Motor1.com Logo

Per le prime auto a guida completamente autonoma bisognerà aspettare ancora qualche anno o, più probabilmente, un tempo ancora maggiore. Il processo richiederà ai costruttori di installare a bordo delle macchine numerosi dispositivi che assicurino che il guidatore presti attenzione alla strada nel caso debba prendere il controllo del mezzo. Insomma l’auto dovrebbe controllare il suo guidatore.

Una tecnologia, quella di monitoraggio del conducente, il cui potenziale futuro è mostrato dal nuovo concept presentato da Mitsubishi Electric, l’Emirai xS Drive.

Individua i segni di affaticamento del conducente

Il prototipo svelato dalla divisione dedicata all’elettronica della Casa giapponese è dotato di una telecamera ad infrarossi che si occupa di acquisire le informazioni facciali e biometriche del guidatore, incluse piccole variazioni nella luminosità della pelle causate della frequenza cardiaca. I cambiamenti di questi parametri possono essere rilevati al netto delle vibrazioni del veicolo e delle diverse luci ambientali interne.

La telecamera controlla anche la postura, i movimenti e la temperatura corporea del conducente per individuare eventuali segni di stanchezza. Nel caso dovesse apparire assonnato il veicolo manderà un avviso lungo la spalla del guidatore per raccomandare una sosta o procederà direttamente all’arresto del mezzo.

Assistenza per la guida notturna

Un’attenzione alla sicurezza garantita dai sensori a onde radio che Mitsubishi utilizza per rilevare la presenza di eventuali passeggeri a bordo dell’auto e le loro dimensioni corporee per evitare, ad esempio, che i bambini possano essere dimenticati sui sedili posteriori.

Il concept, il cui debutto è previsto il mese prossimo in occasione del CES di Las Vegas, é equipaggiato da Mitsubishi con il sistema High-Defintion Locator, una tecnologia che controlla dove volge lo sguardo il guidatore e si occupa di illuminare la strada in quella direzione, valutando anche i potenziali ostacoli o pericoli al di fuori della visuale del conducente.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore