Superbollo, Salvini: “Vogliamo abolirlo”

“TASSA ODIOSA” – Il governo ha trovato l’accordo per l’abolizione del superbollo, la tassa annuale supplementare applicata a tutte le auto con potenza superiore a 185 kW. La notizia arriva dagli esponenti leghisti dell’esecutivo, per bocca del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: “Vogliamo abolire il superbollo e cancellare una tassa odiosa per dare ossigeno al mercato, sostenendo un settore prezioso che coinvolge, in modo diretto o indiretto, milioni di famiglie”. Il vicepremier ha anche ribadito la volontà di proseguire sulla strada dei biocarburanti, auspicando che l’Europa ne consenta l’utilizzo dopo il 2035.

“DEPRIME IL MERCATO” – La mossa del governo è stata accolta favorevolmente dall’ACI: “Dopo ben 11 anni, si mette mano al superbollo dell’auto, una tassa iniqua quanto inutile”, ha commentato il presidente Angelo Sticchi Damiani. Secondo lui il superbollo ha avuto come unico effetto quello di “distorcere e deprimere il mercato automobilistico nazionale. La sua abolizione riconsegnerà piena libertà nella produzione e nell’acquisto dell’auto, senza artificiali limitazioni”. Uno dei promotori dell’abolizione, l’onorevole Riccardo Augusto Marchetti, ha ribadito come il superbollo “non ha apportato alcun beneficio alle casse dello Stato”, ma al contrario “ha determinato solo perdite in termini di minor gettito sia ai fini dell’Iva che dell’imposta di bollo”.

BISOGNA ATTENDERE – Naturalmente l’iter per l’abolizione è appena cominciato e non possiamo aspettarci che già da domani gli automobilisti che pagavano la maggiorazione sia esentati dal farlo. La misura potrebbe essere inserita nella riforma fiscale prevista dal Ddl delega, ma per saperne di più bisognerà valutare le risorse a disposizione, con la prima verifica in autunno con la Nadef e poi con la Legge di Bilancio. Sarà la volta buona? Non resta che aspettare.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore