La primavera e la bella stagione sono finalmente arrivate e per quanti hanno montato pneumatici invernali sulla propria vettura è giunto il momento di pensare di smontarle per rimettere le gomme estive.

Questa operazione però non può essere fatta a piacimento perché, così come per il montaggio, anche per lo smontaggio è la legge a dettare i tempi.

Tempi che sono per lo più fissi e inderogabili, ma in realtà contemplano qualche eccezione, anche se quasi tutte rappresentano in realtà dei buchi normativi e delle interpretazioni del regolamento.

Le date dello smontaggio

La finestra temporale offerta dalle norme non è strettissima ma nemmeno così ampia: per la legge, infatti, l’obbligo di avere gomme invernali montate termina il 15 aprile, dunque è da questa data e teoricamente non prima, che si possono togliere.

Ma il termine ultimo entro cui invece occorre obbligatoriamente effettuare l’operazione è fissato per il 15 maggio 2021, quindi c’è esattamente un mese per “cambiare le scarpe” all’auto.

Le eccezioni

Ci sono situazioni in cui non siamo obbligati a cambiare le gomme, anche se un paio possono sembrare scontate o addirittura paradossali, e sono:

La più scontata si applica nel caso in cui le nostra gomme non siano invernali: non dovremo procedere alla smontaggio delle gomme se avremo dotato la vettura delle cosiddette “4 stagioni” o “all season”, una tipologia che sta riscuotendo sempre maggior successo sul mercato proprio per la trasversalità ai terreni e ai climi e la capacità di essere sempre in regola con la legge.

Attenzione però, la gomma davvero universale non esiste e queste in particolare vanno bene nelle aree più temperate (il perché è spiegato qui), dove le temperature non scendono sotto un certo limite e pioggia, neve e ghiaccio sono eventi sporadici. 

Possiamo circolare tutto l’anno con pneumatici invernali se abbiamo montato gomme con codice di velocità pari o superiore a quello dell’equipaggiamento estivo standard, cioè quello considerato “di serie” per l’auto.

Qui la questione è più complessa (chi volesse approfondirla troverà più dettagli in questo articolo): la legge vieterebbe di circolare con gomme che abbiano un codice di velocità inferiore quello di primo equipaggiamento, a meno che non siano invernali o M+S, per le quali è ammesso il codice immediatamente inferiore a quello standard.

Il divieto che scatta il 15 maggio non si riferisce al tipo di gomme, ma appunto, al codice di velocità. Normalmente quello delle invernali è inferiore, ed è questo che fa scattare l’obbligo di toglierle. Quindi, se abbiamo scelto pneumatici “winter” performanti, almeno quanto gli estivi previsti come dotazione a libretto, per la legge siamo in regola.

Naturalmente, anche qui le cose non stanno proprio così, perché la “vera” gomma invernale soffre il caldo e si usura prima, perdendo anche punti in sicurezza. Insomma, avere la copertura  giusta per la stagione giusta resta sempre la scelta migliore.

Le sanzioni

Chi fosse sorpreso circolare con gomme fuori norma, quindi in sintesi con codice velocità inferiore a quello di riferimento, dovrà pagare una multa compresa tra i 422 e i 1.695 euro e rischierà anche il ritiro del libretto di circolazione.

Deroghe straordinarie

In situazioni eccezionali, come è accaduto nel 2020 all’insorgere del Covid e del primo lockdown, può essere emanato un regolamento straordinario che conceda più tempo per effettuare il cambio gomme.

Questo per evitare l’eccessivo affollamento che i gommisti patiscono, specie sotto scadenza, e che andrebbe in conflitto con le regole sul distanziamento.

Nel 2020, appunto, la scadenza per rimettere le estive è stata spostata al 30 giugno per diluire un po’ il flusso nelle officine, mentre per il 2021, malgrado le molte zone rosse, non sono per ora previste deroghe alla normativa.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore