Inarrestabile, ma in autostrada è un supplizio

In città
Le gomme a spalla alta di questa Jeep Wrangler fanno “sparire” rotaie e buche. Notevole, in elettrico, lo scatto. La funzione Max Regeneration aiuta a usare meno i freni: si sfrutta ancora di più la capacità dei motori elettrici di produrre corrente quando vengono fatti girare trascinati dalle ruote e, in rilascio, l’auto rallenta maggiormente. Difficile intuire gli ingombri del frontale: davanti mancano i sensori di distanza, il paraurti è sporgente e i passaruota sono quasi “invisibili”. I consumi sono elevati: non ricaricando la batteria, abbiamo fatto 8,3 km/l.

Fuori città
Esuberanti le prestazioni, tanto che in modalità 2H (trazione posteriore) basta poco per far pattinare le gomme (ma l’Esp interviene lesto): se il fondo non è asciutto, meglio la 4H Auto (è l’elettronica a decidere quando mandare potenza alle ruote davanti). Anche perché lo sterzo non aiuta nelle manovre d’emergenza: parlando di una fuoristrada “vera” non è neppure male, ma è comunque impreciso e, in generale, risulta inferiore e più demoltiplicato rispetto a quello di una buona suv. A invitare alla prudenza ci sono anche gli spazi di arresto non proprio brevi. Basse le percorrenze rilevate: 11,2 km/l.

In autostrada
A 130 km/h i fruscii sono molto evidenti (colpa, in parte, del tetto in tela opzionale presente sull’auto in prova) e sull’asfalto irregolare si segnalano evidenti ondeggiamenti. In compenso, il cruise control adattativo e il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori (entrambi di serie) riducono un po’ lo stress. Esaurita la carica (dopo 28 km) il 2.0 beve: non si fanno più di 7,8 km con un litro, ma il serbatoio di 65 litri assicura comunque 500 km di autonomia.

Fuori strada
Sa il fatto suo, specie bloccando il differenziale centrale (4H Part Time, di serie): fra l’altro, la 4xe conserva i 76 cm di capacità di guado (avanzando a non più di 8 km/h) delle versioni non ibride. Finché c’è carica, l’elettrico aiuta parecchio nei passaggi difficili; e la telecamera anteriore (optional e dotata di sistema di lavaggio) mostra dove vanno le ruote. La vettura adotta la costruzione a telaio a longheroni separato dalla carrozzeria, con sospensioni ad assale rigido: apprezzata da chi fa fuori strada per la sua robustezza, questa soluzione riduce però il comfort e la precisione dello sterzo sull’asfalto. La batteria agli ioni di litio da 17,3 kWh sotto il divano è al riparo dai “colpi” del fuori strada; la presa di ricarica è alla base del parabrezza sul lato sinistro, in posizione comoda e protetta da schizzi e fango.

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