Nella categoria a cui appartiene la nuova Renault Captur ibrida full hybrid – chiamata per la precisione Captur E-Tech Hybrid, come la sorellina Clio ibrida – non ci sono poi tanti altri SUV e Crossover compatti con questo tipo di propulsione, “benzina più elettrica”. Parliamo cioè della Toyota C-HR, della sua variante premium Lexus UX e della Hyundai Kona ibrida.
Salendo un po’ con le dimensioni, c’è da aggiungere all’elenco anche la Kia Niro full hybrid; mentre per gli altri SUV intorno ai 4,20 – 4,30 metri di lunghezza omologati a libretto come “auto ibride” , abbiamo a che fare invece con la tecnologia mild hybrid e quindi con un livello di elettrificazione che viene definita come “leggera”. La nuova Renault la Captur E-Tech va dunque ad arricchire un’offerta ancora limitata, per quanto riguarda i SUV e i Crossover compatti full hybrid. Vediamo quali sono le sue caratteristiche.
Ibrida con 3 motori
Questa nuova motorizzazione full hybrid affianca la Captur plug-in hybrid che abbiamo provato in questa occasione, ed eredita lo schema che ha debuttato con la Clio. Si tratta quindi di un modulo che accoppia un motore 4 cilindri 1.6 aspirato a benzina a due motori elettrici, che interagiscono tra loro attraverso un cambio automatico a 4 rapporti senza frizione. È di uno dei due motori elettrici, con potenza di 15 kW (20 CV) il compito di sincronizzare il motore a benzina con i rapporti della trasmissione al posto della frizione, mentre il secondo motore elettrico – da 34 kW (46 CV) – è quello in grado di far muovere l’auto, con oppure senza il supporto di quello a benzina.

Elettrica fino all’80%
Il sistema è in grado di funzionare come un ibrido parallelo (l’auto si muove spinta sia dal motore a benzina sia da quello elettri) oppure anche come un ibrido in serie (il motore a benzina fa da generatore alimentando il motore elettrico più piccolo, che ricarica le batterie, che a loro volta danno energia al motore elettrico più grande, che da coppia alle ruote per far muovere l’auto). La potenza complessiva combinata dei 3 motori è di 140 CV, la capacità della batteria agli ioni di litio da 230 V che alimenta la parte elettrica è di 1,2 kWh. Secondo il costruttore, con questo sistema la Captur E-Tech ibrida full hybrid può viaggiare solo in elettrico fino all’80% del tempo – tipicamente in condizioni di utilizzo urbano – fino ad una velocità di 75 km/h, promettendo un risparmio di energia che può arrivare anche al 40%.

Captur ibrida mild, full e plug-in
Oggi Renault ha confermato dunque l’arrivo di questa versione ibrida della Captur, che come detto prima va ad affiancare la Captur ibrida plug-in, senza però far sapere ulteriori dettagli sui prezzi o sulle tempistiche di inserimento effettivo nel listino. La gamma della Captur si amplia in realtà anche con altre novità: l’introduzione di una variante micro-ibrida a 12V del motore 1.3 turbo benzina TCe e dell’allestimento RS Line, ispirato ai modelli sportivi RS per quanto riguarda l’estetica e gli allestimenti.
Megane plug-in, Arkana mild hybrid
Altre novità riguardano anche la Renault Megane, che dopo il restyling di questi ultimi tempi adotta la motorizzazione plug-in hybrid della Megane Sporter, cioè della station wagon. La potenza complessiva è di 160 CV, mentre la batteria di 9,8 kWh e 400 V ha un’autonomia dichiarata di 50 km nel ciclo WLTP (o 65 km in condizione urbane). Mentre la motorizzazione full hybrid della Clio e ora anche della Captur è disponibile anche per il nuovo SUV coupé Renault Arkana – sempre con 140 CV e 1,2 kWh da 230 V – assieme al motore micro ibrido 12V del 1.3 TCe da 140 e 160 CV.