Vistosa no, moderna sì

L’ultima edizione della wagon medio-grande Skoda Octavia ha misure simili a quelle del modello precedente (ancora disponibile). Ci sono solo due centimetri in più in lunghezza (469 in tutto) e in larghezza (qui si arriva a 183). Ma l’auto è interamente rivista e si basa su un’evoluzione della piattaforma MQB utilizzata anche dalle altre recenti medie del gruppo Volkswagen, quali Golf, Audi A3 e Seat Leon. Senza essere vistoso, lo stile è moderno e mette insieme superfici bombate, come il cofano e i parafanghi, con elementi dal taglio molto deciso: le luci (tutte a led di serie), la mascherina e il portellone. Da sempre, in Italia la Octavia è molto più apprezzata nella versione wagon, ma c’è anche la berlina: con il lunotto molto più inclinato e fluidamente raccordato al tetto, è proposta a circa 1.000 euro in meno. E fa rinunciare solo in minima parte all’abbondante spazio messo a disposizione per passeggeri e bagagli.       

Chi sta dietro è trattato con i guanti

La notevole abitabilità è uno dei pregi della Skoda Octavia. Gli interni sono molto spaziosi e i sedili (di serie con regolazione in altezza e del supporto lombare) possono arretrare abbastanza per ospitare anche persone alte due metri. Se chi è davanti non ha una statura così fuori dalla norma, due adulti stanno benissimo anche dietro, con il massiccio e spigoloso tunnel centrale che limita (un po’) il comfort di un’eventuale terza persona seduta al centro. Comunque, c’è il “clima” trizona (270 euro, con bocchette e temperatura regolabili anche dietro), oltre a due prese Usb di tipo “C” e una a 230 V che si sommano a quelle anteriori. L’abitacolo è anche ricco di soluzioni pratiche: i numerosi portaoggetti hanno tutti un rivestimento antirumore e il cassetto offre una bocchetta interna per raffreddare bottigliette o lattine. La porta del guidatore ha un vano con ombrello, e con il pacchetto Family (250 euro) si ottengono i poggiatesta posteriori con supporti laterali estraibili per poter dormire comodamente e le tendine parasole avvolgibili.  

Mutimediale raffinato

Semplice e moderna la plancia della Skoda Octavia: una sinuosa fascia satinata sottolinea il reattivo display “touch” a sbalzo di 10 pollici. Il sistema multimediale con disco di memoria di 64 GB include di serie il navigatore, Apple CarPlay, Android Auto, MirroLink e i comandi gestuali e vocali, che consentono anche di variare la temperatura dicendo “ho freddo” oppure “ho caldo”, anziché agendo sul display. Per cambiare i flussi o la velocità della ventola occorre invece accedere a un sottomenu usando uno dei tasti (con scritte poco visibili di giorno) posti subito sotto il display. Peccato poi che le bocchette, come sempre più spesso succede, non abbiano le regolazioni indipendenti della direzione e della portata del flusso. Semplice nella grafica ma ben leggibile è il cruscotto digitale di 10,2 pollici, configurabile in diversi modi, inclusa la visualizzazione a tutto schermo della mappa del navigatore, e comoda è la minuscola levetta del valido cambio robotizzato, che consente di scegliere fra marcia avanti e indietro e di inserire la modalità Sport; volendo selezionare le marce manualmente, basta tirare le levette dietro il volante (che ha due sole razze orizzontali). Senza essere vistose, le finiture della Skoda Octavia sono buone: di serie ci sono i rivestimenti dei sedili in pelle e tessuto, con quest’ultimo che può essere sostituito da tecnofibra a effetto scamosciato (550 euro con gli interni neri, 650 se beige) che ricopre anche un’estesa fascia nella plancia.     

Carichi tanto e facilmente

Grande anche il bagagliaio della Skoda Octavia Wagon: 640 litri a divano su, che diventano 1700 reclinandolo e caricando fino al soffitto. L’accesso è favorito da una soglia a soli 63 cm da terra e dall’ampio portellone (a movimentazione elettrica per 380 euro, e 550 aggiungendo il comando senza mani). Il vano è discretamente rifinito, con feltro dall’aspetto molto robusto, e l’unico difetto si nota reclinando lo schienale del divano: si forma un alto gradino, in cui “inciampano” i bagagli. Ma si può rimediare con il piano di carico ad altezza variabile (170 euro), che è uno dei tanti accessori utili disponibili. Di serie ci sono i ganci appendiborse, la botola centrale passante nello schienale e le levette per abbassare quest’ultimo a distanza. Citiamo poi il pacchetto Simply Clever (180 euro) con le reti di fissaggio, piccole pareti per creare degli scomparti sul fondo e il tappeto double face, con un lato in gomma più facile da ripulire. E ancora, la cappelliera con tasca aggiuntiva inferiore (nel pacchetto Family).

