80% berlina e 20% suv

Dire che la nuova Peugeot 408 è una crossover, è forse troppo. Come la recente Citroën C5 X con cui condivide la struttura, infatti, ha una carrozzeria da berlina a cinque porte, che nella 408 è particolarmente slanciata per via del lunotto quasi orizzontale e dell’altezza relativamente ridotta (148 cm). Ma, come nella C5 X, anche qui ci sono evidenti richiami al mondo delle suv: le ruote di grande diametro (da 17 a 20 pollici), i fascioni antipietrisco in plastica nera, la rilevante distanza dal suolo del sottoscocca (18,8 cm). Insomma, un mix particolare, intrigante, con delle caratteristiche che non solo impattano a livello estetico, ma tornano utili sia per muoversi sulle strade bianche senza patemi, sia per salvaguardare la carrozzeria nei parcheggi. In più, la 408 aggiunge gli stilemi delle Peugeot più recenti (luci diurne “a zanna”, ampia mascherina che qui simula una cascata, luci posteriori orizzontali e sottili) a superfici vivacizzate da nervature e intagli.

Tutto comfort o un po’ di sport?

Sullo stile della Peugeot 408, oltre che sulla dinamica di guida,  influisce anche la particolare la scelta delle gomme. Di serie sono strette e poco ribassate, con spalla alta, a favore di comfort, consumi ed emissioni. La sola GT, la più potente con 224 cavalli combinati, offre però a 300 euro una scelta più sportiva: invece delle gomme 205/55 R 19 di serie, si possono ottengono le 245/40 R 20, più larghe di 4 cm e con il fianco più sottile.

La Peugeot 408, prodotta in Francia e in arrivo nelle concessionarie a febbraio, è solo automatica e a trazione anteriore. Si può avere a benzina (col 1.2 turbo a tre cilindri da 131 cavalli, e prezzi da 33.800 a 38.400 euro) oppure ibrida plug-in; in questo caso, un motore a corrente da 110 cavalli si abbina a un 1.6 turbo, proposto in due versioni. La potenza combinata può quindi essere di 179 cavalli (da 41.600 euro a 46.200) o di 224 (l’allestimento è uno solo, il ricco GT dell’auto in prova, e il prezzo è di 47.700 euro). Prevista entro l’anno prossimo anche la versione elettrica: probabile che adotti la meccanica della nuova e-308, con 156 cavalli e circa 400 km di autonomia dichiarata.

Spazio ok, plastiche pure

Le grandi porte agevolano l’accesso all’abitacolo della Peugeot 408, anche se pur il tetto piuttosto basso richiede un po’ di attenzione con la testa. C’è abbondante spazio sia davanti, dove i sedili sono separati da un ampio e alto bracciolo, sia dietro: tanti, in particolare, i centimetri per le gambe. Cassetti e tasche non mancano, e il vano nella plancia è anche refrigerato: una rarità, utile per tenere lattine o bottigliette in fresco. La plancia (e I sedili) sono praticamente come nella Peugeot 308. Lo stile è moderno, i materiali di buona qualità. La plancia è lineare, con bocchette del clima poste in alto e il sistema multimediale connesso, con comandi vocali, Apple CarPlay e Android Auto  wireless e schermo “touch” di 10 pollici, reattivo e dalla grafica curata; a volte, però, la logica dei menù è poco intuitiva.

Non mancano quattro prese Usb, due davanti e due dietro, e dei tasti “scorciatoia” a sfioramento, ai quali assegnare le funzioni che si usano di più (inclusa la temepratura preferita). La piastra per la ricarica senza cavo dei cellulari costa 150 euro. La gestione del “clima” sfrutta i tasti “a pianoforte” per le funzioni principali, mentre le regolazioni specifiche compaiono nel display: è un sistema discretamente pratico. Discutibile è la posizione di guida dellaPeugeot 408, che riprende quella delle Peugeot recenti. Il piccolo volante è posto in basso, e il cruscotto (un display di 10 pollici configurabile con visualizzazione in 2D o 3D a scelta) in alto. Nei viaggi migliora il comfort, perché le braccia possono stare più giù, ma va cercato un compromesso nel regolare il sedile e il volante, per evitare che il secondo nasconda buona parte del display.     

Un buon bagagliaio

Il bagagliaio dellaPeugeot 408 è ben accessibile, con soglia (ricoperta in acciaio inox) a 70 cm da terra, ampio portellone motorizzato e cappelliera rigida che resta in buona parte ancorata al portellone. La capienza è di 471 litri, ben sfruttabili grazie alla forma regolare, anche se l’altezza del vano è solo discreta. Lo schienale è in due parti reclinabili anche con le comode levette sulle pareti laterali, con botola passante per gli sci (molto piccola, però); a divano giù, la capienza è di 1545 litri. Bene le finiture, e sono presenti due appendiborse, due plafoniere, una tasca a rete e una cinghia di fissaggio sulla sinistra, dove troviamo anche una presa di corrente a 12 volt. Precisiamo che le versioni solo a benzina dispongono di 60 litri in più, per la presenza di un sottofondo (che nell’ibrida è occupato dalla batteria di trazione).

