LA FASE 2 – Nonostante l’emergenza coronavirus sia tutt’altro che risolta, da giorni ormai si discute della cosiddetta fase 2, per la ripartenza di alcune attività produttive nel nostro Paese. Nemmeno la FCA si sottrae alla discussione tracciando alcune misure di sicurezza in vista della riprese delle attività, in accordo con i sindacati dei metalmeccanici e approvate dal noto virologo Roberto Burioni.
LE MISURE – Il protocollo prevede l’obbligo delle mascherine per l’intero personale, della rilevazione della temperatura corporea all’ingresso in azienda, il mantenimento della distanza di almeno un metro. Oltre che la sanificazione degli ambienti e una serie di procedure per evitare assembramenti nelle mense e negli spogliatoi. La nota raccomanda anche l’uso dello smart working e la formazione del personale. In dettaglio, fra le misure da adottare, si sottolinea l’importanza dell’igienizzazione e della sanificazione degli ambienti da effettuare prima della ripresa del lavoro. Queste operazioni vanno ripetute periodicamente. Fondamentale inoltre il mantenimento delle distanze di almeno un metro sia negli ambienti comuni sia nelle postazioni lavorative. È previsto altresì un incontro con le istituzioni locali perché garantiscano trasporti collettivi adeguati.
ACCORDO TRA LE PARTI – Queste notizie sono state date congiuntamente da Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Agcfr in una nota congiunta. La stessa nota stabilisce anche il principio della rotazione nella applicazione della cassa integrazione. Secondo le dichiarazioni dei rappresentanti sindacali, l’obiettivo è quello di porre le condizioni per una ripresa produttiva nel massimo della sicurezza possibile. Ogni dipendente di FCA riceverà una adeguata informativa sulle procedure e sull’utilizzo dei dispositivi da utilizzare.
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