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Quando si pensa a Mazda, a un certo punto – probabilmente molto presto – verrà in mente la MX-5, la spider a due posti che ogni appassionato conosce e che è sempre divertente da guidare, al di là della potenza.

In verità, però, Mazda ha molto a cuore il piacere di guida per tutti i suoi modelli, a cominciare dalla berlina compatta Mazda 3, che riesce ad essere grintosa nel design pur avendo linee relativamente morbide e prive di nervature. 

Ho quindi messo alla prova la Mazda 3 in versione Exclusive, la più ricca, con il motore mild hybrid e-SkyActiv X (noto per essere “un benzina che lavora come un diesel”) in abbinamento con il cambio manuale, per la gioia di chi ama guidare con tre pedali. Vediamo come se l’è cavata nella nostra prova del Pro & Contro.

La Mazda 3 e-SkyActiv X si guida bene

Inizio subito con un “pro” molto importante per me: il piacere di guida della Mazda 3. Una volta seduti ci si sente un tutt’uno con la macchina, perché il volante è all’altezza giusta, il cambio è a portata di mano, i pedali sono ben distanziati anche per chi ama fare le doppiette e i punta-tacco.

In termini di comportamento su strada, poi, la Mazda 3 è una macchina comunicativa perché permette sempre di sentire l’interazione fra strada e ruote. L’assetto è ribassato ma non esageratamente rigido (considerando anche i cerchi da 18″), garantisce un’ottima tenuta di strada e – disinserendo i controlli elettronici – permette anche di entrare in curva con qualche sovrasterzo in rilascio, che regalano sempre un sorriso.

Il cambio è un vero piacere

Non ho voluto inserire genericamente la manovrabilità del cambio nel “Si guida bene” qui sopra, perché secondo me merita un focus tutto suo. Anche perché si percepisce come la trasmissione della Mazda 3 abbia un legame evidente con il cambio della MX-5, di cui ci si innamora letteralmente.

Il pomello ha un’impugnatura perfetta, con una forma sferica che fa sentire “dominante” chi sta guidando. E la leva – alta il giusto – è solida, con innesti precisi e finecorsa molto ben definiti, senza impuntamenti. Anzi, spesso le marce ingranino da sé, al minimo accenno da parte del pilota.

Senza dimenticare poi che l’e-SkyActiv X è un motore aspirato, che a bassi giri si comporta come un propulsore a gasolio ma dai 4.500 giri torna a manifestare un carattere da motore benzina a tutti gli effetti (ve lo abbiamo spiegato nel dettaglio qui, parlando del sistema SPCCI). Questo si accoppia a un cambio con i primi cinque rapporti piuttosto ravvicinati, cosa che amplifica molto il coinvolgimento di guida, per poi finire con un’utilissima sesta “da riposo”.

Foto - Mazda3 Exclusive 2.0 e-SkyActiv X 6MT (2022), Pro & Contro

La linea della Mazda 3 è originale

Al di là del fatto che possa piacere o meno, una carrozzeria della Mazda 3 così levigata nelle forme è notevole per un modello di serie. Ci sono poche nervature, le linee non sono spezzate e comunque il look complessivo sa essere anche grintoso.

La filosofia del Kodo Design caratterizza anche la fanaleria anteriore, che è annegata nel frontale e con i gruppi ottici a LED scavati come se ci fossero delle sopracciglia inclinate sugli occhi. Lo stesso vale per il posteriore, dove i fanali con motivi circolari doppi si sviluppano in orizzontale “schiacciando” e allargando visivamente il design.

Foto - Mazda3 Exclusive 2.0 e-SkyActiv X 6MT (2022), Pro & Contro

Interni “puliti” e di qualità

Una fra le cose che saltano subito all’occhio quando si sale sulla Mazda 3 è la pulizia del design interno. Al giorno d’oggi siamo abituati a vedere abitacoli molto movimentati, con i vari schermi touchscreen per console centrale, cruscotto digitale e talvolta anche per il climatizzatore.

