Ecco quali sono le gare che rischiano di non figurare nel calendario della stagione 2023 di Formula 1


5 luglio 2022

Al grido di “venghino siori venghino” la F.1 attrae sempre più interessi attorno alle sue gare. In una bozza di calendario che circola fra i team per il prossimo anno sono state inserite delle gare nuove. Oltre al ritorno della Cina e del Qatar, che dovrebbe avere una durata decennale, in bozza compaiono anche Las Vegas in notturna e il Sud Africa a Kyalami, ovvero quattro gare in più oltre alle 23 già in calendario. E’ chiaro che qualcosa non torna e qualcuno deve farsi da parte… Per il futuro, però, i dubbi riguardano la Cina che alle prese con la pandemia Covid non è ancora intenzionata ad aprire le porte alla F.1 a Shanghai, per cui pur avendo un posto in calendario, probabile non se ne faccia niente l’anno prossimo.

Dubbi anche per Kyalami. La voglia di Sud Africa e di un GP politicamente corretto per Liberty Media si scontra con due problemi di base: il primo, manca l’omologazione di tipo 1 per la pista, troppo corta e con servizi inadeguati, ma col precedente di Zandvoort probabile che chiudano un occhio o due su certe cose (vedi box, paddock club e tracciato). Mancano però i soldi visto che il governo locale è alle prese con altri problemi e non è detto investano per il ritorno di Kyalami, a meno che Liberty Media non metta mano al portafoglio e paghi una quota di tasca propria, come hanno fatto a Miami e faranno a Las Vegas in un GP interamente pagato da loro.

E qui scatta il problema perché fra le gare storiche sono destinate a saltare quelle europee. La Francia è la prima della lista e col contratto in scadenza quest’anno i dubbi riguardano il futuro, visto che il presidente della Regione, Estrosi (ex pilota moto e fautore del rientro del Paul Ricard) in una proposta di GP ha rilanciato, da ex sindaco di Nizza, l’idea di un tracciato cittadino che ha subito trovato opposizione dei residenti. Quindi una situazione tutta da definire. Altri problemi per Spa. Anche se gara storica e anche se hanno fatto grossi investimenti con le nuove tribune e tracciato modificato in vari punti, sono sulla lista nera. Sia per la questione GP 2021 con il giro di gara considerato valido con la safety car, sia per altri problemi locali, non ultimo l’omicidio della direttrice che di fatto ha scombussolato l’organizzazione locale e posto dubbi sulla nuova struttura.

Montecarlo è altra gara a rischio, ma qui si tratta di soldi che da qualche parte salteranno fuori e infine pure Monza non dorme sonni tranquilli. Il GP 2022 si disputa su deroga del prefetto che ha concesso l’ingresso in pista dei tifosi, ma per il 2023 senza i lavori al sottopasso (anzi, i sottopassi) e adeguamento della viabilità e infrastrutture, la gara potrebbe saltare. Non tanto per il contratto firmato con Liberty quanto per la mancanza di autorizzazioni per i lavori, che devono partire assolutamente il prossimo ottobre se si vuole fare in tempo. Saltando il GP del 2023 verrebbe annullato il contratto e quindi Monza sparisce dal calendario. Per fortuna c’è Imola che potrebbe rimpiazzare il GP d’Italia ma anche qui urgono lavori che al momento sono solo sulla carta. Come si vede è un mondiale che prende la strada extra Europa con organizzatori che pagano e firmano contratti decennali. E quindi alcune gare sono destinate a sparire…

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