Lamia, Grecia 12 Agosto. Finisce in bellezza: Kalle Rovanpera e Jonne Halttunen conquistano la loro seconda vittoria di carriera, dopo l’exploit con il quale hanno rotto il ghiaccio in casa di Tanak nel Luglio scorso, ai danni di Ott Tanak e Martin Jarveoja, secondi a 42… secondi, e di Sebastien Ogier e Julien Ingrassia, terzi a un minuto e passa. Il ritorno al Mondiale dell’EKO Acropolis Rally of Gods è stato così impreziosito da una battaglia agonistica sopraffina, da un risultato eccellente e da un impianto “scenico” che, seppure adattato perfettamente all’evoluzione dei tempi (e dei regolamenti) non ha certamente fatto rimpiangere il “Kenya greco”. Stessa polvere, stessa durezza del terreno, stessa luce e sole incredibili ma anche un inizio clamoroso, con pioggia e fango sugli sterrati degli Dei. Anche questo è l’Olimpo ritrovato del Mondiale.

Tre protagonisti assoluti, un comprimario e, va detto, una sfilza di comparse. Il Mondiale è, in questo senso, impietoso. Dani Sordo limita i danni guardando da lontano i fanalini di coda dei battistrada, ma è il primo di una lunga lista di chiari sconfitti. A partire dagli Equipaggi M-Sport, che dal loro punto di vista, invece, possono gioire moderatamente nel portare a casa un risultato globale eccellente, Greensmith meglio di Fourmaux (settimo alle spalle del rientrato Evans). D’altra parte lassù in testa non si è scherzato per una sola Speciale delle 15 disputate. Alla “pièce” di un grande Rally sono mancate, tuttavia, le performance di Elfyn Evans e di Thierry Neuville, non certo fortunati e vittime di più eventi di carattere tecnico e di “feeling” che, di fatto, ne hanno di molto, se non definitivamente, mitigato le ambizioni mondiali. Davvero, soprattutto Neuville ha dimostrato di valere molto di più di quanto dicano i risultati ottenuti.

La parabola vincente. Rovanpera inizia stupendo (nel doppio senso di fantastico e di detonatore di stupore) nello shakedown. Non tanto per il miglior lancio quanto per la scelta delle gomme. Controtendenza il finlandese monta le Pirelli soft e “stacca il tempone”. A fine serata Ogier vince l’inaugurale Cosmote Athens, 0.98 chilometri al centro della Capitale, ma è solo un intermezzo ininfluente sull’evoluzione della Corsa, che tuttavia sottolinea la determinazione iniziale del Campione del Mondo, arrivato in Grecia con 38 punti di vantaggio nella classifica del Mondiale.

Il venerdì è il migliore menù della casa. sulle 5 Speciali vincono tutti, Tanak, Rovanpera due volte, Ogier e Neuville. Dalla quarta Neuville è uscito dalla partita, guai vari tra cui il default della guida assistita, ma Rovanpera, Tanak e Ogier concludono la giornata vicinissimi, meno di 4 secondi di differenza tra il primo e il terzo. Sordo annusa l’aria che tira e inizia a star buono al quarto posto.

Il sabato cambia tutto. Rovanpera esce allo scoperto e, spietato, vince le quattro Speciali del mattino annichilendo gli avversari impotenti. Tanak e Ogier rotolano indietro e il vantaggio dell’Astro… crescente finlandese sale fino a 40 secondi. In quelle condizioni e con quella modalità, quel vantaggio è un abisso “morale”. Poi Rovanpera si dimostra appagato. Carica 2 ruote di scorta e cala appena il ritmo, consentendo agli avversari di avvicinarlo. Di poco e solo Tanak, che recupera 10 secondi.

Sorprendentemente la giornata finale inizia con un nuovo exploit di Rovanpera. Il Golden Boy del WRC se ne esce inaugurando il gran finale con un nuovo attacco nella prima Tarzan, prova generale del Power Stage del mezzogiorno di fuoco. Tanak cerca di stare al gioco, e invece Ogier va in modalità “ricognizione” e lascia andare i ragazzi davanti a lui. Penultima Speciale, la Pyrgos della bellezza di 33 chilometri, tutti su un ritmo elevato. Vince Tanak, sorprendentemente Fourmaux è secondo, poi Ogier e Rovanpera. Sostanzialmente non cambia nulla, anche Ogier ha “sfondato” il muro del minuto di distacco.

Il Power Stage, ultimo guizzo del Rally sulla seconda Tarzan, apre una finestra “inquietante” sul WRC. Ogier meglio di Tanak, e meglio del compagno di Squadra anche Neuville, Evans meglio di Ogier. Ma se volevamo una sorpresa finale, eccola: vince Rovanpera, che conquista i 5 punti, si aggiudica il Rally (senza contare le otto vittorie su 15 Speciali) e torna a casa con uno straordinario, meglio dire inedito, en plein. Anche questa, infatti, è una prima volta. Vista così, con questo “cappotto” inevitabilmente emblematico, adesso Ogier potrebbe pensare seriamente alla “mezza pensione” e ad altre sfide: sulle strade del WRC si direbbe che siamo al cambio generazionale. Che l’avesse capito prima di tutti proprio il fuoriclasse francese?

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Mondiale? Ogier va a 180 punti e allunga sugli avversari più vicini alla vigilia del Grecia, Evans e Neuville ora a 44 e 50 punti, con Rovanpera quarto a una sola lunghezza da Neuville . Parimenti Toyota allunga su Hyundai nella corsa al Titolo Costruttori. Tutto questo quando mancano, alla fine della stagione, Finlandia 2, Catalunya e… Monza?

 

© Immagini -Toyota TGR-DAM – Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport

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