La Patria elettiva del tuning è sicuramente la Germania, ma anche da noi in Italia le auto elaborate hanno un bel seguito di appassionati. Questi devono però vedersela con una regolamentazione più severa rispetto a al resto d’Europa.

Il decreto semplificazioni firmato a settembre 2020 ha, infatti, snellito le pratiche per alcuni tipi di modifiche, come l’installazione del gancio di traino e dei serbatoi di GPL, ma per quanto riguarda modifiche estetiche e tecniche di tipo prestazionale. Vediamo di seguito cosa si può fare “area per area”.

Elaborare motore e scarico

Il motore non può essere potenziato, l’unica modifica ammessa è l’installazione di un sistema di alimentazione alternativa, a GPL o metano, con collaudo presso la motorizzazione.

Per quanto riguarda lo scarico, può essere sostituito unicamente il terminale: i componenti aftermarket devono però avere a corredo un certificato di omologazione CEE del costruttore, assieme a una placca di identificazione con il codice seriale che deve coincidere con il certificato. La documentazione deve poter essere mostrata alle forze del ordine in caso di controllo.

Cambiare gomme e cerchi

Uno degli interventi di tuning più frequenti e tipici riguarda la sostituzione di gomme e cerchi, qui la legge è chiara: sulla carta è possibile montare soltanto cerchi e gomme nelle misure previste dal libretto di circolazione, ma se esiste un’omologazione a monte della Casa automobilistica per ulteriori misure, adottate magari solo su alcuni mercati, si possono far registrare a libretto. Altrimenti, occorre far omologare la nuova misura scelta.

Esiste anche la possibilità di cerchi aftermarket di misura maggiorata con omologazione NAD: questa permette di far rilasciare direttamente dal produttore del cerchio un nullaosta che include anche le misure di pneumatici alternative.

Con una relazione del gommista che attesti la corretta installazione e funzionamento, si può andare in motorizzazione a far registrare le misure aggiornate.

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Modificare l’estetica

Alcune modifiche estetiche possono essere apportate liberamente, altre no: minigonne, profili aggiuntivi sui paraurti e spoiler si possono montare senza collaudo quando non variano l’altezza da terra, non modificano la sagoma limite della vettura e non intralciano la visibilità, altrimenti occorre andare in motorizzazione.

I paraurti si possono sostituire soltanto con varianti previste dalla casa costruttrice.

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Modificare luci e cristalli

Riguardo alle luci, il Codice della Strada, data l’importanza di questi dispositivi, prescrive che l’intervento sia effettuato da un’officina specializzata e richiede la successiva omologazione.

L’oscuramento dei vetri tramite pellicole, ormai diffusissimo, è possibile soltanto sui vetri laterali posteriori e sul lunotto.

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Modificare l’assetto

Abbassare l’assetto dell’auto mediante la sostituzione delle molle e degli ammortizzatori, uno degli interventi di tuning più frequenti, è consentito soltanto installando kit ufficiali della Casa costruttrice, omologati e garantiti dalla Casa stessa, che di solito ammette una variazione massima di 15 mm rispetto all’assetto di partenza.

Dal 2010 è invece diventato libero il montaggio della barra duomi, effettuabile senza registrazione sul libretto purché possa essere smontata altrettanto facilmente.

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InterventoFattibilità e condizioni
Abbassamento dell’assettoSì, solo con kit ufficiale dal costruttore
Aumento di potenzaNo, soltanto conversione a GPL o metano, con collaudo
Barra duomiSì, senza collaudo purché sia smontabile
Fari e fanaliSì, con visita e omologazione
Minigonne e profili aggiuntiviSì, senza visita e collaudo se non modificano l’altezza da terra
ParaurtiSì, ma solo quelli previsti dalla Casa costruttrice
Pneumatici e cerchiSe di misura non prevista tra le alternative a libretto occorrono visita e prova e o nuova omologazione. I codici di velocità non possono essere inferiori agli originali
ScaricoSì, ma soltanto il terminale, omologato e con certificazione
SpoilerSì, senza collaudo se non eccede la sagoma del veicolo o non intralcia la visibilità posteriore
Vetri oscuratiSoltanto i posteriori e il lunotto. E il marchio del cristallo deve restare visibile.

Modifiche “illecite”, cosa si rischia

Gli interventi di tuning sono regolamentati in modo piuttosto rigido, ma quali sono i rischi se non si rispettano le regole?

Il primo è di pagare una multa salata che parte da 422 euro e prevede anche il ritiro del Libretto di circolazione, dunque il mezzo non potrà circolare per un tempo variabile.

Attenzione però: tutte le regole sono applicabili per vetture che circolano su strada, quelle destinate all’utilizzo esclusivo su un circuito chiuso al traffico possono essere sottoposte a qualsiasi tipo di tuning.

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