In forte calo il mercato automobilistico in Russia, a causa della guerra iniziata esattamente un anno fa, il 24 febbraio 2022. Oggi la vendita di auto nuove è praticamente bloccata nel Paese di Putin, in crescita invece le auto usate, che rappresentano il 75% del mercato.

Sanzioni e guerra: il mercato auto in Russia cambia notevolmente

La guerra contro l’Ucraina – che dura da un anno – e le sanzioni alla Russia provenienti dai Paesi occidentali, hanno modificato totalmente il mercato automobilistico in Russia.

Sono cambiate radicalmente le scelte degli automobilisti locali e lo scenario a cui assistiamo oggi è drammatico, ed era praticamente impensabile fino a poco più di un anno fa, quando la guerra ancora non era iniziata.

Analizzando la situazione del mercato auto russo nel 2022, troviamo un enorme crollo delle vendite di auto nuove, dovuto a differenti problematiche che il Paese in guerra si trova ad affrontare, e anche alla quantità di aziende che sono uscite dal mercato locale. Trend completamente inverso invece per le auto usate, le cui vendite sono in fortissimo aumento. Lo scorso anno infatti hanno rappresentato quasi il 75% di tutte le vendite di auto in Russia.

In Russia volano le vendite di auto usate

La guerra tra Russia e Ucraina ha provocato un cambiamento totale al mercato automobilistico di questi Paesi e un aumento vertiginoso della vendita di auto usate in Russia. Il crollo del mercato auto locale è stato determinato soprattutto dalle sanzioni proveniente dai Paesi occidentali, di cui nei mesi scorsi abbiamo tanto parlato.

Drastico il calo delle immatricolazioni in pochissimi mesi, la produzione interna si è fermata ed è ripresa lentamente – e ancora solo parzialmente – nei mesi dopo lo scoppio del conflitto. I brand occidentali hanno anche stoppato le importazioni di materiale dalla Russia, e il Paese si è ritrovato con il mercato bloccato e a dover affrontare un tasso d’inflazione molto alto.

Sono questi i motivi per cui il mercato automobilistico russo è cambiato radicalmente nel corso del 2022. Le immatricolazioni sono state in tutto 687.000, in calo del 59% rispetto al 2021. Come abbiamo detto però sono cresciute vertiginosamente le vendite di auto usate.

L’agenzia di analisi Autostat, che ha fatto una ricerca e raccolto i dati di vendita, conferma quanto le auto usate, nel 2022, abbiano rappresentato quasi il totale del venduto in Russia (circa il 75%). Dato aumentato parecchio rispetto al 2021, quando l’usato rappresentava il 55% del mercato.

Un trend che, negli anni – se confermato – potrebbe causare il noto “effetto Cuba” di cui si parla ormai da tempo e che rischia di colpire anche l’Italia (parco auto circolante molto vecchio a causa dello scarso potere d’acquisto dei cittadini e dei prezzi delle auto nuove, soprattutto le elettriche, troppo alti).

È chiaro che il crollo della produzione di auto nuove in Russia pesa molto sul mercato, ma con la guerra in atto era inevitabile.

Cosa succederà in Russia nei prossimi mesi

In Russia si registra quindi una lenta ripresa del mercato automobilistico, ma solo grazie all’usato. Chiaramente i numeri sono decisamente inferiori rispetto a quelli registrati in epoca pre-conflitto, ma le vetture usate potrebbe continuare a essere il riferimento più importante per il mercato locale.

Se l’andamento continuerà a essere quello registrato nel primo mese dell’anno, il 202 povrebbe chiudersi con 800.000 immatricolazioni di auto nuove in Russia. Rispetto al 2022 si tratta di numeri rassicuranti, ma purtroppo ancora parecchio indietro rispetto al 2021, quando le unità vendute erano più di 1,6 milioni. Praticamente dimezzate.

Salgono i prezzi delle auto nuove in Russia

Il potere d’acquisto cala, la spesa per comprare l’auto pure, ma i prezzi aumentano. Secondo gli analisti infatti:

  • crolla del 52% la spesa per le auto nuove;
  • aumenta del 17% il prezzo delle auto nuove;
  • aumenta addirittura del 32% il prezzo delle vetture usate in Russia.

Si attende l’invasione cinese in Russia

La Cina potrebbe essere l’unica pronta a sostenere il mercato automobilistico russo, oggi in crisi. Sappiamo che le Case cinesi da tempo stanno cercando di imporsi anche in Europa (temiamo l’invasione), sicuramente proveranno anche a entrare in Russia per riempire il vuoto che hanno lasciato i costruttori occidentali.

La Russia sta comunque cercando di rilanciare la produzione di auto locale: prima di tutto c’è in programma il ritorno del brand Moskvich, che può contare sul supporto di uno dei maggiori colossi cinese in ambito tecnologie, JAC. I nuovi modelli del marchio Moskvich saranno prodotti nell’ex stabilimento Renault che di trova a Mosca.

Anche la Cina, come abbiamo detto, si sta facendo strada in Russia, cercando di incrementare le sue quote di mercato. Ricordiamo che la produzione interna russa in questo momento è rappresentata soprattutto da AvtoVaz, la concorrenza interna è molto limitata, e la Cina farà sicuramente di tutto per farsi spazio sul mercato interno del Paese di Putin.

Cosa sta succedendo oggi

Dopo le sanzioni provenienti dall’occidente, arriva il primo segnale importante dalla Russia: è stata prodotta la prima auto russa dopo tanto tempo, quindi gli stabilimenti produttivi nazionali sono tornati in azione; è una buona notizia per il Paese.

Come abbiamo detto comunque è fortissima l’influenza della Cina nel settore automotive, sino alla fine di novembre 2022 il 31,3% delle vetture vendute in Russia era cinese.

Il mercato auto in Russia è cambiato sensibilmente: all’inizio del 2022 infatti i brand cinesi presenti nel Paese avevano una quota di mercato pari al 9,6%. Durante tutto l’anno poi il market share è salito costantemente, arrivando al 21% a giugno e poi al 31,3% a fine novembre.

Prendendo in mano i numeri, si tratta di un totale di 46.403 nuove auto e veicoli commerciali leggeri venduti in Russia lo scorso mese. Di questi, 16.138 provenivano dalla Cina. Numeri che evidenziano quanto la Russia, insieme alla Cina, stia cercando di colmare il vuoto lasciato dai brand occidentali, “fuggiti” in seguito alle sanzioni. Se il trend dovesse rimanere tale, le Case automobilistiche cinesi potrebbero detenere una quota pari al 35% delle vendite russe, il prossimo anno.

Le vetture che provengono dalla Cina fanno parte soprattutto della fascia medio-alta, e i prezzi di listino superano i 40.000 dollari al cambio attuale. La Russia comunque sta lavorando alla rinascita dei marchi nazionali come Moskvich. Non ci resta che attendere i prossimi sviluppi, a un anno dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.

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