Dalla Russia con tanto gelo. È da quelle parti che arriva Buran, un vento di aria freddissima, talvolta molto forte: siamo in Italia, a Roma, a Napoli o altrove e pare quasi di essere nelle steppe della pianura sarmatica, a occidente dei monti Urali. Una corrente gelida, che anziché limitarsi a spirare in Siberia, sta combinando qualche pasticcio nel nostro Paese: vedi le succitate Roma e Napoli sepolte di neve con le strade impraticabili. Al di là di questo disagio grave per gli automobilisti (e tacendo del “dramma” dei viaggiatori in treno), ne va anche della salute. Pure di chi guida. Ecco allora tre consigli veloci per non farsi cogliere alla sprovvista da Buran.

Tre scudi anti-Buran

#1. Prevenire la sindrome para-influenzale. Sono attesi malanni intestinali, mal di gola, tracheiti e bronchiti, insomma malanni para-influenzali. Qual è il trucco per tutelarsi? Evitare in tutti i modi possibili e immaginabili gli sbalzi di temperatura: il passaggio fra il caldo dell’abitacolo e il gelo dell’esterno della vettura è micidiale. Sì al cappello e alla sciarpa per coprire la gola, anche nei brevi passaggi dall’auto calda al posto di lavoro o al ristorante o in un qualsiasi locale: le parti più deboli vanno tutelate. Analogamente, occhio alla macchina lasciata nel box o all’aperto di notte: l’abitacolo è freddissimo e si rischia grosso se non ci si copre.

#2. Prevenire l’influenza. La stagione 2017/2018 è stata particolarmente dura in fatto di influenza: si sono registrati perfino 100 decessi per complicazioni che hanno colpito i soggetti già con patologie in corso. Più 600 ricoveri in ospedale. Buran, come tutti i freddi gelidi, indebolisce l’organismo. In auto, se si trasporta una persona raffreddata o magari influenzata, occorre che questo soggetto si protegga la bocca quando starnutisce e tossisce: i virus influenzali si diffondono rapidamente in uno spazio piccolo e chiuso come l’abitacolo. Una volta che il soggetto raffreddato o malato è uscito dall’auto, si devono pulire bene le strutture interne della macchina, così che ogni traccia di virus sparisca.

#3. Farmaci? Cautela per chi guida. Contro l’influenza o la sindrome para-influenzale, ok il ricorso a farmaci da banco, acquistabili senza ricetta medica, ma è opportuno sempre farsi consigliare dal farmacista in base ai sintomi. Si va dai vasocostrittori agli anticongestionanti, dagli antisettici agli antidolorifici, fino agli antipiretici. Però per moderni ed efficaci che siano, possono dare effetti collaterali, come la sonnolenza: chi guida deve esserne ben consapevole. Sarebbe meglio assumerli la sera, dormire e farsi trovare non stanchi in auto il giorno dopo.

Passeggeri da tutelare

Come ricorda il ministero della Salute, le persone più vulnerabili e più a rischio di infezioni sono rappresentate da cardiopatici e diabetici. In più attenzione ai soggetti con patologie respiratorie croniche, con malattie psichiatriche, che assumono psicofarmaci. Se un passeggero sembra rientrare in una di queste categorie, è bene che il guidatore lo tuteli, ricordandogli di non esporsi a sbalzi di temperatura fra l’auto e la successiva destinazione (scuola, casa, ufficio o altro). Occhio poi ai bambini e alle persone anziane non autosufficienti: vanno coperti adeguatamente ogni volta che, fuori dalla macchina, si espongono a Buran. E se proprio si deve usare l’auto per un viaggio in un momento così delicato dal punto di vista meteo, meglio portare con sé una coperta e un thermos per i soggetti meno forti: possono tornare utili in caso di code, magari dovute alla neve.

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