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La praticità e la concretezza sono due caratteristiche che al giorno d’oggi sono più sacrificate in favore di altre scelte progettuali. E questa tendenza di “seguire la moda” comprende anche i SUV, che per definizione dovrebbero essere “pronti a tutto”.

Suzuki ci ha pensato, decidendo di creare un crossover pratico, funzionale, robusto e spazioso, e volendo anche 4×4. Si chiama S-Cross, l’erede della SX4 da cui si discosta totalmente in termini di design, ma non di filosofia. Eccola quindi nel nostro Perché Comprarla… e Perché No.

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Pregi e difetti

Ci piaceNon ci piace
Pratica, funzionale e spaziosaPochi materiali morbidi dentro
Equipaggiata beneAssetto un po’ rigido nelle buche
In off-road se la cavaManca la ricarica wireless per smartphone
Funzionamento fluido degli ADAS 

Verdetto

7.8 / 10

Oggigiorno sono pochi i SUV di medie dimensioni che promettono di essere pragmatici, e che poi lo sono davvero – e cioè dando realmente la priorità massima alla sostanza.  

Così come pochi sono i crossover che hanno un occhio di riguardo per dell’eventuale guida in off-road e che, in assenza di una meccanica esclusivamente per il fuoristrada, risolvono il problema con la leggerezza. Che ha questo e molti altri vantaggi di guida. 

La S-Cross quindi è una macchina che “non ha nulla da nascondere”: un listino semplice, due allestimenti ben equipaggiati, spazio di bordo, guida rilassata e – volendo – la trazione integrale, con uno schema efficace anche nelle condizioni più difficili. Quando si suol dire, “badare al sodo”. 

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Le dimensioni della nuova S-Cross sono identiche alla generazione precedente, ma è il design – fra l’altro ideato nello centro stile Suzuki di Torino – a renderla totalmente un’altra macchina. Il frontale è stato rialzato, come si addice di più a un SUV, e ha una grande calandra piatta con una linea cromata che unisce I due gruppi ottici a LED.

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

Anche la fiancata è diventata molto più muscolosa rispetto a prima: ha una linea di cintura elevata che termina direttamente sugli angoli dei fari posteriori, molto pronunciati e uniti, un po’ come l’anteriore, da una fascia che qui però è di colore nero.
In una parola la coda si può definire massiccia, soprattutto per via del paraurti particolarmente sporgente.

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

4,30 metri

Larghezza

1,79 metri

Altezza

1,59 metri

Passo

2,60 metri

Dentro

 

Bagagliaio

430 / 1.265 litri

Plancia e comandi

Un punto di forza dei SUV – quasi sempre – è l’abitabilità posteriore, e la S-Cross non fa eccezione, a partire dall’accessibilità: l’entrata è ampia e i sedili sono rialzati, facilitando l’accesso.

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

L’imbottitura è leggermente dura, ma in generale si sta molto comodi: per i piedi c’è molto spazio così come per le gambe, anche per chi è alto 1 metro e 90 come me. Per la testa c’è qualche centimetro in meno causa tetto in vetro, soprattutto se ci siede al centro dove comunque non si sta troppo sacrificati. Il bagagliaio offre 430 litri in configurazione standard, e 1.265 litri a sedili abbattuti.

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

L’abitacolo è molto tradizionale nell’impostazione generale, e forse ciò che più sottolinea questo aspetto è la leva del cambio automatico: alta, spessa e sicuramente di grande impatto visivo rispetto a quanto ormai siamo abituati con i comandi digitali (i cosiddetti shift-by-wire) di altri modelli.

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

Sopra al cambio c’è il climatizzatore automatico bi-zona (sempre di serie), anche qui con tasti e rotori fisici sempre pratici da azionare. Look classico anche per il volante, che ha una forte presenza visiva grazie al design “corposo” con razze spesse, su cui si trova gran parte dei comandi, come il cruise control e la gestione multimediale. Il resto delle funzioni si divide con pulsanti tra la zona inferiore del volante e in basso di fianco al conducente.

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

La logica di funzionamento dell’infotainment da 9″ è intuitiva, ed è letteralmente multifunzione perché si possono tenere aperti più menù insieme, in modalità split screen. La reattività ai comandi è nella media, a volte c’è qualche leggero ritardo di risposta appena avviata l’auto. A proposito, mi piace che all’avvio lo schermo mostri la macchina a 360 gradi così da vedere eventuali ostacoli prima di partire.

Sono di serie Android Auto ed Apple CarPlay, quest’ultimo anche wireless, ma non è disponibile una postazione di ricarica senza fili per lo smartphone. Le funzioni da remoto saranno disponibili dalla seconda metà del 2022.

