F1, GP Azerbaijan 2021: Seconda vittoria di Perez, passo indietro della Ferrari

BAKU – Una gara a due facce: quella normale, tradizionale, con un leader incontrastato e senza appello: Max Verstappen. E poi la seconda parte, la gara sprint di due giri dopo la bandiera rossa dovuta all’uscita di Verstappen a causa di una gomma esplosa con Perez che porta a casa la seconda vittoria della carriera.

E in quanto a gomme, i dubbi sono tanti. Dal sabato con un aumento di pressione imposto dal costruttore per salvaguardare le gomme e invece due problemi che hanno determinato la gara. Vedi il problema di Stroll al 31 giro. E qui la palla passa nel campo della Pirelli, perché le gomme 2021 sono state sostituite per motivi di sicurezza e poi in gara ne esplodono due.

Se è un problema tecnico, per Silverstone a qualcuno verranno i mal di testa. Se si tratta di episodi legati a detriti, allora poco da fare. In ogni caso resta un interrogativo pesante che Pirelli deve risolvere al breve periodo. Poi sulla vittoria di Sergio Perez, che da bravo scudiero ha coperto le spalle a Verstappen, in testa dal via, e resistito ad Hamilton per tutta la gara1 e poi nel breve via di gara2, c’è il brivido finale della vettura che ammutolisce proprio appena tagliato il traguardo.

Insomma, una gara caotica segnata dai primi 47 giri dalla noia totale, e negli ultimi da interventi esterni, vedi prima safety car e poi la bandiera rossa di arresto a due giri dalla fine. Una volta, con l’uscita di Verstappen, avrebbero interrotto la gara e dato la classifica al giro precedente e quindi assegnato la vittoria all’olandese. Invece stavolta non solo non hanno arrestato la gara ma percorso due giri che di fatto hanno messo fuori classifica Verstappen e poi si è deciso di ripartire per gli ultimi due giri di gara.

Come al solito, in una gara sprint così, ci si gioca tutto alla prima curva e nel corso dell’unico passaggio e qui l’esperienza ha prevalso con Alonso, da decimo a sesto, e con Vettel secondo dietro a Perez. Vero eroe della giornata che via radio ha detto al suo team, in italiano, “Grande podio, questa è una rapina”. Non male.

E parlando di grande gara purtroppo non possiamo metterci la Ferrari che in prova aveva esaltato con Leclerc, pole position, ma in corsa non aveva il passo per reggere il confronto. E quindi, un po’ alla volta, prima Verstappen, poi Hamilton, Perez, Gasly gli sono finiti davanti. Il quarto posto finale è il frutto del doppio ritiro di Verstappen e dell’errore di Hamilton nella ripartenza. Ammesso sia un errore visto che qualche dubbio c’è sul sistema di controllo freni della Mercedes.  E non serve nemmeno segnalare la gara di Sainz, ottavo, ma protagonista di un errore e di una rimonta che lo ha portato almeno a punti.

Il mondiale riparte da Baku con uno zero a zero dei due protagonisti, ma con un bottino pieno di Red Bull nella classifica costruttori, visto anche che Bottas era inesistente e fuori dai punti. Ma i veri vincitori sono quelli della Honda: primi e terzi con Gasly, a punti con Tsunoda (settimo) e senza il problema di Verstappen sarebbe stata una gara dal bottino pieno.

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