono due bocchette dell‘aria e due prese USB.

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

4,37 metri

Larghezza

1,85 metri

Altezza

1,44 metri

Passo

2,68 metri

Dentro

 

Bagagliaio

361 – 412 / 1.323 litri

Plancia e comandi

Diciamo le cose come stanno: in Italia, quando si parla di qualità costruttiva e percepita si pensa sempre alle auto tedesche. Questa 308, però, è la prova che è tutta una questione di pregiudizio. Assemblaggi solidi, ricercatezza nella scelta dei materiali di rivestimento, dalla pelle allo scamosciato, dalla plastica semirigida ai dettagli metallici, e finiture quasi da categoria superiore.

Il livello di cura costruttiva è alto e basta una rapida occhiata e una toccatina qua e là per rendersene conto dato che anche le parti basse dall’abitacolo restituiscono una sensazione di solidità. Il volante è piccolo e esagonale e sopra, la palpebra che racchiude la strumentazione digitale va a congiungersi, ai lati, con le bocchette dell’aria che corrono in orizzontale da lato a lato. Ci sono poi dettagli decisamente da categoria superiore come i doppi vetri anteriori e i sedili certificati AGR, volendo riscaldabili, massaggianti, con regolazione elettrica e due memorie.

Peugeot 308 (2021)

Il tunnel è piuttosto frastagliato e, scegliendo il cambio automatico, non c’è alcuna leva a togliere spazio ai tanti vani portaoggetti. Al centro, a scomparsa ecco due portabicchieri e, subito davanti, una vano piano e due prese, una da 12V e una USB C. Sopra, quasi nascosta nell’ombra, ecco la piastra per la ricarica ad induzione dello smartphone, con un LED verde che prontamente segnala la compatibilità del telefono con il sistema.

C’è poi uno slot pensato appositamente per alloggiare il telefono collegato internamente al bracciolo centrale, geniale dato che in questo modo non si hanno cavi a vista. Questo si apre con un pulsante ed è sdoppiato, illuminato e dotato di un’altra USB C. Per finire, le tasche nelle portiere sono nella media, rivestite in tessuto per evitare che gli oggetti all’interno sbattano durante il movimento e addirittura illuminate di notte, e lo stesso discorso vale per il cassetto davanti al sedile del passeggero.

Come va e quanto consuma

La nuova Peugeot 308 è cresciuta di ben 12 cm in lunghezza e di 5 in larghezza rispetto alla precedente generazione, tanti ma non abbastanza per comprometterne l’efficacia in città. Con il volante dal diametro ridotto e dall’ottima impugnatura sembra di essere un tutt’uno con la macchina e l’agilità tra un semaforo e l’altro e nelle strade strette è notevole. Il raggio di sterzata è ottimo anche con i cerchi da 18” e i sensori perimetrali e il sistema di telecamere a 360° – dall’ottima risoluzione – fanno sì che parcheggiare sia davvero una passeggiata.

L’assetto è tendenzialmente rigido e questo si avverte sia sulle sconnessioni ripetute come il pavé sia su quelle più secche dato che alla schiena arriva sempre qualche contraccolpo. Gli ammortizzatori non sono a controllo elettronico, ma questa taratura specifica delle sospensioni è stata volutamente adottata dagli ingegneri Peugeot per rendere la 308 assolutamente godibile ed incisiva tra le curve quando si alza il ritmo alla guida. Il rollio è poco, la macchina stabile in entrata e in percorrenza di curva e, al volante, si ha sempre una sensazione di controllo totale.

Peugeot 308 (2021)

L’assetto è rigido, ma quanto basta per permettere alle ruote un appoggio ottimale e di copiare bene l’asfalto anche quando si va più forte su una strada dissestata. Con l’aiuto dei freni e dello sterzo poi, che è bello corposo e lineare, si può giocare molto bene con il posteriore che tende sempre ad allargare di quel poco, quanto basta per chiudere meglio la traiettoria con l’anteriore.

La 308 è una macchina che permette di togliersi qualche soddisfazione in termini di piacere di guida e che potrebbe tenere a bada tranquillamente anche qualche cavallo in più rispetto ai 130 di questo 1.2 turbo benzina a tre cilindri. Si tratta, per il momento, del motore più potente disponibile a listino se escludiamo i due ibridi plug-in da 180 e 225 CV, che non ha un grande allungo ma in abbinamento a questo cambio automatico a 8 rapporti sa essere davvero efficiente e super confortevole in tutte le situazioni.

Peugeot 308 (2021)

A freddo si avverte un po’ di slittamento ma, in generale, sale e scende di marcia con una fluidità notevole, contenendo il rumore del motore – che quando lo si tira ha la timbrica classica dei tre cilindri – e mantenendo un buono spunto in tutte le modalità di guida.

A proposito di tarature elettroniche, sono tre e gestibili da due pulsanti sul tunnel centrale. Intervengono sulla sensibilità dell’acceleratore, del cambio e sul carico dello sterzo: quella che ho preferito è stata la Normal, con la Sport che mi è piaciuta di meno perché rende il volante troppo pesante con un feeddback quasi artificiale. Ho apprezzato però anche la Eco dato che non addormenta troppo il motore e il cambio si tara per non tirare le marce e consumare di meno.

Capitolo consumi: in città abbiamo percorso circa 12 km e mezzo con un litro di benzina, 16 in autostrada a velocità di codice e oltre 19 in extraurbano, il tutto per una media di circa 15 km e mezzo al litro che corrispondono a 6,5 litri ogni 100 km.

Versione provata

 

Motore

1.2 turbobenzina

Potenza

130 CV

Coppia

230 Nm

Cambio

Automatico a 8 marce

Trazione

Anteriore

Prezzi e concorrenti

Per portarsi a casa una Peugeot 308 servono poco più di 24 mila euro per la 1.2 turbo benzina da 110 CV in allestimento base Active Pack, cifra che sale ad almeno 25.100 per la 130 CV, sempre benzina, e a 27.100 per il diesel 1.5 da 131 CV. In gamma, l’ibrido è rappresentato da due plug-in, uno da 180 e uno da 225 CV, rispettivamente da circa 36 e da poco più di 41 mila euro.

Per quanto riguarda gli allestimenti, ce ne sono cinque, con una differenza di circa 5.000 euro tra il primo e l’ultimo a parità di motorizzazione e trasmissione. Quello base, per esempio, non può avere il cambio automatico che invece è di serie sugli ultimi due. Su quelli intermedi, l’EAT8 costa 2.000 euro.

Peugeot 308 (2021)

Di rivali intorno ai 4 metri e 30 di lunghezza ce ne sono tantissime e ormai quasi tutte offrono la scelta, sotto il cofano, sia di motorizzazioni tradizionali benzina e diesel che ibride plug-in. La Seat Leon è, per filosofia, look e impronta sportiva ma anche per dimensioni e dotazioni, sicuramente una delle rivali più accreditate della 308, seguita a ruota da Ford Focus, Volkswagen Golf, Hyundai i30 e Mazda 3.

Senza dimenticare poi una parente stretta della Peugeot, la Opel Astra, anche lei fresca di rinnovo. Per finire, se avete un budget più alto, è impossibile non prendere in considerazione anche BMW Serie 1, Audi A3 Sportback e Mercedes Classe A.

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