Il mondo del post-Covid in gran parte si disinteressa dalla F1. Vecchio e ricco sport in auge fino a qualche anno addietro, era simbolo massimo del motorismo legato alla vita quotidiana, nel secolo scorso. Però, quando si parla di burrasca in Ferrari… Quando “salta il pilota” che è pur sempre uno che ha vinto Mondiali ed era arrivato per vincerne altri, in rosso. La notiziola ventilata ad arte è che Sebastian Vettel potrebbe scendere definitivamente dalla monoposto Ferrari già prima di fine stagione.

Fatto non impossibile, nemmeno inedito, specie quando al comando c’era il Drake. Fossimo nei tempi dove la F1 era sport popolare e seguito da tutti, anche senza il commendatore, avremmo persino avuto un possibile sostituto italiano pronto a guidare la Rossa, facendo da spalla a Leclerc.

Ma non basta l’ennesima delusione, per i fan del tedesco messo in ombra dal giovane compagno e da vari fattori. Potrebbero bastare le aggiunte tensioni, con dichiarazioni non troppo amorevoli tra pilota e squadra? Bah, nemmeno.

Non conviene. E poi, ce lo vediamo davvero così bene e meglio di Seb, Giovinazzi che passa dal Biscione al Cavallino? Anche qui, i pro e i contro sembrano bilanciati verso la scelta conservatrice.

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