Beve poco ed è generosa (con gli accessori)

La Mazda 3 è una berlina dalle forme particolari, con frontale basso e grintoso e zona posteriore caratterizzata dai montanti molto estesi e dai vetri piccoli; discrete, in rapporto agli ingombri, sia l’abitabilità sia la capienza del bagagliaio. Questa versione è tecnicamente interessante perché porta al debutto l’innovativo motore Skyactiv-X: un 2.0 che va a benzina, ma nel quale, nella gran parte delle situazioni, la combustione avviene come nei diesel: per compressione (approfondiamo l’argomento qui). La casa dichiara vantaggi nei consumi e nelle prestazioni rispetto alle altre Mazda 3 2.0, e in effetti anche noi abbiamo registrato dei miglioramenti rispetto a quella da 122 CV (vedi qui). Tuttavia, considerando i 57 cavalli aggiuntivi (e il prezzo maggiorato di oltre 3.000 euro) ci aspettavamo qualcosa di più. Inoltre, ci sono auto simili che, pur non essendo ibride (questa giapponese ha un motorino elettrico aggiuntivo di 7,9 CV), sono più vivaci e “bevono” poco di più.

La guida soddisfa, con frenata e tenuta di strada di buon livello, unite a un cambio manuale dall’ottima manovrabilità. In città, però, si vorrebbero una frizione e uno sterzo più leggeri. La dotazione è molto ricca in rapporto al prezzo: include, fra l’altro, i fari a matrice di led, il cruise control adattativo e i cerchi di 18”. Segnaliamo poi che la Mazda 3 Skyactiv-X c’è anche 4×4 (unica Mazda 3 a offrire questa opportunità). Bene anche la sicurezza, certificata dall’Euro NCAP. Nei test compiuti nel 2019, la Mazda 3 ha ricevuto cinque stelle, con l’ottimo risultato di 98% nella protezione degli occupanti. Solo col buio la frenata automatica d’emergenza ha avuto qualche difficoltà nell’attivarsi per evitare l’investimento dei pedoni.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore