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Corsi e ricorsi storici: a 50 anni dalla sua fondazione, voluta in un momento di importante rilancio per Alfa Romeo, lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, vicino a Napoli, oggi torna ad accogliere sulle sue linee un modello del Biscione, protagonista di un altrettanto importante nuova fase per il marchio.

Ma che cosa è successo nel frattempo? Nel corso di questi decenni, il sito campano ha vissuto esso stesso una costante evoluzione, scrollandosi di dosso la reputazione non sempre limpida dei primi anni per diventare uno dei gioielli di FCA e poi di Stellantis, a cui sono stati affidati modelli di grande importanza. Non tutti con il marchio di Arese.

Prima gli aerei, poi… la Renault 4

La nascita della fabbrica di automobili oggi intitolata alla memoria del filosofo Gianbattista Vico si fa comunemente risalire alla fine degli Anni ’60 e coincidere con il progetto Alfasud, ma l’attività industriale di Alfa Romeo a Pomigliano d’Arco è più antica.  Il primo stabilimento è infatti nato nel 1938 su richiesta dell’I.R.I. (l’Istituto per la Ricostruzione Industriale), come centro aeronautico d’eccellenza.

Bombardato seriamente durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito subito dopo, con il tempo il sito ha affiancato all’attività principale l’assemblaggio di veicoli commerciali e, tra il 1962 e il 1964, della prima automobile: la Renault 4, prodotta su licenza da Alfa Romeo (con entrambi i marchi sulla calandra) sia qui sia negli stabilimenti del milanese.

Lo Stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco

La fabbrica del riscatto

Verso la fine del decennio, con la chiusura dell’aeroporto e la fine della produzione aeronautica, la dirigenza della Casa ha deciso di trasformare il complesso campano in una vera fabbrica di automobili, ribattezzandola Alfasud di Pomigliano e utilizzandola per produrre un modello popolare stavolta tutto Alfa.

Il progetto è stato avviato nel 1968 con l’adeguamento della struttura e la fondazione di una specifica società controllata per quasi il 90% dalla stessa Alfa Romeo. L’auto, anch’essa chiamata Alfasud, è stata progettata e sviluppata all’interno del complesso stesso e messa in produzione nel 1972.

I primi anni non sono stati facili, visto che la fabbrica ha affrontato diversi problemi di gestione soprattutto della forza lavoro, tuttavia il buon livello tecnico ereditato dall’attività precedente ha permesso di raggiungere buoni livelli produttivi: all’Alfasud, prodotta in quasi 900.000 unità, hanno fatto seguito una dinastia di eredi che annovera la 33, la 145, la 146 e la 147.

A queste, negli anni, si sono affiancate vetture medie, come la 155 e la 156, la GT, la 159 e contemporaneamente, dopo l’ingresso di Alfa nel Gruppo Fiat avvenuto nel 1986, modelli come l’Autobianchi Y10, la Lancia Delta (seconda generazione) e la prima Fiat Tipo, per i quali Pomigliano ha affiancato gli stabilimenti principali.

Nel 2008, dopo la trasformazione di Fiat in Fiat Group, è arrivata la nuova denominazione di “Stabilimento Giambattista Vico”.

Lo Stabilimento di Pomigliano d'Arco all'avvio della produzione della Panda

Lo Stabilimento di Pomigliano d’Arco all’avvio della produzione della Panda

Il rilancio con la Panda

La produzione delle Alfa si è avviata alla conclusione tra il 2010 e il 2011, quando il marchio ha ridotto la gamma e assegnato i pochi nuovi modelli alle fabbriche del centro-nord, mentre a Pomigliano è partita quella della Fiat Panda di terza generazione di cui in circa dieci anni sono stati costruiti oltre 1,4 milioni di esemplari, portando a 5 milioni le auto prodotte in questo impianto dai tempi della prima Alfasud.

Per la Panda, vero best seller dell’intero Gruppo, è stato realizzato un ammodernamento dell’impianto, che tre anni dopo ha ottenuto la medaglia d’oro del World Class Manufacturing per l’efficienza e l’organizzazione dei processi produttivi. Inoltre, sulle linee era già possibile ospitare più modelli di diverse piattaforme, anche se questa capacità non è stata sfruttata fino ai giorni nostri, con l’arrivo della Tonale.

Le linee di produzione di Tonale a Pomigliano d'Arco

Le linee di produzione di Tonale a Pomigliano d’Arco

L’ibrida e i passi verso il green

In realtà, il SUV compatto ibrido, che segna il ritorno di un’Alfa sulle linee di Pomigliano ha richiesto la sua parte di interventi e adeguamenti, iniziati nel 2020 (nell’area dove era costruita la 147) con la prospettiva di far partire la produzione nel 2021. Come sappiamo, però, ritardi vari dovuti in parte anche al Covid e alla crisi dei chip l’hanno spostata, al pari del lancio, a questo primo semestre 2022.

Oltre alla prima piattaforma ibrida, la Tonale ha portato anche nuove procedure per l’ottimizzazione dei consumi energetici e la riduzione dei rifiuti da smaltire, soprattutto nei reparti come la lastroferratura e la verniciatura.

Inaugurazione1972
ProprietàStellantis
CollocazionePomigliano d’Arco/Acerra, Napoli, Italia
Superficie complessiva
Dipendenti impiegati4.500
Capacità produttiva
Altre attivitàPlant Academy con corsi di formazione virtuale
Modelli attualmente prodottiFiat Panda
Modelli storici più importanti prodottiAlfa Romeo Alfasud, 33, 145, 146, 147, 155, 156, 159, GT Autobianchi Y10, Fiat Tipo, Lancia Delta II
Modelli di prossima produzioneAlfa Romeo Tonale

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