Quanta “cattiveria”! 

Si chiama Formentor ed è una crossover-coupé non troppo grande, dal look “cattivo” ma non privo di ricercatezza. Soprattutto, è il primo modello firmato Cupra, il brand nato nel 2018 da una costola della Seat, a non essere derivato da un’auto della casa di Martorell (come, invece, Ateca e Leon, le altre due proposte in gamma). La Cupra Formentor è costruita sulla piattaforma modulare MQB Evo (la stessa delle ultime Audi A3 e Volkswagen Golf e della stessa Seat Leon), ma lo sviluppo tecnico e stilistico è interamente “made in Cupra”. Il nuovo brand, che ha il suo quartier generale accanto a quello della Seat, a pochi chilometri da Barcellona, può contare su 55.000 auto vendute finora: è un marchio di nicchia che punta su un design giovane (lo definiscono “contemporaneo”) e “prestazioni sportive legate all’elettrificazione”.

Per quanto riguarda lo stile della Cupra Formentor, basta un’occhiata per notare una carrozzeria tanto slanciata quanto “scolpita”, con nervature profonde nelle fiancate e nel lungo cofano motore. È una linea “tutta muscoli”: se davanti spiccano la griglia col logo Cupra in rame e i grandi fari full led, la zona posteriore, raccolta ma possente, offre larghi parafanghi, un vistoso spoiler e fanali orizzontali sempre con luci a led; queste ultime creano una sorta di “lama luminosa” orizzontale che attraversa il portellone. Dietro non mancano, ovviamente, i quattro terminali di scarico, davvero aggressivi. 

Una ricca debuttante 

La prima ad approdare in Italia è stata la versione di punta, la Cupra Formentor 2.0 TSI VZ 4Drive DSG da 310 cavalli, nell’allestimento Launch Edition, protagonista di questo test. Sfiora i 50.000 euro e si riconosce per la verniciatura opaca nella tinta Petrol Blue, i cerchi in lega di 19” dal design specifico (molto grintoso) e i freni Brembo con pinze color rame a quattro pistoni e dischi perforati. Di serie anche le poltrone avvolgenti in pelle, nello stesso colore della carrozzeria (con funzione Memory per il guidatore e riscaldabili), l’impianto audio della Beats, il tetto apribile e l’apertura a comando elettrico del portellone. Accessori il cui valore complessivo è di circa 8.000 euro (2.250 solo per i freni Brembo e 2.000 per la vernice opaca), che i clienti delle altre versioni, se interessati, devono pagare. Fra queste figura la 2.0 TSI VZ 4Drive DSG con lo stesso motore e la medesima trasmissione (trazione 4×4 e cambio robotizzato a sette rapporti), che costa 46.250 euro e sarà – di fatto – l’allestimento top una volta esauriti gli ordini della Launch Edition. Appena entrata a listino anche la 1.5 TSI a benzina da 150 CV, a trazione anteriore: è la versione di accesso alla gamma e costa 31.250 euro; col cambio DSG fa spendere 1.600 euro in più, e volendo pure i cerchi di 19” (di serie ci sono quelli di 18 pollici) almeno altri 800. 

Solo alcune sono “veloz” 

Nei prossimi mesi la gamma della Cupra Formentor andrà ad arricchirsi fino a prevedere sette propulsori, alcuni dei quali identificati dalla sigla VZ, che sta per “veloz”, cioè rapido o veloce in spagnolo. Sono quelli con più di 245 cavalli: vale a dire – oltre al quattro cilindri turbo della 2.0 TSI da 310 CV che abbiamo potuto guidare – la variante intermedia del 2.0 TSI a benzina e quella più potente del 1.4 TSI e-Hybrid, entrambe da 245 CV; la prima abbinata alle ruote motrici anteriori, la seconda ibrida plug-in e proposta con la trazione integrale. Gli stessi motori ci saranno anche in veste depotenziata, rispettivamente da 190 e da 204 CV, e non potranno dunque fregiarsi del marchio VZ; lo stesso vale per l’unico motore diesel (il 2.0 TDI), che, come il 1.5 TSI a benzina già in listino, eroga 150 CV.