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

Come va e quanto consuma

È disponibile un’unica opzione di motore per la S-Cross, e cioè un 1.4 turbo benzina a quattro cilindri con sistema mild hybrid a 48V, che sviluppa 129 CV e 235 Nm di coppia.
Di serie è previsto un cambio manuale a 6 marce, mentre a richiesta si può optare per un automatico sempre a 6 rapporti, così come la trazione integrale.

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

Pur trattandosi di un ibrido leggero, la presenza della componente elettrica si fa sentire particolarmente in termini di supporto al motore termico, fungendo da alternatore – che permette di spegnere la macchina praticamente ogni volta che ci si ferma – ma anche come vero e proprio aiuto in accelerazione, lavorando insieme al benzina e dando quello che viene definito un boost, di circa 14 CV in più.

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

Per quanto riguarda invece il cambio, ha una buona logica di funzionamento e i passaggi di marcia sono fluidi, tutto a favore del comfort di marcia. Benché questa Suzuki non sembri avere un’indole realmente sportiva, è comunque disponibile la modalità Sport che rende più reattiva la risposta dell’acceleratore e ritarda le cambiate lasciando che il motore giri più alto.

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

Lo stesso selettore però permette di inserire anche due modalità di guida molto più azzeccate considerando il tipo di auto: la Snow e la Lock, che sfruttano la trazione integrale per permetterle di cavarsela anche dove l’asfalto finisce. E un po’ come la Jimny, la parola chiave per Suzuki è leggerezza, tant’è che la S-Cross pesa poco più di 1.300 kg. In sostanza, non c’è da aspettarsi un fuoristrada duro e puro – naturalmente – ma una salita in mezzo all’erba o alla ghiaia un po’ dissestata non saranno un problema.

Se parliamo di comportamento su strada, poi, è sempre la leggerezza a rendere questa Suzuki anche divertente da guidare, considerando la categoria di auto: il rollio è relativamente ridotto e lo sterzo ha il carico giusto, con una demoltiplicazione che non esaspera gli inserimenti. Cosa che su un SUV in realtà trasmette compostezza, con una buona stabilità anche frenando e chiudendo la traiettoria in curva.

Foto - Suzuki S-Cross (2021), la prova su strada

Le sospensioni digeriscono molto bene le ondulazioni lente, anche pronunciate, mentre sulle buche più secche a bassa velocità accusano un po’ di più i colpi.

Nel complesso, comunque, la S-Cross è una macchina agile che sa destreggiarsi bene nella guida nel traffico, anche quando arriva il momento di parcheggiare grazie alle telecamere a 360 gradi. Durante la guida i montanti posteriori limitano un po’ la visibilità dietro, che invece è ottima di fianco e davanti, con gli ingombri della carrozzeria che si percepiscono facilmente grazie alle forme regolari.

Per quanto riguarda i consumi, in città si riescono a fare circa 15 km al litro se si mantiene un’andatura regolare, ma si scende a 11 o 12 quando il traffico aumenta. In extraurbano viaggiando tranquilli, a velocità costante, si toccano i 20 km con un litro, mentre alzando un po’ il ritmo, il computer di bordo segna 9 km con un litro. In autostrada invece ci si tiene intorno ai 14 km al litro, che poi all’incirca è anche la media generale di consumo: 7 litri su 100 km.

Versione provata

 

Motore

1.4 Turbobenzina – 4 cilindri – Mild Hybrid 48V 

Potenza

129 CV

Coppia

235 Nm

Cambio

Automatico a 6 marce

Trazione

Integrale

Prezzi e concorrenti

La Suzuki S-Cross parte da 28.890 euro, e il listino è molto chiaro: l’allestimento di partenza si chiama Top+, e sostanzialmente non c’è nulla da aggiungere perché quasi tutto è di serie. Se proprio si vuole avere il massimo, per poco più di 31.000 euro si può passare alla StarView – come questa in prova – che include anche cambio automatico e tetto in vetro apribile.

Tra le auto paragonabili in termini di “filosofia concreta” viene subito in mente la Dacia Duster, che costa meno ma è anche meno ricca nelle dotazioni. Se voleste qualcosa di ben equipaggiato ma più chic, o con un sistema ibrido più corposo, magari anche plug-in, potreste valutare la Honda HR-V, la Renault Captur o la Jeep Renagade, quest’ultima peraltro ha un carattere off-road simile alla Suzuki.

Tra i SUV compatti più venduti ci sono poi la Fiat 500X e la Peugeot 2008, mentre se cercate un’impostazione più grintosa senza rinunciare alla guida rialzata, allora tenete a mente anche la Ford Puma.

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