Guida facile e 2.0 grintoso. Anche nella “voce”

La Skoda Octavia Wagon è una di quelle auto che non intimidiscono neppure i meno esperti: te la senti subito “in mano”. Lo sterzo è leggero (ottimo in manovra) ma preciso, del tutto omogeneo nello sforzo richiesto e privo di reazioni legate alle irregolarità dell’asfalto o a quanto si accelera. L’aderenza è buona, con un certo rollio anche se non si va forte e una tendenza progressiva ad allargare la traiettoria con l’avantreno se si esagera con la velocità; solo nei più bruschi zig-zag si nota che il retrotreno segue con un certo ritardo, ma in pochi istanti si stabilizza in automatico. Insomma, è un’auto molto sicura, e anche gradevole. Non ha un comportamento sportivo, ma va detto che un bel po’ di grinta ce la mette il 2.0 turbodiesel: spinge con energia già ai bassi regimi e arriva rapido ai 4500 giri che sono il suo massimo.

Niente male gli 8,8 secondi dichiarati per lo “0-100” (un dato che ci è sembrato credibile durante il nostro test). E in proporzione sono ancora meglio sono i 222 km/h di punta. Il quattro cilindri, però, romba un po’ troppo in accelerazione, e con le ruote di 18 pollici (550 euro) c’è qualche saltellamento sullo sconnesso più “duro”; in generale, comunque, il comfort è di buon livello. Bene, poi, i consumi: in base al display di bordo, non abbiamo raggiunto i 23,3 km/l dichiarati secondo il ciclo di omologazione WLTP. Ma 19 km/l sono un risultato niente male, soprattutto tenendo conto della guida “disinvolta” che abbiamo adottato in più di un’occasione.  

Ben equipaggiata

La Skoda Octavia Wagon ha una dotazione ricca in rapporto al prezzo, anche per quanto riguarda la sicurezza: tutte hanno di serie la frenata automatica di emergenza anche per i pedoni, il mantenimento in corsia, il cruise control adattativo e l’airbag anche per le ginocchia del guidatore. Fra gli optional più interessanti, segnaliamo il Side Assistant (480 euro) che fa da sensore dell’angolo cieco e avvisa se, da fermi, si apre la porta mentre arriva un ciclista o un’auto alle spalle, e poi il pacchetto Travel Assistant (400 euro): il cruise control adatta l’andatura anche in base ai cartelli stradali e alle mappe del navigatore. E, in caso di malore del conducente, l’auto si ferma da sola. 

Anche a metano e ibrida plug-in

Le prima consegne della Skoda Octavia Wagon (e berlina) inizieranno a settembre 2020, ma l’auto è già ordinabile nelle versioni 1.5 a benzina (150 CV, da 28.300 euro) e 2.0 TDI a gasolio: con 116 CV (da 29.250 euro) e 150 (con cambio robotizzato di serie, da 32.250). Entro qualche settimana, poi, arriveranno i listini di tante altre versioni. Il prezzo di partenza già preannunciato per la 1.0 turbo a benzina (110 CV) è di circa 25.000 euro, e poi ci sono le 1.0 e 1.5 e-Tec ibride “leggere”, le ibride plug-in 1.4 (la più potente sarà la sportiva RS da 245 CV), la 1.5 G-Tec a metano da 131 CV. Infine, prima della fine del 2020 arriveranno le “quasi suv” Scout (4×4 ma anche a trazione solo anteriore) e la RS turbodiesel con 200 CV.

Secondo noi

Pregi
> Praticità. Non ci sono altre wagon così ricche di accessori che facilitano la vita durante i carichi, i viaggi e nelle situazioni di tutti i giorni.  
> Spazio. L’abitacolo e il bagagliaio sono molto ampi.
> Tecnologia. La modernità del progetto si riflette nella bontà del sistema multimediale e nella dotazione di aiuti alla guida.

Difetti
> Bocchette del “clima”. Non hanno la regolazione indipendente della portata.
> Quinto posto. Il tunnel centrale è alto è spigoloso: toglie spazio all’eventuale passeggero al centro del divano.
> Rombo del 2.0. In accelerazione, o comunque dai medi regimi in su, la “voce” del motore si fa notare.

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