Quando arrivi ti saluta

Anche questa Cupra Formentor dà il benvenuto proiettando a terra il logo del brand, quando si sblocca la porta; aprendola, s’illumina il battitacco anteriore che mostra il nome Cupra. Una volta a bordo si scopre che il tema dell’esagono, espresso dalla mascherina anteriore, è evidente anche qui, nella forma delle bocchette di ventilazione; analoga considerazione per la finitura color rame: fuori impreziosisce i cerchi e il logo Cupra, all’interno conferisce personalità ai diffusori dell’aria, al bel volante a tre razze e alle cuciture dei rivestimenti in pelle che foderano i sedili, la parte superiore della plancia e l’area d’appoggio per il braccio nei pannelli porta. Questi ultimi sono ben raccordati alla plancia, piuttosto complessa e tutta giocata sul rapporto tra le superfici leggermente arrotondate e i tanti spigoli; la consolle centrale orientata verso il posto guida dà il suo contributo all’intonazione sportiva dell’abitacolo, assieme alle poltrone, avvolgenti senza essere costrittive. Materiali e finiture non sono male, ma qualche caduta c’è: per esempio, la plastica utilizza per il tunnel tra i sedili (che ospita, tra l’altro, la minuscola leva del cambio e un vano con poggiabraccio rivestito in pelle) potrebbe avere un po’ più di appeal.   

Aiuti alla guida? È ben “attrezzata”

Come negli altri modelli più recenti del gruppo Volkswagen, il cruscotto della Cupra Formentor è – in pratica – uno schermo digitale (di 10,3 pollici) ampiamente configurabile e offre la possibilità di richiamare tutte le informazioni sulla vettura; a centro plancia spicca il display a sfioramento dell’impianto multimediale (di 12 pollici per le versioni VZ, mentre per le altre lo diventa ordinando il Gps con grafica 3D, che è di serie per gli allestimenti di punta). I comandi sono tutti disposti razionalmente; e comunque non mancano quelli vocali (basta pronunciare le parole “hola hola”) che consentono, tra l’altro, di gestire anche il climatizzatore a tre zone, di serie per tutte. Bluetooth, radio digitale Dab, ricarica senza cavo dei telefonini e cruise control adattativo fanno parte della dotazione di serie dell’intera gamma, come pure la frenata automatica d’emergenza che rileva la presenza di ciclisti e pedoni, il mantenimento in corsia e sette airbag.

Le più esclusive Cupra Formentor VZ hanno pure il cruise control predittivo, che, grazie alla telecamera frontale, anticipa il percorso stradale selezionato nel sistema di navigazione, e tiene conto di curve, incroci, limiti di velocità, consentendo all’auto di correggere di conseguenza la propria andatura. Non mancano il centraggio di corsia (fino a 210 km/h), la tecnologia Exit Warning (utile, quando si scende dopo avere parcheggiato, perché avverte con un segnale acustico se qualcuno o qualcosa si sta avvicinando), il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori, il sistema Exit Assist che avvisa se, uscendo in retromarcia da un parcheggio, vi sono veicoli in arrivo ed eventualmente blocca l’auto. E poi c’è l’Emergency Assist, che arriva ad arrestare la vettura se rileva delle anomalie nello stile di guida e chi è al volante non reagisce agli avvisi (per esempio, per un malore); una volta parcheggiata, con i segnalatori luminosi attivati, la Formentor chiama direttamente i soccorsi attraverso l’eCall. Per “attrezzare” gli allestimenti meno esclusivi con questi dispositivi c’è il Safe & Driving Pack, in due varianti: quella più ricca costa 640 euro, l’altra 440.

