Leggeri ritocchi

A quattro anni dal lancio la Volkswagen Polo si rinfresca leggermente. La si riconosce dai fari ancora più sfaccettati (a matrice di led per la Style del test e full led per tutte le altre versioni) e uniti da una sottile striscia luminosa (sostituita da un profilo lucido nelle Life e “base”) che attraversa la zona inferiore della mascherina. Rivisto anche il paraurti, più ricercato, e i fanali: hanno dimensioni maggiori e si prolungano sul portellone. La novità nell’abitacolo riguarda il cruscotto digitale, di serie per tutti gli allestimenti. Potenziata la dotazione di aiuti alla guida, con il pacchetto IQ.Drive (di serie per le Style e R-Line, a 915 euro per la Life): raggruppa i sistemi per la guida semiautonoma che, in determinate situazioni, possono muovere l’auto da soli agendo su sterzo, acceleratore e freni (le mani, lo ricordiamo, vanno comunque tenute sul volante). 

Per i motori della rinnovata Volkswagen Polo, sono confermati i 1.0 a tre cilindri a benzina aspirato con 80 CV, e turbo da 95 o 110 CV (quest’ultimo soltanto con il cambio robotizzato a doppia frizione, offerto a 1.500 euro per il modello da 95 CV). Lo stesso motore c’è anche a metano: in questo caso eroga 90 CV. Per gli sportivi, la GTI ha un 2.0 turbo a benzina con 207 CV.

Non è regalata

I prezzi della rinnovata Volkswagen Polo non sono bassi e partono da 18.700 euro per la Evo da 80 CV con il climatizzatore manuale, il Bluetooth, le connessioni con i telefoni e dotazioni di sicurezza quali l’airbag centrale (in caso d’urto si gonfia fra passeggero e guidatore), la frenata automatica d’emergenza e il mantenimento in corsia. La Life (da 20.750 euro con il tricilindrico da 95 CV) aggiunge il cruise control, l’impianto multimediale con lo schermo di 8” e le ruote in lega di 15”. La Style (da 22.550 euro) ha anche i cerchi di 16”, la regolazione lombare per i sedili, i fendinebbia e i sensori di distanza anteriori e posteriori. Stesso prezzo per la R-Line, che si distingue per la caratterizzazione estetica sportiva. 29.500 euro il costo per la grintosa GTI.

In quattro si sta comodi

L’abitacolo della rinnovata Volkswagen Polo si fa nuovamente apprezzare per la disponibilità di spazio e mantiene un aspetto rigoroso. La massiccia plancia morbida al tatto è ben fatta, non altrettanto appagante, specialmente considerando il prezzo della vettura, il rivestimento in plastica rigida per le porte. Grafica curata e facilità di lettura caratterizzano il cruscotto digitale di 10,3” (8” per i meno cari modelli “base” e Life) e ampiamente configurabile premendo i tasti nella razza destra del volante. Semplice da utilizzare l’impianto multimediale con schermo di 8”, proposto anche da 9,2” (visibile nelle foto) in abbinamento al navigatore (1.570  euro) con comandi vocali.

Una finezza, per la categoria, il climatizzatore automatico bizona (425 euro e visibile nelle foto) con comandi a sfioramento che, però, non si individuano al tatto con l’immediatezza dei classici tasti e manopole. Il sedile di guida della Volkswagen Polo, dall’imbottitura dura e con le regolazioni in altezza e lombare, è comodo e non eccessivamente avvolgente. Per quattro adulti lo spazio è più che adeguato. Un quinto al centro del divano risulta sacrificato per via della forma della seduta e per la presenza dell’invadente tunnel nel pavimento: ruba spazio ai piedi. Altra mancanza, le maniglie di appiglio nel soffitto. Spazioso il bagagliaio, dotato di fondo regolabile su due altezze e, per 185 euro, con la ruota di scorta.

Vispa e sicura

Si fa presto a prendere confidenza con la Volkswagen Polo 1.0 TSI. Genuina nelle reazioni, offre un buon equilibrio fra comfort e precisione di guida. Le sospensioni sono dure abbastanza da limitare il rollio, senza penalizzare l’assorbimento delle sconnessioni della strada, mentre lo sterzo ha quella leggerezza utile a bassa velocità, ma anche una buona precisione quando si alza il ritmo. Ai bassi regimi il 1.0 a benzina da 95 CV risponde con una certa pigrizia (dovuta al ritardo di risposta del turbo); oltrepassati i 1900 giri, la spinta si fa decisa e anche in accelerazione il frullare dei tre cilindri non è mai eccessivo. Merito dell’accurata insonorizzazione, efficace pure nell’attutire i friuscii aerodinamici. Il cambio ha inserimenti precisi per i cinque rapporti e il pedale della frizione non è pesante da premere. Parlando del consumo, nel test su strade collinare affrontate con brio il computer di bordo ha calcolato circa 13 km/l.

Secondo noi

Pregi
> Comfort. Le sospensioni incassano con efficacia le buche; l’abitacolo è spazioso e ben insonorizzato.
> Dotazione tecnologica. Sono disponibili accessori non così diffusi nella categoria come i fari a matrice di led e la guida semiautonoma.
> Guida. È sicura e l’auto ha reazioni prevedibili.

Difetti
> Dettagli. Le plastiche delle porte hanno un aspetto economico e mancano le maniglie nel soffitto.
> Quinto posto. Non è dei più comodi.
> Prezzo. Pur considerando la buona dotazione di serie, per un’utilitaria non è basso.

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