Il 28 settembre del 2008 andava in scena il primo GP in notturna della storia della Formula 1, a Singapore, passato alla storia per il Crashgate. Ma quel giorno ci fu anche il malfunzionamento del semaforo ai box della Ferrari


27 settembre 2023

Il GP di Singapore del 2008 resta iscritto nella storia della F.1 per altri motivi e non solo per la questione Massa e le sue denunce in merito al risultato di quella gara. Singapore 2008 fu la prima corsa in notturna della storia della F.1 moderna e fu la prima su un circuito cittadino della Città Stato orientale, visto che i precedenti GP furono disputati su un tracciato permanente (o simil permanente) prima che la grande speculazione edilizia occupasse tutti gli spazi disponibili sulle isole che compongono la nazione. Singapore 2008 è ricordato per l’incidente di Piquet Jr, la vittoria di Alonso e le polemiche, le sentenze successive e le discussioni attuali.

Ma Singapore 2008 per la Ferrari rappresentò anche altro. Fu la prima volta, infatti, che al pit stop veniva usato un semaforo per dare il via libera al pilota. Fino a quel momento, infatti, c’era un meccanico con la paletta (il cosidetto Lollipop, il lecca lecca) che dava il via libera al pilota appena finito il rifornimento e il cambio gomme. In quella occasione, invece la Ferrari sperimentò un semaforo per dare il via libera e qui si scatenò il dramma successivo. Ovvero, quando Felipe Massa rientrò per fare rifornimento, il via fu dato in anticipo e il brasiliano strappò il tubo della macchina del rifornimento, travolgendo due meccanici. Il dopo corsa fu drammatico per la Ferrari. Sceso dalla sala stampa per capire cosa fosse successo, ci trovammo di fronte una scena incredibile.

Uguzzoni, il capo meccanico responsabile dell’azionamento del semaforo, che piangeva disperato e Stefano Domenicali, a quel tempo responsabile della GES, che lo abbracciava e cercava di consolarlo dicendogli di stare calmo, che si vince e perde insieme, non per colpa o merito di uno. Uguzzoni però piangeva anche perché l’ambulanza aveva appena portato via due suoi colleghi: Ignazio Sanzone e Claudio Bersini. Il primo prese in pieno il colpo di frusta del bocchettone e cadde malamente su una pistola per il cambio gomme; il secondo fu travolto dal primo e cadde picchiando la testa a terra. Le condizioni dei due sembravano gravi e le ambulanze che li portarono via non fecero presagire nulla di buono. Per fortuna i due se la cavarono senza grossi danni, a parte le ammaccature, e la Ferrari in quel frangente aveva altri problemi che pensare al risultato della gara.

Ecco, questo è quanto accadde quella sera e vale la pena ricordarlo perché al box ci furono due feriti e Domenicali si fece notare per la grande carica umana, consolando un piangente Uguzzoni, sempre disperato, ma circondato dagli altri ragazzi del team che gli diedero delle pacche sulle spalle e continuarono a smontare il box in silenzio. Domenicali poi andò in ospedale per sincerarsi delle condizioni di salute dei suoi meccanici, Massa a quanto ne sappiamo prese il volo la notte stessa lasciando il circuito. Dopo 15 anni oltre all’incidente di Piquet, vale la pena ricordare i ragazzi della Ferrari e il loro spirito di squadra…

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