Decibel in abbondanza

Avviato il motore della Cupra Formentor, attraverso uno sportivissimo tasto nel volante, l’abitacolo si riempie del rombo quasi esagerato diffuso dall’altoparlante nella plancia. È un sound un po’ artificiale, e per “limitarlo” bisogna passare alla modalità di guida Comfort, in alternativa alla più prestazionale Sport (ma anche la funzione Cupra, pensata per il “tran tran quotidiano”, non scherza in fatto di decibel). Oppure, si deve intervenire sull’opzione Individual, che consente la regolazione di 15 parametri per personalizzare al massimo l’esperienza di guida. Lo si fa dal menu (intuitivo) nello schermo centrale, dopo avere premuto il pulsante Cupra nel volante, e facendo scorrere il selettore: la vettura cambia letteralmente carattere, e non solo perché il motore diventa più o meno pronto nella risposta e i passaggi da un rapporto all’altro avvengono a un regime differente; cambiano anche la risposta dello sterzo e la capacità di assorbimento degli ammortizzatori; con la Individual, inoltre, si può lavorare sulle impostazioni del sistema di regolazione dell’assetto (il sistema DCC, di serie per le versioni VZ, costa 820 euro nelle altre). Infine, volendo affrontare degli sterrati poco impegnativi, c’è la modalità Offroad, perché questa, in fondo, è una crossover e in quanto tale strizza l’occhio alle suv. La posizione di guida è rialzata ma non più di tanto: buona la visibilità degli strumenti, come pure quella sulla strada, tranne che in retromarcia (il lunotto è piccolo); nelle “retro”, comunque, si può contare sull’apposita telecamera (360 euro, tranne che per le VZ che la offrono di serie) e, lo ricordiamo, sull’Exit Assist.

Spinge che è un piacere

Il volante della Cupra Formentor (con corona) in pelle s’impugna molto bene e, grazie allo sterzo ad azione progressiva, comunica efficacemente che cosa fanno le ruote anteriori, anche nella modalità meno sportiva: “consistenza” e precisione non mancano mai, alle basse andature come a quelle più sostenute. Il cambio è rapido ma soft nell’inserire i sette rapporti, e si può gestire manualmente dai paddle dietro il volante; scegliendo l’opzione Sport, effettua la “doppietta” in scalata, per il divertimento di chi vuol sentirsi pilota persino in città e rispettando il codice (con buona pace di chi ricorda quando questa operazione era davvero necessaria). In ogni caso, la spinta assicurata dal due litri è parecchia, specie sopra i 3000 giri, e viene fornita in modo progressivo, senza buchi o contraccolpi, col sibilo della turbina che va a sovrapporsi al rombo del motore. Rumore a parte, il comfort non è male: certo, in Sport la taratura degli ammortizzatori è piuttosto rigida e le buche si sentono; ma basta passare alle altre modalità per migliorare le cose.

Nulla da ridire sul comportamento dinamico della Cupra Formentor, dal quale emerge una vettura stabile ed equilibrata, con poco rollio in curva e ottimi limiti di tenuta. Formidabile la frenata: l’impianto Brembo fa quel che ci si aspetta nel garantire le decelerazioni potenti (che, se serve, diventano delle vere e proprie “inchiodate”). In questo nostro primo test non ci siamo dedicati ai rilevamenti delle prestazioni e dei consumi, che troverete nella prova su strada di alVolante in arrivo nei prossimi mesi; la sensazione, comunque, è che i 4,9 secondi necessari alla Cupra Formentor 2.0 TSI VZ 4Drive DSG per bruciare lo “0-100” siano verosimili, come pure i 24,5 richiesti nel chilometro da fermo. Naturalmente, nell’anello ad alta velocità dell’impianto di Balocco verificheremo anche i 250 km/h di velocità massima dichiarati: per ora possiamo dire che, con 310 cavalli, il motore allunga che è un piacere. Quanto ai consumi, i 12,2 km/l nel ciclo WLTP non sembrano lontani dai 10 chilometri segnalati dal computer di bordo al termine del nostro test. 

Secondo noi

Pregi 
> Guida. Sterzo preciso, grande tenuta di strada, frenata eccellente.  
> Motore. Un due litri dal carattere esuberante, ma sempre facile da gestire.
> Personalità. A quest’auto non manca di certo: ha una linea sportiva, impreziosita dalle finiture in rame.

Difetti
> Dettagli. Migliorabile la plastica utilizzata per il mobiletto centrale tra i sedili anteriori.
> Rumore. Il rombo che riempie l’abitacolo è diffuso da un altoparlante, e si sente: ha un che di artificiale.
> Visibilità posteriore. È critica. Ma nelle “retro” viene in soccorso la telecamera. E, se si sta uscendo da un parcheggio, l’elettronica vigila sui veicoli in arrivo. 

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