Cambia completamente

Giunta alla sesta generazione, la Renault Espace è una suv a cinque o a sette posti (le due versioni sono offerte a pari prezzo) che abbandona definitivamente la carrozzeria di tipo monovolume. È infatti realizzata sulla base della recente crossover media Renault Austral, rispetto alla quale è più lunga di 21 cm (per un totale di 472) e ha un passo superiore di 7 cm (274 in tutto). Vista di lato, ha un aspetto possente, anche grazie ai parafanghi solcati da evidenti nervature. Mentre il frontale alto è caratterizzato dai fari full led con luci diurne a “C”, come molti altri modelli della casa francese. Le differenze rispetto alla Austral riguardano il posteriore: massiccio, ha uno sbalzo molto più pronunciato, e il lunotto quasi del tutto verticale. Dietro, i fanali a led “abbracciano” il logo e il nome dell’auto, estendendosi per quasi tutta la larghezza del portellone.

A cinque o a sette posti

L’abitacolo della Renault Espace è molto spazioso, coi vani portaoggetti capienti (peccato che manchi il rivestimento antirumore), e la piastra di ricarica wireless per gli smartphone comoda, nel cuore della consolle centrale. Presenti anche diverse prese di ricarica Usb-c per i dispositivi mobili. Non convince, però, l’ergonomia di alcuni comandi, come la leva del cambio robotizzato: si rischia di confonderla con quella dei “tergi”, a lato del piantone dello sterzo. Il bagagliaio della cinque posti va da 581 a 1818 litri abbattendo il divano, sempre scorrevole e frazionato 60:40, con una grande escursione: può andare avanti o indietro di 22 cm per offrire più agio ai passeggeri. La sette posti aggiunge due sedili in terza fila: accedervi è relativamente agevole e, una volta in posizione, si hanno centimetri a sufficienza per la testa. Diverso il discorso per le gambe: i due sedili sono adatti solo a brevi viaggi per degli adulti. Chi non intende usarli, può ripiegarli facilmente nel fondo del bagagliaio. Ma il loro ingombro sottrae un centinaio di litri alla capacità di carico. Tutte, comunque, hanno il portellone motorizzato.

Multimediale niente male

Fra assistenza e comfort, la tecnologia è fra i punti di forza della Renault Espace. L’interazione guidatore-auto avviene attraverso lo schermo del cruscotto digitale (di 12,3”) e quello del sistema multimediale touchscreen verticale di 12”, che è intuitivo e risponde in fretta ai comandi: comoda l’integrazione con Google. Comunque, si possono scaricare ulteriori app tramite l’infotainment, connesso e aggiornabile da remoto. Sul fronte dell’assistenza a chi è al volante, troviamo tutti i sistemi utili alla guida semiautonoma di livello 2. Tre gli allestimenti: Techno, Esprit Alpine e Iconic. Alla dotazione base, già buona, la Iconic del test aggiunge il cruise control adattativo, i sedili in pelle regolabili elettricamente e le telecamere con vista tutt’attorno.

Lo scatto c’è

La nuova Renault Espace è offerta, almeno inizialmente, solamente in variante full hybrid da 199 CV combinati e con la trazione anteriore. Il 1.2 turbo a benzina a tre cilindri da 130 CV è abbinato a due motori elettrici. Il primo, da 70 CV, è alimentato da una batteria da 2 kWh: funziona o col propulsore termico oppure in autonomia, così da muovere l’auto da solo per brevi tratti. Il secondo, da 25 CV, avvia il motore a benzina e sincronizza gli innesti delle marce del cambio robotizzato, dalla tecnologia particolare: il tre cilindri è associati a quattro rapporti del cambio, mentre altri due sono dedicati al motore elettrico principale. La guida è gradevole, con risposta rapida e precisa ai comandi del volante (un ruolo importante al proposito è svolto dal retrotreno sterzante). Nelle partenze o nelle riprese da bassa velocità, il motore elettrico reagisce con prontezza; e, quando entrambi i propulsori sono attivi, la spinta è vigorosa (ma non quanto ci saremmo attesi da 199 CV). Omogenea la frenata, che non fa sentire il passaggio dalla fase rigenerativa.

Poca sete

Il cambio non brilla sempre per fluidità, specie nella guida brillante. E la trasmissione restituisce una sensazione di “rapporti lunghi”. Questo limite si attenua con la modalità Sport: le altre due sono Eco e Comfort, tutte selezionabili col tasto sotto la razza destra del volante. Per risparmiare sulla benzina e per inquinare meno, occorre tenere carica la batteria. Magari aumentando su una scala di quattro livelli l’effetto della frenata rigenerativa: una funzione preziosa anche nel traffico intenso, dove ci si può muovere quasi senza premere il freno. In effetti, specie alle basse andature, si viaggia spesso a corrente, mentre il 1.2 si attiva in velocità oppure per ricaricare la batteria (che si rigenera anche nelle frenate). Nel test, effettuato in città e fuori, il computer di bordo ha indicato un consumo di circa 17 km/l. Non male.

Bene in manovra

In rapporto agli ingombri, la Renault Espace si manovra bene anche in città, grazie al ridotto raggio di svolta e al lavoro di telecamere a 360° e sensori di parcheggio. Aiutano le quattro ruote sterzanti (“4Control”), che aumentano la maneggevolezza. Sotto i 50 km/h, Il retrotreno (con sospensioni multilink) ruota fino a 5° in senso opposto alle ruote anteriori: riduce di oltre un metro il diametro di sterzata (10,4 metri contro 11,6). Per intenderci, come la compatta Clio. Così, ci si muove sempre in scioltezza. Su asfalto molto rovinato, si avverte qualche vibrazione, ma per il resto l’insonorizzazione è curata: non fastidiosi i fruscii aerodinamici e il rombo dovuto al rotolamento dei pneumatici sull’asfalto. 

Secondo noi

PREGI

> Agilità. Auto sempre maneggevole, grazie anche al retrotreno sterzante.
> Impianto multimediale. Ricco di funzioni e intuitivo.
> Spazio. L’abitacolo è ampio e il bagagliaio capiente (quello della cinque posti anche di più).

DIFETTI

> Bagagliaio. Spostando il divano in avanti, si crea un “buco” dove possono scivolare i piccoli oggetti.
> Cambio. Un po’ lenti i passaggi di marcia nella guida decisa.
> Levette. Poco pratiche quelle sul lato destro del piantone del volante.

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