Sulla Mazda 3 invece il display dell’infotainment è rialzato e spostato verso il parabrezza rendendolo facile da consultare senza distogliere troppo lo sguardo dalla guida, mentre per muoversi nei vari menu si usano dei classici tasti e rotori (anche se all’inizio bisogna farci l’abitudine). Questo rende la plancia molto snella, con il climatizzatore quasi nascosto sotto le bocchette del clima. Il tutto in un contorno di pelli morbide al tatto e cuciture che aumentano la qualità percepita.

Foto - Mazda3 Exclusive 2.0 e-SkyActiv X 6MT (2022), Pro & Contro

Impianto audio corposo

Menzione d’onore per l’impianto audio Bose della Mazda 3, di serie sull’allestimento più ricco Exclusive in prova, che ha un’ottima qualità sonora e riproduce bene anche le frequenze più basse. 

Il subwoofer va però a prendere il posto del ruotino di scorta, che dunque non si può più avere, ma per chi fosse più interessato a sentirsi letteralmente circondato dal suono della musica e isolato dall’esterno, allora l’impianto Bose è d’obbligo.

Foto - Mazda3 Exclusive 2.0 e-SkyActiv X 6MT (2022), Pro & Contro

La Mazda 3 si parcheggia facile

A partire dall’allestimento Exceed sono di serie telecamere a 360°, che danno una visuale d’insieme completa dell’auto su tutti e quattro i lati, più la classica rappresentazione della macchina vista dall’alto unendo le quattro prospettive.

Questo va a ridurre i problemi di visibilità generati dalle forme della carrozzeria, che nella zona posteriore ha i montanti larghi e il lunotto piccolo, oltre che inclinato. Con questo sistema di telecamere, comunque parcheggiare la Mazda 3 con precisione è piuttosto semplice.

Foto - Mazda3 Exclusive 2.0 e-SkyActiv X 6MT (2022), Pro & Contro

Spazio posteriore un po’ ridotto

Non si può avere tutto dalla vita, e quindi è logico che la linea filante col tetto discendente va a sacrificare lo spazio posteriore: nel divanetto infatti c’è sufficiente spazio per i piedi ma non molto per le ginocchia o per le spalle, soprattutto se si viaggia in cinque. Anche se il sedile centrale è morbido, comunque, è meglio viaggiare in quattro.

E le persone più alte di 1 metro e 85 potrebbero avere qualche problema a trovare la posizione comoda anche per la testa.

Foto - Mazda3 Exclusive 2.0 e-SkyActiv X 6MT (2022), Pro & Contro

Visibilità posteriore limitata

Sempre la linea così intrigante e aggressiva ha a che fare con la ridotta visibilità posteriore, perché come dicevo sopra i montanti spessi e il lunotto piccolo e inclinato rendono difficile vedere cosa c’è dietro.

Le telecamere a 360 gradi risolvono brillantemente questo problema nei parcheggi, ma qualche angolo cieco resta comunque durante la marcia, nonostante anche gli specchietti laterali diano una mano in questo senso.

Foto - Mazda3 Exclusive 2.0 e-SkyActiv X 6MT (2022), Pro & Contro

Dietro mancano climatizzatore e USB

Torniamo sul divanetto posteriore per l’assenza di alcune dotazioni, che su un’auto curata come la Mazda 3 mi sarebbe piaciuto vedere: mancano le bocchette del climatizzatore e le perse USB per chi siede dietro.

Il bracciolo poi è un po’ spoglio esteticamente, e quella superficie inclinata fa pensare che inizialmente fossero previste quantomeno le bocchette del clima ma che poi, in corso d’opera, siano state rimosse per ridurre i costi.

Foto - Mazda3 Exclusive 2.0 e-SkyActiv X 6MT (2022), Pro & Contro

Accessibilità scomoda

Finisco con un aspetto pratico: con il sedile guida regolato per me che sono alto circa 1,90 metri, la posizione di guida rimane molto indietro rispetto al montante centrale.

Il lato positivo è che la cintura è sempre comoda da prendere, quello negativo è che è facile urtare la spalla mentre si entra; e se fuori piove o in generale l’auto non è pulita, ci si può sporcare.

Foto - Mazda3 Exclusive 2.0 e-SkyActiv X 6MT (2022), Pro & Contro

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