Auguri a Tutti da parte della redazione di Automoto.it e sotto l’Albero, anche una letterina per Babbo Natale con scritto “grazie” prima di “vorrei”


24 dicembre 2021

Questa notte si accendono a pieno le luci del Natale 2021 e insieme ai tanti auguri che circolano, aggiungiamo quelli della redazione di Automoto.it a tutti i propri lettori e utenti. A chi scrive, tra un pensiero alle vere Top-10 su quattro ruote dell’anno che pubblicheremo entro capodanno e uno a quale sia l’auto migliore consigliabile, per una famiglia italiana nel 2022, l’onore: quello di porgere le consone “Buone Feste” sapendo che in tanti ci seguono da un decennio circa, augurandosi che continuino a farlo interagendo sempre più.

Regali vecchi e nuovi

Per non sprecare ulteriormente parole già troppo inflazionate, sugli auguri, andiamo a Babbo Natale. Arriva questa notte nella sua apprezzata mobilità sostenibile e biologica per tanti piccoli che lo attendono. Gli aggiungiamo in coda, una letterina anche da qui. Non di richiesta doni bensì per ringraziamento. Visto quanto ha donato, lo scorso anno.

Sì perché dal difficile Natale 2020 a questo, in tema di automobili e motori tutto sommato rivivendo quel punto di partenza un po’ spaventoso, non ci possiamo lamentare troppo. Prima di chiedere, diciamo “grazie Babbo Natale” per essere ancora qui sul fronte in un secondo anno di pandemia meno tremendo del primo, con una mobilità e delle libertà di trasporto migliori mentre ti attendiamo, al netto delle troppe vittime e troppe lacerazioni sociali create.

Anno che diversamente dal precedente pieno di bandiere rosse, ha permesso a tanti addetti ai lavori di continuare le proprie attività, pur se a velocità diverse e con una marcia in meno. Dalle difficoltà per qualcuno sono nate opportunità e quindi grazie Babbo Natale di non aver fatto saltare quella parte della filiera nazionale che tiene duro, almeno per ora.

Grazie di non averci regalato il Salone di Ginevra (non andarci è un regalo per qualche operatore) ma quantomeno concesso la prima edizione del Mi.Mo. in Italia e quella in presenza dell’ADD, per i concessionari auto. Grazie per il riavvio generale delle attività dinamiche, di tutte quelle in presenza, pur da rodare nel formato per certe cose (vedi Salone di Francoforte).

Rimanendo nell’Italia dei motori ma quella che corre ed emoziona, grazie per i Gran Premi della Formula 1 vissuti molto più caldamente che lo scorso anno; per le belle sportive di razza messe in strada con tanti cilindri e design mozzafiato, pur se per pochissimi.

Grazie poi per aver fatto capire a molti, non solo i tecnici, quanto valgono ancora le auto termiche in prospettiva e non solo nel senso letterale del termine, per come negli ultimi mesi sono salite certe quotazioni dell’usato. Grazie di aver illuminato qualcuno che ha iniziato ad aprire la mente e diventare più neutro nelle proprie opinioni e nelle proprie scelte, sulle motorizzazioni delle nuove auto.

Grazie insomma Babbo Natale di non aver dimenticato del tutto un settore che in Italia è malconcio. Non bastano i tuoi regali a rimettere “in moto” i giovani, ma almeno nel 2021 ci ha permesso di vedere esempi da seguire, che abbiamo raccontato con piacere sulle nostre pagine. Poi fa niente, se i marchi noti italiani più “popolari” non sono ancora del tutto risorti in mano a Stellantis, quantomeno abbiamo visto quest’anno che ci sono davvero delle basi per farli proseguire verso il 2030.

I sei cilindri e più scarseggeranno? Amen, ma grazie di regalarci ancora parte delle emozioni che l’automobile può dare oltre la sua funzione di semplice mezzo di trasporto. Grazie per averci dato poi qualche bella concept car (e non solo render da social): stupende da vedere e qualcuna già tramutata in realtà, anche se, manco a dirlo, costosa.

Alla fine, non bene e in buonafede come i bambini ma viviamo anche noi di sogni. Come quello che magari prima o poi ci regalerai non solo coppe calcistiche e medaglie olimpiche, ma una scuderia e un pilota italiano vincenti insieme in F.1. Con l’onore poi di vedere dedicata qualche edizione speciale di auto tutte made in Italy (ma per davvero, distretto locale incluso) a portata di popolo.

Anche se sfigurasse un po’ nel valore tecnico, chi se ne frega. Non dispiacerebbe rivederne, di esempi che vivacizzano un listino prezzi sempre meno amico di chi non può più permettersi la proprietà di una bella auto. Dove il bello è ciò che piace. Dove il prodotto italiano per un italiano e non solo, sarebbe di default il più gradevole.

Poi ci divertiamo a commentarlo tutti insieme, criticando se il caso, customizzando. Scoprendo che la mobilità sostenibile non è un’imposizione forzata e che impoverisce ma qualcosa di graduale da raggiungere. Ecco, in molti vorrebbero tante colonnine pubbliche dove la ricarica privata è impossibile, però sappiamo che è un lavorone quello per l’Italia.

Beh, insomma grazie Babbo Natale di tornare tutti gli anni con le emozioni e le riflessioni che riesci a far maturare, in questo caso un po’ scoordinate ma sentite.

Grazie di averci dato ancora tanto da raccontare e condividere con chi ama, o per qualche motivo vive con interesse, il nostro settore fatto di motori e di veicoli. Persino oggi quella scenografia un po’ di moda ma anche un po’ esagerata: corna, naso e coda da renna… Messe sulle auto.

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