Dopo il GP d’Australia è polemica per gli incidenti alla seconda ripartenza, l’invasione di pista degli spettatori e molto altro, tra cui il ferimento di un tifoso a causa di un frammento della monoposto di Kevin Magnussen


3 aprile 2023

Una gara ad alto contenuto di polemiche ed omissioni. Il GP d’Australia va in archivio con l’amaro in bocca per alcune cose non proprio chiare e che meritano approfondimento. L’ultima partenza con bandiera rossa a due giri dalla fine è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso in quanto ha messo KO le speranze di punti per Carlos Sainz, penalizzato di 5 secondi per un incidente in una partenza che non viene considerata (ma la penalità sì) e messo fuori uso due Alpine, Gasly e Ocon, tagliandole fuori dalla zona punti, tanto che il presidente Luca De Meo era infuriato e sta valutando azioni in merito: “Oltre al danno delle vetture distrutte, la beffa che influirà sul budget cap e non vedremo un soldo per la classifica costruttori in quanto le auto erano fuori e non hanno tagliato il traguardo” il suo commento dopo la gara.

Ma ci sono altri due aspetti da sottolineare. Il primo, anche Sargeant ha colpito De Vries e quindi avrebbe meritato una penalità, ma stranamente se ne sono dimenticati tutti, come se il loro incidente non fosse mai avvenuto. Inoltre la Haas ha fatto reclamo sostenendo che la classifica finale doveva essere quella in cui Hulkenberg era quarto visto che gli altri erano fuori gara, ma alle 22,50 della domenica sera (ovvero oltre 8 ore dopo la fine del GP) il reclamo è stato respinto. Nel frattempo la solerte direzione gara di Wittich emetteva un altro documento in cui gli organizzatori venivano citati in giudizio e obbligati a presentare una memoria difensiva perché, a detta della direzione gara, c’era stata una invasione di pista da parte del pubblico. Ebbene, le immagini che circolano su Twitter dimostrano che una persona, convinta che la gara fosse finita, è uscita da dietro il muretto dove sostano i commissari alla prima curva, e si stava avviando verso i box, subito richiamato è tornato indietro e ha aspettato che tutti tagliassero il traguardo.

Che fosse uno spettatore lo hanno dedotto dalle immagini, se era in quel punto doveva avere un pass altrimenti, se avesse scavalcato, doveva essere stato respinto dietro le reti ben prima della sua “invasione” di pista. A Melbourne però il pubblico in pista ha circondato anche la Haas di Hulkenberg e i commissari di pista hanno detto di aver protetto la vettura. Chi invece non è stato protetto è lo spettatore rimasto ferito per i pezzi del cerchione di Magnussen, che lo ha colpito al braccio, superando le protezioni a difesa degli spettatori. Anche qui si apre un altro capitolo di inchiesta sui circuiti cittadini, visto che è un incidente che potrebbe accadere ovunque.

Infine la partenza di Verstappen che non ha rispettato la posizione in griglia. Ad Alonso hanno dato 5 secondi di penalità in Arabia Saudita, qui tutto regolare: “La macchina era con le ruote sulla riga bianca della griglia” hanno risposto e Toto Wolff ha ribadito “Non ha superato la riga, non ha avuto vantaggi”. Troppo buono, se non fosse che non è la riga bianca a fare testo bensì quella gialla laterale dove ci sono i sensori e guardando le immagini, si vede che pure la Mercedes, pur restando nello spazio della griglia bianca, non ha rispettato la posizione sulla riga gialla che fa testo. E quindi? Tutti felici e contenti, a parte Sainz e le due Alpine…

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