Anche sportiva

L’offerta della suv elettrica Volkswagen ID.4 si arricchisce della grintosa versione GTX. Al motore che muove le ruote posteriori, già presente nelle altre versioni e che in questo caso eroga 204 CV, se ne aggiunge un secondo (da 109 CV) collegato a quelle anteriori: la GTX è l’unica ID.4 a trazione integrale, e con i suoi 299 CV di potenza combinata è anche la più prestante. Normalmente, funziona solo il motore posteriore. Quando sono richiesti più dei suoi 204 CV o se le condizioni di guida lo suggeriscono (come affrontando una curva a forte velocità), interviene anche quello davanti. La gestione della trazione è fluida, e difficilmente ci si accorge dell’alternarsi fra le due unità a corrente. Con la modalità Traction, delle cinque selezionabili dallo schermo nella consolle, la trazione integrale diventa permanente: fino a 20 km/h il sistema tiene attivi i due motori, e le quattro ruote restano sempre in presa. Una funzione utile per affrontare i fondi più scivolosi, come neve e fango.

Una sola versione

La Volkswagen ID.4 GTX è già in vendita a 56.850 euro; inclusi nel prezzo il cruise control adattativo, un raffinato impianto multimediale con un chiaro schermo di 10” (e di 12” scegliendo il pacchetto Plus, che include l’head-up display a realtà aumentata e costa 1.625 euro), il navigatore e svariati servizi on line (gratuiti per i primi tre anni). Sempre di serie i sedili riscaldabili e i sensori anteriori e posteriori di distanza. Fra gli optional, le sospensioni a controllo elettronico (1.225 euro nel pacchetto Sport Plus), presenti nella Volkswagen ID.4 GTX del test, e i sedili più sportivi visibili nelle foto (pacchetto Top Sport Plus, a 3.500 euro): dispongono di poggiatesta integrato, supporto per le cosce allungabile, regolazioni elettriche e funzione di massaggio.

La Volkswagen ID.4 GTX mantiene le linee sobrie, con il frontale arrotondato e le fiancate sinuose, delle altre Volkswagen ID.4. Oltre alle ruote di 20”, a differenziarla sono alcuni dettagli, come lo spoiler anteriore e i fascioni nella parte inferiore delle porte in tinta con la carrozzeria. Rivisto anche il paraurti posteriore, più vistoso.

Comoda pure per cinque

L’abitacolo della Volkswagen ID.4 GTX si conferma spazioso, come nelle altre versioni. C’è agio a sufficienza anche per cinque adulti e chi siede al centro del divano non ha il tunnel fra i piedi: il pavimento è piatto. L’atmosfera è minimalista, anche troppo considerato il prezzo dell’auto, e alcune finiture lasciano a desiderare. Per esempio, le plastiche economiche scelte per il tunnel, il cassetto di fattura un po’spartana e la mancanza della rotella per regolare il flusso d’aria dei diffusori del climatizzatore. Gli assemblaggi, comunque, sono curati e a impreziosire l’abitacolo della GTX c’è il rivestimento in finta pelle blu e con cuciture rosse per plancia e porte. 

Tutta virtuale

Passando ai comandi della Volkswagen ID.4 GTX, il pur piccolo cruscotto digitale (5,3”) è di agevole lettura e fornisce le informazioni necessarie. I comandi secondari si gestiscono con eleganti tasti a sfioramento. Quelli nel volante, però, si possono attivare involontariamente e quelli del climatizzatore bizona nella consolle sono meno immediati delle classiche manopole. La posizione di guida alta è comoda e il sedile di serie, presente nell’auto che abbiamo guidato, è ben sagomato, non eccessivamente avvolgente, e completo di regolazione in altezza. Generosa la disponibilità di portaoggetti, fra cui l’ampio vano richiudibile nel tunnel. Grande, oltre che ben sfruttabile, è anche il bagagliaio con il pratico doppio fondo (può contenere i cavi di ricarica della batteria). 

Bella vispa

Nel test su strade collinari, la Volkswagen ID.4 GTX ha messo in mostra una notevole verve, con scatti decisi (specie nella modalità Sport), e molto grip sull’asfalto (a tratti viscido) grazie ai pneumatici di 20” e alla trazione 4×4. Complici le sospensioni attive opzionali, e tenendo conto di un peso che supera i 2100 kg, i cambi di direzione sono rapidi, gli inserimenti nelle curve precisi e la guida poco impegnativa. Lo sterzo rimane consistente anche nella modalità Comfort, è diretto quel tanto che basta ma, per una sportiva, ha una risposta un po’ “artificiale”. Potenti i freni, con un pedale leggermente spugnoso nella risposta.

Tuttavia, in certe condizioni, come nel traffico, non è sempre necessario premerlo: può bastare la “frenata rigenerativa”, quando in fase di rilascio il motore posteriore viene trascinato dalle ruote fungendo da generatore per ricaricare la batteria e rallentando l’auto. L’elettronica può variare la sua intensità in base ai dati forniti dal navigatore, come in prossimità di una curva o di un incrocio. Il guidatore della Volkswagen ID.4 GTX può, comunque, accentuare la frenata rigenerativa (per recuperare maggiore energia) inserendo la modalità Brake con la levetta a destra del cruscotto. Manca, però, la funzione “one pedal”, che non si limita a rallentare l’auto rilasciando l’acceleratore, ma anche ad arrestarla: nelle code è una comodità. 

Nonostante l’impostazione sportiva la Volkswagen ID.4 GTX non trascura il comfort. Anche impostando la taratura più rigida (la Sport), le sospensioni attive non fanno sobbalzare sulle buche. Convincente l’insonorizzazione dell’abitacolo: i fruscii sono ben attutiti. Quanto all’autonomia, la casa dichiara fino a 480 km con una ricarica. In attesa di una più precisa prova strumentale, possiamo dire che alla partenza del nostro test il computer di bordo indicava energia sufficiente per 358 km. Affrontati con brio 158 km di strade collinari, alla fine della prova il display ne prometteva altri 153. 

Secondo noi

PREGI
> Guida. Pur pesante, l’auto è scattante e anche agile.
> Funzione Traction. Questo sistema che mantiene le quattro ruote sempre in presa è utile per trarsi d’impaccio su neve e fango.
> Spazio. L’abitacolo è grande e il baule ha una buona capienza.

DIFETTI
> Finiture. Alcune plastiche, come quelle del tunnel, e dettagli quali il cassetto anteriore, non sono all’altezza del prezzo dell’auto.
> “One pedal”. Manca questa funzione utile nel traffico, che permette di arrestare l’auto senza premere il freno.
> Tasti a sfioramento. Si possono attivare involontariamente e non sono sempre pratici.

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