Per decenni, la Volkswagen Golf è stata regina dei record di vendita in tutta Europa grazie al suo mix di dinamicità, razionalità e affidabilità. Ora che il mercato guarda ai SUV e ai crossover, in Wolfsburg hanno aggiunto un ingrediente alla formula: l’assetto rialzato.

Nasce così la T-Roc, che noi abbiamo provato in versione 1.0 TSI Style, quindi con il tre cilindri turbo benzina abbinato al cambio manuale a sei rapporti. Ecco i suoi Pro&Contro.

Chi diceva che le Volkswagen sono tutte uguali è già da qualche tempo che si è ricreduto, e il merito di aver inaugurato un nuovo corso stilistico va proprio alla T-Roc che ha portato una ventata d’aria nuova. Iconici ormai i gruppi ottici diurni squadrati, che fanno anche da freccia, oppure il lunotto che scende obliquo quasi a dare l’idea di un SUV coupé. Insomma, assolutamente promossa, a parer nostro. Unico dettaglio stonato? I terminali di scarico finti e cromati.

Volkswagen T-Roc 1.0 Style, pro e contro

Aumenta l’altezza del tetto, si sposta gli assi agli estremi e il gioco è fatto: a parità di dimensioni, la volumetria interna cresce. La T-Roc vince a mani basse paragonando il suo bagagliaio a quello della Golf: 445 litri contro 380, e questo nonostante due cm in meno di lunghezza. In generale, comunque, anche lo spazio per gli occupanti è molto ben sfruttato.

Volkswagen T-Roc 1.0 Style, pro e contro

Sterzo leggero e diretto il giusto, assetto rigido, senza esagerare, e rollio contenuto. La T-Roc si guida davvero bene, complice anche la posizione di guida semi rialzata e la giusta taratura di tutti i comandi. In particolare, come anticipato, è lo sterzo a trasmettere un feeling immediato e amichevole. 

Volkswagen T-Roc 1.0 Style, pro e contro

In questa categoria, la taratura degli assistenti alla guida di Volkswagen è tra le migliori. Il mantenitore attivo di corsia, per esempio, aggancia la segnaletica orizzontale perciò l’auto si comporta come fosse sui binari e non con il fastidioso effetto di rimbalzo tra le strisce. Insomma, non sarete tentati di disattivare gli ADAS, e in più tutti i controlli sono a portata di mano con i tasti sulle razze del volante.

Volkswagen T-Roc 1.0 Style, pro e contro

Il “piccolo” tre cilindri turbo benzina, da 115 CV e 200 Nm di coppia, ha un bel carattere, è piuttosto elastico e non consuma tanto, con una media generale di circa 16 km/l. In più è ben insonorizzato. Difetto? Non si può avere – almeno per ora – con l’automatico DSG: bisogna passare al 1.5 TSI da 150 CV.

Volkswagen T-Roc 1.0 Style, pro e contro

Guardando gli interni, il colpo d’occhio è coerente con lo stile esterno: ricercatezza senza inutili orpelli, modernità hi-tech (specie con l’Active Info Display, il cruscotto digitale opzionale) e, anche qui, una bella dose di personalizzazione. In questo contesto stonano le plastiche dure ovunque, da sopra la plancia alla fascia centrale, passando per i pannelli porta, che spingendo col dito si piegano un po’ all’interno.

Volkswagen T-Roc 1.0 Style, pro e contro

Nessun problema per aprire il bagagliaio, ma una volta che si deve richiudere bisogna fare i conti con un portellone piuttosto pesante. Se cimentarvi con l’esercizio fisico non fa per voi, si può risolvere con il portellone a chiusura elettrica.

Volkswagen T-Roc 1.0 Style, pro e contro

Lo specchietto anteriore sinistro, quello vicino al guidatore per intenderci, crea fastidiosi fruscii aerodinamici che si percepiscono a livello acustico nell’abitacolo. La più piccola T-Cross, per esempio, non ha questo problema. Peccato, perché per il resto il comfort di viaggio della T-Roc è di buon livello.

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