A emissioni zero per un po’

La batteria della Peugeot 408 Hybrid, di 12,4 kWh, si ricarica in sette ore collegandosi via cavo a una presa di casa (che fornisca 1,8 kW), e in meno di 4 ore da una a 3,7 kW. Solo pagando 400 euro, però, si ottiene il caricatore integrato nella vettura che consente di caricare fino a 7,4 kW. Così, da una colonnina pubblica, servono meno di due ore per arrivare al 100%. Col pieno di corrente, e selezionata la modalità Electric, per la casa in media si percorrono 64 km senza consumare benzina. In base a quanto abbiamo potuto vedere nel corso del test, pensiamo sia realistica una percorrenza di 50-55 km con una guida tranquilla. Non ricaricando mai, invece, il consumo di benzina letto nel cruscotto, sempre senza correre troppo e senza passare in città, è stato sui 14-15 km/l. Va tenuto conto, se viaggiate tanto, che il serbatoio della benzina è di soli 40 litri: in autostrada, ogni tre ore e mezza-quattro occorre rifornire.

Rombante o silenziosa, scegli tu

La Peugeot 408 Hybrid è un’auto che dà subito confidenza: la risposta all’acceleratore è immediata, lo sterzo preciso, la frenata potente. La casa dichiara 7,8 secondi nello “0-100” e 233 km/h di punta. Dato il percorso del test, non abbiamo potuto superare i 140 km/h di tachimetro, ma possiamo assicurare che ci si arriva rapidamente. In che modo, dipende dalla modalità di guida inserita: in Hybrid la ripresa è fluida, in Sport le cambiate sono più rapide ma comportano degli strappi, e in generale la marcia è un po’ meno “morbida”. Volendo, poi, dal display centrale si può inserire il sistema che aggiunge al rombo del 1.6 quello proveniente dagli altoparlanti, per rendere più coinvolgente la guida. Per il resto, comunque, l’abitacolo è molto silenzioso; aiutano anche i finestrini anteriori stratificati: con un sandwich fra due cristalli e una lastra di materiale sintetico, sono di serie per le versioni Allure Pack e GT, e tengono fuori I fruscii dell’aria. Il rollio in curva ci è parso contenuto, l’aderenza buona.

Dotazione fra alti (tanti) e bassi (pochi)

Per la Peugeot 408 sono previsti tre allestimenti: Allure, Allure Pack e GT. Tutte includono nel prezzo il “clima” bizona, i cerchi in lega, i fari a led, lo sblocco delle porte senza chiave, i retrovisori ripiegabili elettricamente, il cruscotto digitale, il sistema multimediale con navigatore, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e la retrocamera. Quanto agli aiuti elettronici alla guida, citiamo la frenata automatica, il mantenimento in corsia, l’avviso anti-colpo di sonno. La GT aggiunge, fra l’altro, la guida semiautonoma di Livello 2, il volante riscaldato, il portellone motorizzato con apertura e chiusura anche senza mani e i fari a matrice di led: il fascio luminoso continuamente variabile in base alla presenza di altri veicoli evita abbagliamenti e rischiara la meglio.

Un sistema molto raffinato che migliora ulteriormente la sicurezza nella marcia notturna è la telecamera a raggi infrarossi (1.150 euro) che “vede” la presenza di animali o persone sulla strada fino a 200 metri di distanza, segnalandoli a chi guida con un messaggio nel cruscotto. Avremmo però voluto di serie (mentre costa 400 euro) la visualizzazione a 360 gradi attorno al veicolo durante le manovre, anche perché dal lunotto si vede bene poco (oltretutto, manca il “tergi”) e i montanti posteriori sono molto massicci (i “finestrini” dopo la porta posteriore sono solo un elemento plastico non trasparente). Anche la dotazione di airbag non è così generosa: manca, in particolare, quello fra i sedili anteriori, ormai diffuso anche nelle utilitarie, che in caso di urto laterale mantiene il corpo in posizione evitando “strappi” pericolosi alla colonna vertebrale e urti fra le teste dei due passeggeri.  

Secondo noi

PREGI
> Insonorizzazione. L’abitacolo è ottimamente isolato dai rumori, anche in autostrada.
> Finiture. Materiali, lavorazioni, montaggi: la sensazione di qualità è immediata.
> Spazio. Per un’auto così filante, l’abitacolo è ampio e il baule capiente e pratico.

DIFETTI
> Airbag. Su un’auto così moderna, spicca la mancanza del “cuscino” centrale.
> Posizione di guida. Molto particolare, non consente di sfruttare al amssimo le regolazioni disponibili se si vuole vedere il cruscotto.
> Visibilità posteriore. Il lunotto è una sorta di feritoia priva di “tergi” e i montanti posteriori sono molto massicci.

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