L’acquisto di qualsiasi mezzo di trasporto porta con sé una serie di spese di gestione da affrontare durante il possesso. Una di queste è la revisione, un controllo a cui nostre vetture devono essere sottoposte periodicamente regolato nei tempi, nei criteri e nelle modalità dal Ministro dei trasporti come indicato nell’articolo 80 del Codice della Strada.

A differenza del tagliando periodico indicato dalle Case automobilistiche, in cui vengono verificati i principali elementi soggetti ad usura delle nostre auto per mantenere in buono stato il veicolo in termini di prestazioni e sicurezza, la revisione viene imposta dalla legge e deve essere effettuata presso uno dei centri autorizzati dal Dipartimento per i trasporti terrestri.

Sicurezza e inquinamento

Il regolamento che definisce il giusto svolgimento della revisione stabilisce quali sono i componenti che devono essere sottoposti ad un controllo tecnico per garantire non solo la giusta funzionalità degli stessi ma anche la sicurezza nell’utilizzo di tutti i giorni. A questi si aggiunge anche il controllo dei fumi che permette di verificare se le emissioni del veicolo considerato rispettano ancora i valori imposti dalla legge.

Nel caso in cui la vettura presenti alcuni parametri fuori limite o difetti a livello tecnico che possono inficiare la sicurezza o l’impatto ambientale, il proprietario è tenuto a riparare il veicolo e riportarlo entro 1 mese presso un centro con la distinta di riparazione, ripagando il prezzo per la revisione. Qui di seguito troviamo elencati i principali controlli che vengono effettuati

  • Dispositivi di frenata
  • Sterzo e volante
  • Visibilità
  • Luci, riflettori e circuito elettrico
  • Assi, ruote, pneumatici e sospensioni
  • Telaio ed elementi fissati al telaio
  • Altri equipaggiamenti tra cui stato delle cinture, avvisatore acustico
  • Effetti nocivi tra cui il livello di rumore e il controllo dei gas di scarico
  • Identificazione del veicolo

Quando e quanto costa

La revisione deve essere effettuata per la prima volta entro 4 anni dalla data di prima immatricolazione e successivamente ogni 2 anni entro la fine del mese in cui cade la scadenza. Ad esempio: se la vettura è stata immatricolata il 16 settembre 2020, la revisione dovrà essere eseguita la prima volta entro il 30 settembre 2024 e poi sempre ogni due anni nel mese di settembre.

In caso di incidente o di controllo da parte delle Forze dell’Ordine può essere richiesto di effettuare anticipatamente la revisione per verificare le condizioni della vettura in termini di sicurezza e di impatto ambientale.

Il costo della revisione attuale è di 45 euro presso la Motorizzazione Civile e di 66,88 euro in uno dei centri autorizzati a svolgere il servizio.

Le sanzioni amministrative

L’articolo 80 comma 14 del Codice della Strada sancisce che chiunque circoli con un veicolo non revisionato può incorrere ad una multa che va da 173 a 695 euro.

Nel caso in cui la revisione venga omessa per più volte, la sanzione pecuniaria raddoppia e il veicolo non può più circolare fino a quando non viene revisionato. Se non bastasse, circolare con un veicolo con questo stato amministrativo comporta una sanzione che va da 2.002 a 8.009 euro oltre al fermo amministrativo per 90 giorni.

Inoltre, chi presenta un certificato di revisione falso, invece, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 431 a 1.734 euro.

Le proroghe per Covid

Il periodo di lockdown aveva portato il Governo attraverso il Decreto Cura Italia a introdurre una proroga dell’obbligo di revisione fino 31 ottobre per le scadenze entro il 31 luglio 2020 come vi avevamo raccontato qui. Successivamente però l’Unione europea con il regolamento UE 698/2020 del 25 maggio ha definito una nuova proroga di 7 mesi per effettuare i controlli obbligatori.

Stando a questo, le vetture con revisione scaduta dal 31 marzo al 31 agosto hanno 7 mesi di tempo durante i quali possono circolare liberamente prima di effettuare il controllo obbligatorio.

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