Alfa Romeo lascia la Formula 1. Dopo 6 anni di partnership con Sauber, la Scuderia del Biscione saluta tutto il Circus. Abu Dhabi ha segnato l’ultima gara della stagione ma anche dell’ultimo progetto in F1. Il team chiude questa esperienza con l’orgoglio di aver riportato il suo storico marchio all’attenzione globale, di aver parlato con e per gli Alfisti dall’Australia alle Americhe, di aver lottato su ogni centimetro di asfalto. Di positivo resta tutto quello che va oltre i risultati in gara. Tra questi, la ricerca continua dell’efficienza e l’evoluzione nella strategia dell’ibrido e nella tecnologia sostenibile.

L’ultima stagione

Quello del 2023,  un mondiale di alti e bassi, è stato per Alfa Romeo una stagione di passi avanti e di nuove lezioni apprese. Una competizione impegnativa, momenti divertenti, lunghe ore e sudore ai box, gioie e dolori. Il suo team F1, nonostante tutto, ha conquistato 16 punti e non ha chiuso in fondo alla classifica Costruttori. Sfida persa contro Williams e AlphaTauri, ma non contro la Haas che, ultima, si è portata a casa il tanto indesiderato cucchiaio di legno.

I punti sono arrivati da 7 piazzamenti nella top 10: Bahrain (4), Australia (2), Spagna (2), Canada (1), Italia (1) e Qatar (6). Abu Dhabi invece ha chiuso una serie negativa di 5 gare senza ottenere punti. Anche nella classifica piloti, le guide ufficiali dell’Alfa Romeo F1 Team Stake non si sono comportate male. Il finlandese Valtteri Bottas ha chiuso la stagione al 15esimo posto con 10 punti mentre il cinese Zhou Guanyu 18esimo con 6 punti. Per entrambi, la soddisfazione di aver messo dietro altri colleghi di Haas ma soprattutto entrambi i piloti delle AlphaTauri.

I ringraziamenti

Questa avventura in F1 ha rappresentato una vetrina internazionale di livello assoluto, oltre a essere stata un’esperienza umana e sportiva profonda che ha supportato lo sviluppo dei nostri prodotti con un eccellente ritorno sugli investimenti, offrendo una potente piattaforma di marketing strategico in tutto il mondo per Alfa Romeo. I benefici in termini di visibilità rappresentano un benchmark per tutto il gruppo Stellantis. Alfa Romeo ha la competizione nel proprio DNA e tornerà ad appassionare i propri tifosi il prima possibile, quando ci saranno le giuste condizioni“. Le parole di Jean Philippe Imparato, CEO Alfa Romeo.

Per Cristiano Fiorio, Alfa Romeo Strategic Projects: “Innovare, stupire, creare emozioni non soltanto con i risultati sportivi ma con ingegno e creatività, sempre portando con orgoglio la bandiera italiana. Questo è il sunto di questi anni meravigliosi passati con Sauber Motorsport in Formula 1. Non posso che essere straordinariamente soddisfatto di ciò che abbiamo realizzato insieme. Grazie a tutti e arrivederci!“.

Marchionne e Ferrari

Un pensiero speciale è stato rivolto anche alla memoria di Sergio Marchionne. L’ex amministratore delegato di FCA, aveva fortemente voluto il binomio tra Alfa Romeo e Sauber Motorsport. Una volontà che ha supportato con determinazione fino alla partnership nel 2018.

I ringraziamenti vanno oltre, a Ferrari in primis per la fornitura delle power units. A Pirelli, fornitore degli pneumatici, per il suo prezioso contributo. Un pensiero speciale è riservato anche alla FIA, a F1 e a Stefano Domenicali per quello che stanno facendo per l’intero movimento e per l’evoluzione di questo sport. Tutti operativi e motivati a calamitare con dedizione sul mondo delle corse, l’attenzione di milioni di appassionati.

Il futuro di Bottas e Zhou

Dopo la difficile stagione finale dell’Alfa Romeo, Bottas e Zhou sono virtualmente a piedi, senza monoposto. In realtà il gruppo Sauber ha già intrapreso un nuovo progetto che dovrebbe riguardare da vicino proprio i due piloti. Dopo un’intervista rilasciata al portale ufficiale della F1, Bottas spera che il recente rimpasto tecnico della sede svizzera della Sauber, che ha visto James Key subentrare come direttore tecnico dopo la sua uscita dalla McLaren, possa innescare un cambiamento di rotta e una nuova monoposto a sua disposizione per il prossimo anno.

Sulla stessa lunghezza d’onda Zhou Guanyu, che sempre tra le pagine di Formula1.com ha commentato: “Ovviamente non vedo l’ora di provare la macchina del prossimo anno perché penso che raccogliendo due o tre decimi al giro sarei in lotta a centro gruppo, quindi è molto importante“.

Ruth Buscombe a Maranello?

Ruth Buscombe, ingegnere capo del reparto strategie, ha lasciato Alfa Romeo. Rumors in rete segnalano che la sua prossima destinazione potrebbe essere la Ferrari. In realtà sarebbe un ritorno a Maranello perché Ruth ha iniziato a lavorare in Formula 1 proprio con il Cavallino presso la sua sede nel 2012 come race strategist.

Per ora c’è un messaggio lanciato attraverso i suoi profili social: “L’ultimo ballo. Sono così grata a tutti a Hinwil, per il passato, per il presente, per tutto; per il viaggio sulle montagne russe dal 2016; per l’opportunità di crescere come stratega in una vita in cui la F1 e il paddock sono diventate una casa. È ora del prossimo capitolo“. I commenti ai post? Tanti fan della F1 e della Ferrari che invocano un suo approdo a Maranello.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore