Una recente statistica ha confermato una cosa ampiamente risaputa: noi italiani siamo cronicamente insofferenti alle cinture di sicurezza.

E se nel tempo l’abitudine di indossarle quando siamo alla guida o comunque davanti ha conquistato in parte i nostri animi indisciplinati (anche se restiamo tra i meno ligi d’Europa), lo stesso non si può dire di chi prende posto sui sedili posteriori.

Cinture di sicurezza posteriori, le sanzioni

Può darsi che il fatto di non avere la strada davanti agli occhi ci faccia sentire più al riparo dal pericolo, o chissà: in ogni caso, oltre ad essere un grave errore di valutazione, il non allacciare le cinture di sicurezza posteriori rappresenta anche un’infrazione al Codice della Strada, che al contrario ne impone l’utilizzo con poche eccezioni e sanziona duramente le trasgressioni. Tra l’altro da inizio 2019 tutte le auto nuove hanno il fastidioso e allarmante cicalino anche per chi non allaccia le cinture dietro.

Il Codice della Strada menziona l’obbligo di indossare le cinture anche dietro (tutte le file dietro, anche sui mezzi che ne hanno più di una) nell’articolo 172, che al comma 10 riporta anche le sanzioni previste per l’inosservanza, ovvero:

  • Una amministrativa, la multa, che può variare da 80 fino a 323 euro.
  • Una disciplinare, attraverso la decurtazione di cinque punti dalla patente.

Aggravanti: minori, recidività e manomissioni

Quando è un minore a sedere ai posti posteriori senza indossare la cintura, è il conducente a rispondere dell’infrazione.

Se poi l’infrazione fosse ripetuta anche soltanto due volte nell’arco di due anni, il conducente incorrerebbe nella sospensione della patente per un periodo compreso tra 15 giorni e 2 mesi.

Il Codice sanziona anche l’uso improprio o la manomissione, specificando che “Chiunque, pur facendo uso dei dispositivi di ritenuta, ne altera od ostacola il normale funzionamento degli stessi è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 40 euro a 163 euro”.

Le eccezioni

Sono previste alcune deroghe all’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza posteriori e riguardano categorie per le quali allacciarle e slacciarle può costituire un impedimento, un rallentamento, o comportare controindicazioni. In particolare:

  • Le forze di Polizia, Polizia Municipale e provinciale, forze armate, servizi antincendio e di emergenza, istruttori di guida, addetti alla raccolta rifiuti in città, agenti di vigilanza
  • Le donne in stato di gravidanza
  • Soggetti con particolari patologie che possano avere nella costrizione delle cinture un potenziale pericolo per la salute, anche se il Codice non le specifica. Occorre dunque un certificato medico che attesti questa condizione

I sistemi di ritenuta per i bambini

Ricordiamo inoltre che per i bambini di statura inferiore a un metro e cinquanta si devono adottare i sistemi di ritenuta specifici, adeguati al peso del bambino, che lo mettano in una posizione ideale per indossare correttamente la cintura che deve fasciare il torace e non, ad esempio, il collo.

 

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