Renault: via alla “Nouvelle Vague” e nuovo logo

Riposizionamento dell’immagine globale del marchio in una nuova catena di valori ed all’insegna della sostenibilità anche attraverso soluzioni di economia circolare; un rafforzamento della globalità dell’azienda che sappia anche venire incontro, con un “quid” in più rispetto ai competitor, alle esigenze dei clienti.

Ecco, in estrema sintesi, la “Magna Charta” ribadita dai vertici Renault in una conferenza online, animata dall’amministratore delegato della “Marque à LosangesLuca de Meo, nella quale sono stati indicati ulteriori tasselli della nuova strategia di riposizionamentoRenaulution” illustrata a gennaio 2021 e che aveva già suscitato un certo scalpore nel comparto automotive per l’ampiezza dei contenuti ed il livello di innovazioni che il colosso francese ha scritto a caratteri cubitali sul proprio taccuino delle priorità.

Tecnologia, servizi, fonti sostenibili

Il complesso programma di trasformazione della corporate identity Renault si traduce in una filosofia tipicamente francese nel nome e nello spirito, quanto a ben più ampio respiro nei traguardi: “Nouvelle Vague”, finalizzata allo sviluppo di veicoli adatti all’impiego quotidiano e provvisti di tecnologie sempre più “smart” nonché di soluzioni di mobilità via via più eco friendly. In questo senso, la direzione impostata dal “timoniere” Luca de Meo si articola su quattro macro-aree operative.

  • Obiettivo di diventare il costruttore più “green” in Europa: come azienda di primo piano in materia di transizione energetica, Renault prevede che dal 2030 9 autovetture vendute su 10 saranno provviste di sistemi di propulsione elettrificati;
  • Nuovi scenari di mobilità urbana: da tempo “in prima linea” nella ricerca tecnologica e nei servizi, attraverso il nuovo concetto “Software République” Renault intende promuovere un sostanziale riassetto della mobilità urbana. In questo senso, l’operato di oltre 2.000 fra ingegneri e tecnici specializzati in forza a cinque aziende leader nei rispettivi campi d’azione porteranno la rispettiva expertise condivisa in materie-chiave per il futuro (sempre più “presente”, del resto) della digitalizzazione: sicurezza informatica, intelligenza artificiale, elaborazione dati, software e microelettronica;
  • Prima azienda automotive al mondo nel riciclo di materiali: con Renault Re-Factory di Flins, primo “hub” europeo incentrato sull’economia circolare, l’evoluzione del Gruppo transalpino verso un modello di maggiore ecoresponsabilità si attua con il rinnovamento ed il riciclo di decine di migliaia (fino a 120.000) di veicoli ogni anno, compresi quelli elettrici, per riutilizzare verso nuove batterie circa l’80% dei materiali strategici riciclati. Il traguardo Renault targato 2030 prevede di diventare il primo Costruttore automobilistico a livello mondiale dalla più elevata percentuale di materiali riciclati nei veicoli di nuova produzione;
  • Riposizionamento nelle fasce di mercato premium: entro il 2025, come già indicato durante il “vernissage” delle linee-guida Renaulution, l’obiettivo è di portare al debutto 7 nuovi modelli appartenenti ai segmenti C e D, e tutti saranno provvisti di sistemi di alimentazione elettrificati. Renault Arkana, che ha il merito di avere “sdoganato” il concetto di SUV-Coupé in un ambito più generalista rispetto a vetture di carrozzeria similare tuttavia finora rivolte ad un livello superiore, rappresenta il “fischio d’inizio” di questa nuova offensiva.

Primi dettagli di Renault Mégane elettrica

Nell’illustrazione dei programmi operativi delle strategie di completo riposizionamento del Gruppo, è stato svelato un particolare d’anteprima della futura “segmento C” a zero emissioni. Renault Mégane E-Tech Electric, mostrata dal direttore del centro Stile Renault Gilles Vidal in un’immagine che ne ritrae una porzione “di coda”, debutterà in commercio nel 2022. Fra gli atout illustrati dal responsabile Design, la prossima “zero emission” sarà accreditata di una rivisitazione nelle linee, nei volumi e nei materiali, conterà su più spazio a bordo (grazie alla presenza di più vani portaoggetti, per abbinare – rinnovandoli – due dei punti di forza di Renault, ovvero comfort e praticità), e nuovi contenuti hi-tech (alta tecnologia e display di altissima qualità).

Il nuovo logo

Da segnalare la revisione grafica della “Losanga” (marchio di fabbrica Renault dal 1925: il secolo si avvicina, dunque) che fa bella mostra di sé: debutterà insieme a Mégane E-Tech Electric (per poi essere adottato dall’intera lineup entro il 2024), e sostituirà l’attuale monogramma creato nel 1992 e “riveduto e corretto” nel 2015.

