In pieno dalla Casanova all’Arrabbiata 2, con il collo messo a durissima prova da accelerazioni laterali da brivido: così si è consumata la sfida sul giro secco tra Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Alla fine sarà il primo a scattare dalla pole position nel Gran Premio della Toscana Ferrari 1000 di Formula 1 al Mugello. Una gara che è una vera primizia, destinata ad essere più unica che rara nella storia della categoria regina del motorsport. A separare Hamilton e Bottas solo 59 millesimi e una buona dose di fortuna: perché il finlandese, nel suo ultimo tentativo lanciato, è stato ammutolito dalla bandiera gialla causata da un’escursione fuori pista di Esteban Ocon nel primo settore. Tanto è bastato per dare ad Hamilton la certezza della novantacinquesima pole in carriera. 

E oggi si giocherà tutto in partenza, perché uno scatto bruciante è fondamentale su una pista tanto tecnica quanto stretta, dove i sorpassi saranno tutt’altro che agevoli. Questo vale ovviamente anche per Max Verstappen, che prenderà il via della corsa dalla terza posizione dello schieramento. L’olandese della Red Bull sa di avere tra le mani un’arma tagliente, che ha mostrato un passo gara incoraggiante durante le prove libere. Ma per poterlo sfruttare al meglio sarà necessario cercare di infilarsi tra i due cavalieri delle imbattibili Frecce nere immediatamente. Magari sfruttando un’indecisione di Bottas, che nelle ultime gare non ha certo brillato nelle primissime fasi di gara.

Ma sogna un buon piazzamento anche il compagno di squadra di Verstappen, Alexander Albon, che finalmente non si ritrova ad anni luce dal compagno di squadra, bensì gli scatterà accanto, occupando la seconda casella della seconda fila. Bisognerà anche tenere d’occhio la Racing Point, che nelle libere sul passo gara ha volato. Il silurato Sergio Perez sarà una belva, visto che, pur essendosi qualificato davanti a Lance Stroll, ha dovuto retrocedere alle sue spalle per una penalità di una posizione in griglia comminatagli per aver ostacolato Kimi Raikkonen nelle FP2. E il pacchetto di centro classifica si preannuncia assai movimentato, con Daniel Ricciardo pronto a buttarsi nella mischia e con Charles Leclerc splendido quinto ieri. 

Così come Hamilton, anche Leclerc è stato baciato dalla fortuna, visto che ha ampiamente guadagnato dalla bandiera gialla scatenata da Ocon. Si dirà che la sorte aiuta gli audaci, ed è vero, visto che il monegasco comunque si è espresso ad un livello migliore rispetto al suo compagno di squadra, Sebastian Vettel, solo quattordicesimo. Se Leclerc è in grado di estrarre il massimo dal pacchetto della SF1000, spremendola come una succosa arancia rossa, Vettel la sua monoposto non la digerisce, nemmeno in salsa amaranto. E questa mancanza di feeling lo ammutolisce, lo fa deperire. Fiducia ai minimi storici, insomma, per un mezzo mai gradito. 

Ma la gara numero 1.000 della storia della Ferrari in Formula 1 non si pronuncia in ogni caso facile, visto che i dati sul passo gara sono tutt’altro che incoraggianti. Servirà ancora una volta buttare il cuore oltre l’ostacolo, tenendo bene a mente la sottile linea tra il miracolo – o presunto tale – e la caduta da Icaro involato di chi vuole troppo e finisce per non stringere nulla. E al Mugello, con quelle vie di fuga con la ghiaia dal sapore vintage, gli errori si pagano cari. Chiedere a George Russell per credere: ieri l’inglese della Williams ha messo a segno un numero da illusionista, salvandola alla Savelli con l’incoscienza e il genio dei suoi 22 anni. Ma non sempre queste ciambelle riescono col buco. E la Safety Car è dietro l’angolo. 

La gara prenderà il via alle 15.10. 

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