Telefono, portafoglio, chiavi di casa, tutte cose che in casa si perdono più spesso di quanto sembra. Apple vuole risolvere il problema della “ricerca” con un nuovo dispositivo, chiamato AirTag. E’ molto compatto, e a 35 euro è molto più economico di un sistema tracker.

Ma se invece di attaccarlo ad oggetti comuni come borse e portafogli, lo si lasciasse in auto per usarlo come “antifurto” localizzatore nascosto?

Connesso con “tutti”

Le dimensioni sicuramente non sono un problema, lo si può nascondere tranquillamente in qualsiasi angolo della macchina, e anche la batteria, col suo anno di vita operativa, potrebbe resistere più che a sufficienza.

A scoraggiare da questo tipo di utilizzo è il funzionamento dell’AirTag, che si connette via Bluetooth al proprio dispositivo Apple. E dunque, oltre una distanza di 10-15 metri, il collegamento salta.

In compenso, gli AirTag funzionano anche attraverso la rete Apple Find My: qualsiasi dispositivo di Cupertino nelle vicinanze, con il Bluetooth attivato, lo rileverà e invierà un segnale criptato al proprietario dell’AirTag in questione. E’ lo stesso sistema usato dalla Mela per ritrovare gli smartphone scomparsi.

Dunque in teoria, finché l’auto si trova in un luogo relativamente pubblico dov’è presente almeno un dispositivo Apple, sarete in grado di ritrovarla.

Ma c’è un “ma”

Gli AirTag avrebbero un grosso limite nell’utilizzo da antifurto: Apple dice che sono progettati per riconoscere quando sono nel raggio d’azione di un dispositivo non accoppiato con esso, per un tempo prolungato.

Inizialmente, l’AirTag manderà una notifica a quel dispositivo, ma se questa viene ignorata inizierà a emettere rumore.

Se vi state chiedendo il perché, sappiate che serve a scoraggiare azioni contro la privacy delle persone: ad esempio, questo impedirebbe di infilare un AirTag nel cappotto di qualcuno per vedere dove vive o dove va. E quindi, anche se questo “qualcuno” fosse il ladro della vostra auto.

Apple in realtà non ha mai avuto pretese che gli AirTag venissero usati come antifurto per tracciare le auto, e non sono stati sviluppati a questo scopo. Eppure, considerato il prezzo di appena 35 euro, pensiamo che probabilmente qualcuno scenderà comunque a compromessi pur di localizzare “low cost” la propria auto.

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