I punti fermi della nuova produzione

  • Arkana: il primo SUV-Coupé di Renault, di recentissima presentazione, è stato accolto in maniera favorevole in Europa (in cui il segmento C gioca da lungo tempo un ruolo di preminenza), dove a maggio ha totalizzato oltre 6.000 ordinazioni. Alle versioni mild-hybrid a 12V TCe 140 e TCe 160, a giugno 2021 si aggiungerà la declinazione E-Tech Hybrid da 145 CV, studiato per consentire la circolazione in ambito urbano fino all’80% in modalità di marcia elettrica (il che si traduce in un potenziale risparmio del 40% nei consumi rispetto alle corrispondenti configurazioni a benzina);
  • Nuovo Kangoo: per il suo ritorno sul mercato, l’MPV-simbolo di Renault punta tutto su immagine, spazio, versatilità e tecnologia. Tre “veri” posti a sedere nella fila posteriore di sedili, una cinquantina di litri di vani portaoggetti comodamente accessibili, 775 litri di capienza utile nel vano bagagli e fino a 3.500 litri a ripiano di carico appiattito, 14 nuovi dispositivi di ausilio attivo alla guida e due configurazioni (5 posti e 7 posti) ne caratterizzano i principali contenuti. E c’è una novità, pronta a debuttare nel 2022 che saluterà i 25 anni dall’esordio sul mercato (era il 1997): la versione E-Tech Electric, perfettamente idonea per le esigenze di mobilità privata e professionale a medio raggio;
  • Nuovi contrafforti di offensiva E-Tech Hybrid: la “Marque à Losanges”, pioniera e da tempo ai vertici nella e-mobility (circa 400.000 i veicoli elettrici venduti nell’ultimo decennio), ha di recente completato la propria gamma con l’introduzione di versioni ibride ed ibride plug-in per i modelli al centro della lineup, grazie alla tecnologia E-Tech Hybrid (oggetto di oltre 150 brevetti e basata sulla vastissima esperienza Renault in Formula 1, particolarmente nell’attuale era ibrida) all’insegna di uno sviluppo sempre attivo e della massima modularità. Dal debutto (2020) a bordo di Clio, Captur e Mégane (queste ultime due a sistema plug-in), la tecnologia E-Tech Hybrid si estende nel 2021 ad Arkana e Captur (Hybrid) ed alla stessa Mégane (Plug-in per la versione berlina): in questo modo, l’attuale offerta di configurazioni Renault E-Tech Hybrid e Plug-in Hybrid consta di sei modelli. Per l’immediato futuro, anticipa il responsabile della Divisione Engineering Gilles le Borgne, la “Marque” ha in atto un successivo ampliamento della tecnologia E-Tech Hybrid. In particolare, per le fasce di mercato superiori – ed in particolare nel segmento C-SUV -, nel 2022 debutterà un nuovo motore da 1,2 litri a 3 cilindri con motore elettrico per una potenza massima complessiva nell’ordine di 200 CV; lo stesso modulo evolverà nel 2024 in chiave Plug-in ed a trazione integrale: in quel caso, la potenza salirà a 280 CV.

Estrema attenzione alla catena del valore

I “punti” toccati dal top management Renault durante la prima esposizione delle nuove strategie corporate contribuiscono di fatto ad indicare come si delineerà la nuova value chain di Renault Groupe, che si identifica – come riassunto da Fabrice Cambolive, direttore Vendite ed Operazioni di Renault – in una serie di priorità commerciali e strategiche.

  • Offensiva “green”, finalizzata ad intensificare le proposte di veicoli elettrificati sulla scorta della nuova lineup E-Tech (cifre alla mano, per la “Marque” una vettura venduta in Europa su quattro è a basse, o del tutto assenti, emissioni di CO2 allo scarico);
  • Prodotti, attraverso un “boost” alla propria gamma tanto in Europa quanto su un ambito ancora più internazionale, e specialmente con la riconquista del segmento C “new gen” che inizia con Arkana;
  • Il valore prima di tutto: qualità delle vendite e posizionamento dei prodotti in termini di prezzo rappresentano gli sforzi iniziali dell’azienda; per fare un esempio, lo stesso C-SUV Coupé apporterà un fatturato medio superiore a 30.000 euro, laddove l’attuale media di gamma è nell’ordine di 15.000 euro;
  • Globalità: con l’evolversi delle tecnologie e degli scenari socioeconomici, Renault ha progressivamente messo mano al proprio modello di business, per giungere al nuovo obiettivo di aumentare la redditività dei suoi veicoli grazie allo sviluppo di nuove generazioni di veicoli utili all’affermazione in nuovi mercati. Per l’Europa ed i suoi Paesi di riferimento (Francia, Italia, Spagna, Germania e Regno Unito) Renault focalizza la propria attenzione verso una gamma di modelli più netta ed una strategia di sviluppo chiara (si intende progredire nel ruolo di primo piano in fatto di mobilità elettrica con la tecnologia E-Tech, e nel contempo accelerare sul segmento “medium” e sul comparto dei veicoli commerciali). Su uno spettro territoriale più ampio, proseguono gli investimenti nei mercati storici ad elevato potenziale e ad alto livello di localizzazione (Brasile, Russia con Lada, Turchia, India), in ogni caso contenendo i rischi.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore