Gestire con precisione e maestria un qualcosa che apparentemente sembra essere fuori controllo e, se possibile, divertirsi mentre tutto ciò sta avvenendo. Per alcuni questo è il significato più puro del “drifting”, cioè la guida di traverso dove i sovrasterzi di potenza (e non solo) non devono mai mancare. C’è poi chi oltre a divertirsi è riuscito a diventare anche uno dei massimi esponenti mondiali di questa disciplina che, negli ultimi 20 anni, ha visto i suoi adepti crescere in numero esponenziale, così come tanti sono pure i campionati in partecipano piloti che hanno dedicato tutto al “drift”, come Federico Sceriffo.

Correva l’anno 2004 e Federico muove i suoi primi traversoni con la sua “Giallina”, un Subaru Impreza STi che converte a trazione posteriore, e subito il livello è altissimo. Successivamente nel 2006 partecipa alla sua prima gara, nel campionato organizzato dal SCDT (Solo Curve di Traverso), il Super Drift Professional Challenge, portando a casa il suo primo podio. Poi, come Campione Italiano in carica, lo Sceriffo esporta finalmente la sua esperienza in Giappone dove, insieme al Team Orange partecipa al WDSC (World Drift Summit & Competition) e nel 2009 al Exhibition Match del D1GP ad Odaiba.

Continuano poi le competizioni e le vittorie, ma uno degli eventi senza dubbio più significativi della sua vita ha luogo nel 2012 in Cina. Nell’agosto di quell’anno infatti Federico viene convocato per il Red Bull Drift Battle a Tienmeshan Mountain, in Cina, sulla “Strada verso il Paradiso” composta da 99 tornanti contro il padrone di casa James Lang, vincendo alla grande (come, ve lo racconta lui stesso!).

Ma nella TAG-Chiacchierata Federico svela anche il suo segreto per attivare ad angolare il sovrasterzo fino a 90° e, incalzato dalle domande del nostro Andrea, si lascia andare a pro&contro su due auto molto indicate per affacciarsi a questa disciplina, come BMW Serie 3 e36 e Mazda MX-5, elencando anche quali sono le caratteristiche fondamentali che un’auto (seppur da principiante) deve avere.

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