Due versioni

La P8 è la versione a corrente della compatta e spaziosa suv svedese. Da fuori si riconosce solo per l’assenza del tubo di scarico e per la mascherina chiusa e verniciata. La Volvo XC40 P8 è venduta in due allestimenti: la Plus da € 56.300 (“clima” bizona con un’efficiente pompa di calore anziché resistenze elettriche, cruise control adattativo, monitoraggio dell’angolo cieco, mantenimento di corsia, sensori di distanza davanti e dietro, retrocamera, sistema multimediale con schermo di 9” e molto altro) e la Pro, quella del test, a € 60.400. Questo allestimento aggiunge l’hi-fi Harmann Kardon, le telecamere a 360°, i fari full led, i fendinebbia, il tetto apribile in vetro e le poltrone a regolazione elettrica.

Due bagagliai

Se fuori la Volvo XC40 P8 cambia poco rispetto alle versioni con motore termico, le novità sotto pelle sono tantissime. I motori a corrente sono due, identici e da 204 CV l’uno: ciascuno muove le ruote dello stesso asse, realizzando una trazione integrale. Inoltre, l’assenza del propulsore a pistoni ha permesso di ricavare un vano di 31 litri sotto il cofano. In compenso, per l’ingombro dell’unità elettrica sotto il piano di carico se ne perdono 39 nel bagagliaio, che passa a 413 litri e mantiene la soglia a ben 75 cm da terra. La batteria, di 78 kWh di cui 75 realmente utilizzabili, è nel pianale e nel tunnel sul pavimento e non fa perdere neppure un centimetro allo spazioso abitacolo. Per ricaricarla si possono usare le colonnine a corrente alternata fino a 11 kW o quelle in continua fino a 150 kW: dei valori di tutto rispetto, anche se c’è chi fa meglio. Le consegne inizieranno in autunno per le versioni da 408 CV a trazione integrale, mentre nei mesi successivi arriverà la variante da 204 CV, con un solo motore collegato alle ruote anteriori.

Android nel cuore

A bordo della Volvo XC40 P8 si ritrova quanto di buono c’è sulle altre XC40, a partire dalla qualità delle finiture. Questa è però la prima Volvo a far debuttare il nuovo sistema multimediale con Android Automotive, che prende il posto di quello su base Windows delle altre vetture. Si tratta di una versione di Android che Google sviluppa appositamente per l’uso in auto e, sulle Volvo, è dotata di tutti i servizi del colosso americano (che sono opzionali): Maps, assistente vocale, eccetera. Questo vuol dire che si può fare login in auto col proprio account Google proprio come sul telefonino, con il quale ci si ritrovano sincronizzate le informazioni (per esempio, come nel caso gli indirizzi salvati su Maps). Non manca la possibilità di scaricare app dallo Store ma, va detto, che al momento ce ne sono poche e solo legate alla musica: confidiamo in futuri aggiornamenti. Lo schermo di 9” è molto reattivo e ben definito. Peccato, però, che, come sulle altre XC40, i comandi del “clima” siano tattili e piccoli: per individuarli si deve togliere lo sguardo dalla strada e più di una volta, in marcia, ci è capitato di attivare il riscaldamento dei sedili anziché variare la temperatura (i comandi sono molto vicini fra loro). 

Va troppo forte?

Uno dei pregi della XC40 è sempre stato il comfort e questa Volvo XC40 P8 non fa eccezione: l’insonorizzazione è curata e anche il molleggio è di qualità, e sembra far “scomparire” buche e rattoppi dell’asfalto. I due motori elettrici spingono davvero forte, ma l’assetto non è all’altezza di tanta potenza: pur senza essere “di gelatina”, concede troppo al rollio e i trasferimenti di carico sono così marcati che basta un accenno di guida “brillante” per far fare all’Esp un superlavoro. Ciò viene amplificato quando si usa la funzione one-pedal, ovvero un intenso recupero di energia in rilascio che arriva fino all’arresto del veicolo: è così aggressivo che rilasciando il pedale dell’acceleratore in curva il retrotreno si alleggerisce molto e allarga vistosamente la traiettoria (pur senza creare situazioni pericolose: l’Esp interviene sempre puntuale). E non aiuta il fatto che ci sia una sola modalità di guida, con tutti i cavalli a disposizione. Dato che comunque tutto il software dell’auto è aggiornabile via web grazie alla scheda Sim interna, confidiamo in un futuro rilascio che introduca una modalità meno sportiva.

Secondo noi

PREGI
> Comfort. Insonorizzazione e molleggio convincono.
> Prestazioni. I due motori spingono davvero forte.
> Sistema multimediale. Quello con Android Automotive è ricco e molto reattivo.

DIFETTI
> Assetto. La sua taratura non è adeguata alla potenza dei motori.
> Comandi “clima”. Sono piccoli e sullo schermo: ci si distrae ad azionarli.
> Soglia di carico. È a 75 cm di altezza da terra: faticoso caricare oggetti pesanti.

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